Ciclopellegrinaggio per Bartali

Perugia – Da Terontola fino ad Assisi per ricordare Gino Bartali, figura storica del ciclismo italiano che negli anni della seconda guerra mondiale si è distinto per aver aiutato centinaia di ebrei in fuga dal nazismo. E’ questo lo scopo del ciclo pellegrinaggio targato Gino Bartali onlus, che si è tenuto anche quest’anno (quarta edizione) con successo. Con una piacevole novità. La carovana dei ciclisti, dopo la partenza domenica mattina da Terontola, ha fatto tappa alla sede centrale del Gruppo Grifo agroalimentare a Ponte San Giovanni. Ad accogliere i circa 350 atleti che hanno affrontato un percorso di 70 chilometri, c’era tra gli altri il vicepresidente del gruppo Riziero Giovi. <Una splendida iniziativa – ha spiegato il dirigente – nata per onorare un personaggio che ha fatto la storia del ciclismo italiano. La nostra azienda ha partecipato all’evento offrendo i propri prodotti genuini, dando così  un’immagine dell’Umbria che lavora e produce>.

<Una manifestazione che non solo ci regala un momento di sano sport – ha spiegato il patron della Federciclismo umbra Carlo Roscini – ma che ci permette anche di ricordare Gino Bartali che, nella sua vita, si è distinto in particolare modo per la sua umanità>.

Il ricordo del campione. “Ho conosciuto Bartali nel 1954 – ha ricordato Ivo Faltoni, presidente della Fondazione Gino Bartali onlus – e abbiamo iniziato un percorso insieme che non si è ancora concluso perché alla sua morte ho deciso di fare il possibile perché fosse ricordato. Nel 2008 infatti siamo riusciti a installare una stele alla stazione di Terontola, dove Gino faceva spesso sosta, e poi abbiamo dato vita a questo ciclopellegrinaggio che ricalca il percorso che lui faceva per aiutare gli ebrei durante la guerra. Con questa nostra iniziativa ci rivolgiamo a tutti, ma soprattutto ai giovani perché conoscano la storia di grande umanità di Bartali e possano conservarne la memoria”.

Fonte dell'immagine: FONTE FOTO

Continua