137198 - Lapide agli “Eroi del Comune di Isola delle Femmine”

La lapide è stata posta in Piazza Enea, già Piano Levante, a Isola delle Femmine, in ricordo dei Caduti della prima e seconda guerra mondiale. Posta a muro, riporta i nomi dei Caduti e loro fotografie. Ha forma rettangolare e riporta la scritta: Eroi del Comune di Isola delle Femmine- Caduti per la Patria 1915-1918 1940-1943. Vi sono le fotografie in bianco e nero dei soldati isolani che persero la vita nelle due guerre mondiali.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Enea, Via Piano Ponente
CAP:
90040
Latitudine:
38.19848162340815
Longitudine:
13.247609563927881

Informazioni

Luogo di collocazione:
Piazza
Data di collocazione:
Novembre 1995
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Lapide di marmo- posta a muro in cemento armato.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune
Notizie e contestualizzazione storica:
Posta a muro, la targa di forma rettangolare, riporta i nomi dei Caduti di Isola delle Femmine e loro fotografie.

Contenuti

Iscrizioni:
Eroi del Comune di Isola delle Femmine- Caduti per la Patria 1915-1918 1940-1943. Vi sono le fotografie in bianco e nero dei soldati isolani che persero la vita nelle due guerre mondiali.
1915/18 - Billeci Giuseppe; Bologna Salvatore; Bruno Antonino; d'Agostino Pietro; Enea Giuseppe; Giammona Giovanni; Romeo Andrea; Siino Giovanni.
1940/43
Favaloro Giuseppe; Saviano Giulio; Billeci Erasmo; Bruno Orazio; Bologna Salvatore; Rappa Salvatore; Ferrante Salvatore.
Simboli:
Vi sono le fotografie in bianco e nero dei soldati isolani che persero la vita nelle due guerre mondiali.

Altro

Osservazioni personali:
La lapide, dove vengono riportati i nomi dei Caduti, risulta essere un foglio plastificato auto adesivo, attaccato alla lastra di marmo. Considerato che è già rovinata, spero che i "futuri cittadini" ne abbiano cura e che mantengano il ricordo di chi è caduto per difendere ciò che oggi siamo e abbiamo. Tale lastra è la "fotocopia" di un quadro dipinto da Spanò Antonino, anch'egli reduce di guerra che nel lontano 1946 circa lo dipinse, per imperiture memoria, in onore dei suoi concittadini periti durante le guerre.

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