Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Martiri della Libertà
- CAP:
- 16155
- Latitudine:
- 44.426141722705
- Longitudine:
- 8.8164766140861
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Aiuola a lato strada, accanto all'edificio della Stazione di Genova Pegli
- Data di collocazione:
- 25 Aprile 1985
- Materiali (Generico):
- Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Cippo in marmo con un testo scritto da Piero Calamandrei e con aggiunta di un particolare in altro materiale riportante una poesia in dialetto genovese di Edoardo Firpo.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Anpi Genova Pegli
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il cippo è stato commissionato dall' ANPI di Genova Pegli in occasione del 40° anniversario della Liberazione.
Edoardo Firpo è stato un poeta in lingua genovese ma anche un pittore del Novecento. Come altri artisti coevi - quali Luigi Navone, Adolfo Lucarini, Edoardo De Albertis ed Eugenio Baroni - non fu mai incline ad assoggettarsi al sistema e alle pressioni del periodo storico - il primo Novecento - in cui trovò ad operare. Per procurarsi di che vivere lavorò come accordatore di pianoforti; fu grande nella poesia, ma della sua opera rimangono anche dipinti a olio, disegni e pastelli, spesso realizzati su materiali di fortuna. Nipote del violinista Camillo Sivori (fratello della madre), fu una persona schiva e visse sempre nella semplicità, pur entrando in contatto con molti artisti genovesi e intellettuali dell'epoca, come Eugenio Montale, che nel 1935 scrisse la prefazione alla sua seconda opera "O fiore in to gotto" e Giorgio Caproni, che apprezzava in modo particolare la sua opera. Fine conoscitore della letteratura genovese antica, fu membro dell'Associazione "A Compagna" di Genova, dall'anno di fondazione, nel 1923. Condusse una vita molto riservata, morendo in povertà.
Fu un convinto oppositore del fascismo. Una lapide con una sua poesia in memoria dei partigiani è posta sulla chiesa dedicata a Sant'Antonino e situata poco distante dal cimitero monumentale di Staglieno.
Arrestato dalle truppe tedesche nel marzo del 1945, per aver scritto, in una lettera indirizzata al fratello, una battuta sul Duce, venne detenuto nella famigerata Casa dello Studente di Genova e condannato alla deportazione; un mese dopo venne tuttavia rilasciato; sul periodo trascorso nel carcere nazifascista scrisse poi un Diario, peraltro incentrato sulla vita quotidiana del poeta e le osservazioni paesaggistiche delle lunghe passeggiate sulle colline appenniniche sopra Genova, fonte di ispirazione per molte delle sue profonde e delicate liriche. (da https://it.wikipedia.org/wiki/Edoardo_Firpo)
Contenuti
- Iscrizioni:
- VIVI E PRESENTI CON NOI FINCHÈ IN LORO CI RITROVEREMO UNITI
MORTI PER SEMPRE PER NOSTRA VILTÀ QUANDO FOSSE VERO CHE SONO MORTI INVANO
EMILIO BELLEMO
GIACOMO BRUZZONE
GIUSEPPE CACACE
NICOLÒ CASALE
GIACOMO CATELLANI
EMANUELE CAVAGLIONE
MARIO COLANDRO
TULLIO COLLA
ATTILIO COLLARETO
MARIO DAGNINO
NICOLO DAGNINO
ORAZIO ESPOSITO
KATIUSCIA ( IGNOTO IT)
LUIGI LASTRICO
FERDINANDO LODI
FRANCESCO LOVO
EDOARDO MALACHINA
UMBERTO MOISE MORAIS
LUIGI PEROTTI
EVERARDO PRATO
STEFANO PRONZATO
CURIO RICCI
MARGHERITA SEGRE
MARIO TEDESCHI
STEFANO TUBINO
L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA E LA CITTÀ DI GENOVA NEL 40 DELLA LIBERAZIONE.
Sul libro aperto:
SANT’ANTONIN
SURVIA STAGGEN
SÊUNNA CIANIN
CIANIN… CIANIN
CHE NO S’ADDESCIAN
I PARTIGEN...
LASCIA CHE DORMAN
COMME SON MORTI
CÖ SACRIFIZIO DA ZOVENTU’;
CHE NO S’ACCORZAN
CHE ZÀ SE TENTA
DE SEPPELLILI
SOTT’A RUMENTA
QUAND’ARRIVI
QUELLA MATTIN,
SANT’ANTONIN
SURVIA STAGGEN
TI CANTIAE L’INNO
DI PARTIGEN.
EDOARDO FIRPO
1889 – 1957
- Simboli:
- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- Traduzione della poesia:
Sant'Antonin sopra Staglieno
suona pianino, pianino, pianino
che non si sveglino i Partigiani.
Lascia che dormano come sono morti
col sacrificio della gioventù
affinché non s'accorgano
che si tenta
di seppellirli sotto la spazzatura.
Quando arriverà quella mattina
Sant'Antonino sopra Staglieno
tu canterai l'Inno dei Partigiani.
Unito al Comune di Genova nel 1873, Staglieno (di cui Sant'Antonino era una frazione, oltre che il nome dell'unica parrocchia che vi era inizialmente) ospita il Cimitero Monumentale.