Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Regina Margherita
- CAP:
- 96018
- Latitudine:
- 36.741907
- Longitudine:
- 15.119479
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Facciata edificio Piazza
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Lapide in marmo
Cornice in pietra arenaria
- Stato di conservazione:
- Insufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- La lapide è posta sulla facciata di un edificio storico voluto dal Principe di Villadorata nel 1752.
Da una foto d'epoca si evince che la lapide era racchiusa dalla cornice, sembra in bronzo, con diversi decori floreali e con raffigurazioni simboliche, una donna, forse l'Italia, porge una corona di alloro verso un elmo, purtroppo non ben visibili.
Testimonianza sullo sbarco degli alleati sulla costa di Marzamemi tratto dal testo di Giuseppina Aliffi, Marzamemi Itinerario Storico, religioso, turistico dell'antico borgo bizantino-arabo, edizione Parrocchia "S.Francesco di Paola" - Marzamemi:
La notte tra l'8 e il 9 luglio 1943, tra le 2.45 e le 4, tre battaglioni della 231a Brigata Malta ( 1° Dorset, il 2° Hampshire e il 3°Devon) toccarono terra a Marzamemi, detta spiaggia "Green" in codice. I tre battaglioni vennero ostacolati da una batteria italiana, la 52A, posta alle spalle della borgata e comandata dal ventiseienne sottotenente Vincenzo Barone (fanteria del 243° battaglione costiero), originario di Modica (Ragusa) . Questi, insieme con i suoi uomini, venne ucciso all'alba dai cannoni olandesi delle navi Soemba e Flores.
Al sottotenente Barone è stata assegnata la medaglia d'oro al valore militare con le seguenti motivazioni:
"Volontario di guerra, già menomato fisicamente per ferita derivante da incursione aerea nemica, rifiutando il lavoro di ufficio cui era destinato, tornava tra i suoi fanti a guardia delle frontiere marittime della Patria. Durante uno sbarco nemico, sebbene attaccato da forze preponderanti per numero e per mezzi, rimaneva al suo posto fedele alla consegna ricevuta, incitando i suoi pochi uomini alla resistenza e infliggendo gravi perdite all’avversario. Caduti intorno a lui quasi tutti i suoi valorosi, finite le munizioni dell’unica sua arma automatica, cercava ancora di arrestare il nemico con il lancio di bombe a mano, finché, colpito a morte da una raffica di mitragliatrice al viso, immolava la sua eroica giovinezza".
Contenuti
- Iscrizioni:
- A PERENNE RICORDO
DEL Ten. AMENDOLA SALVATORE
E DEI Sold. CHIARAMIDA CORRADO
MARSILLA MICHELE
MARSILLA EMANUELE
MODANO FRANCESCO
CHE NELLA GUERRA DI RIVENDICAZIONE
DIEDERO CON GIOVANILE BALDANZA
LA VITA ALLA PATRIA
I CITTADINI DELLA BORGATA
POSERO
MCMXV - MCMXVIII
CADUTI 2 GUERRA MONDIALE
CAPO GIARDINELLA CORRADO
2 CAPO BARONE ANTONIO
MAR aio CALDARELLA FRANCESCO
- Simboli:
- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- La lapide è molto rovinata, difficoltosa la trascrizione dei nomi