Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Nonantolana
- CAP:
- 41100
- Latitudine:
- 44.670153409893
- Longitudine:
- 10.994672335968
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Sommità dell'arginatura sinistra del fiume Panaro in corrispondenza del ponte di Navicello, a lato strada.
- Data di collocazione:
- Non nota
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Laterizio, Marmo, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Laterizio per la struttura, marmo per la lapide e per la lastra superiore, bronzo per le scritte, cemento granigliato per vasi e decori. Il monumento di forma rettangolare è composto da due colonne laterali in muratura tinteggiata recanti i nomi di 18 persone trucidate in quel luogo. Una lapide in marmo centrale è affissa ad una parete in muratura con sovrastante lastra in marmo.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Nonantola , Anpi
- Notizie e contestualizzazione storica:
- http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Navicello_9_marzo_1945.pdf
http://www.istitutostorico.com/app-modena900/index.html#/memorial/36
La rappresaglia per l’uccisione di due soldati tedeschi, avvenuta il 20 febbraio 1945 a Bomporto fu il culmine del grande rastrellamento che sconvolge le campagne di Nonantola, Villavara e Bomporto fra il 20 febbraio e il 3 marzo 1945.Le vittime del 9 marzo 1945 sono ricordate in un complesso monumento, costruito sull’argine del Panaro per salvare una duplice memoria. La lapide centrale sintetizza la missione etico-culturale dell’insieme architettonico, che rispetta la suddivisione simmetrica della costruzione e ricorda due fasi distinte della Resistenza di Navicello: la parte sinistra costituisce il nucleo originario del cippo e si riferisce all’eccidio che i fascisti perpetrarono nelle campagne fra Modena, Albareto e Nonantola il 9 marzo 1945; una croce di ferro indica il luogo in cui furono trovati i corpi delle vittime. Il settore destro, che fu realizzato attraverso un ripensamento della struttura complessiva, commemora gli abitanti della frazione che morirono poiché sostennero la Resistenza. Gli elenchi sono introdotti con la retorica dell’immediato dopoguerra: i “martiri” del 9 marzo 1945 sparsero il loro “sangue purissimo” poiché la “ferocia nazi-fascista” li strappò alla vita; i “figli” defunti di Navicello furono “affratellati nel martirio a tutti i caduti per la libertà”. Il bassorilievo centrale, che ritrae un partigiano morto legato al patibolo, riassume il messaggio del monumento: la violenza delle truppe occupanti non spense la Resistenza
La strage del 9 marzo 1945 è uno dei perni della memoria delle violenze naziste e fasciste nella provincia di Modena: il ricordo della fucilazione ha accompagnato le comunità fin dall'immediato dopoguerra e, anche se il monumento ha subito un oltraggio vandalico, continua a tenere viva la consapevolezza dell’orrore che si è aperto dinanzi ai passanti lungo la via per Nonantola.
Contenuti
- Iscrizioni:
- LA FEROCIA NAZI-FASCISTA
SPARSE QUI
IL 9 MARZO 1945
SANGUE PURISSIMO DI MARTIRI
BOZZANI QUINTO ANNI 36
FERRIANI AGOSTINO ANNI 24
GASPARINI PIETRO ANNI 29
GASPARINI VALENTINO ANNI 31
GRENZI RENZO ANNI 24
GARUTI IVALDO ANNI 56
PANZA UBER ANNI 24
PELLACANI FABIO ANNI 17
TAVONI EUGENIO ANNI 18
VACCARI IVALDO ANNI 25
ZAMBELLI ANGELO ANNI 63
NAVICELLO
RICORDA I SUOI FIGLI
AFFRATELLATI NEL MARTIRIO
A TUTTI I CADUTI
PER LA LIBERTÀ
PARMEGGIANI ENNIO ANNI 31
PINI ONELIO ANNI 24
PINI GIUSEPPE ANNI 20
BENEDETTI VIRGINIO ANNI 22
ZAMBELLI RENATO ANNI 33
BAVIERI CATERINA ANNI 60
ZAMBELLI IRIDE ANNI 35
I CADUTI
PER LA LIBERTÀ DELLA PATRIA
CONSEGNANO ALL'ETERNITÀ
IL RICORDO E L'ESEMPIO
DEL LORO SACRIFICIO.
- Simboli:
- Bassorilievo che raffigura una persona legata ad un palo con un lenzuolo e martirizzato. Sono presenti, a fianco dei nomi, le foto dei partigiani.
Altro
- Osservazioni personali:
- Prima compilazione della scheda anno 2015. Aggiornamento del testo e delle foto anno 2021.