204965 - Monumento-fontana al Paracadutista d’Italia – Viterbo

Il monumento-fontana dedicato al paracadutista d’Italia è un’opera d’arte realizzata  in bronzo e peperino. La vasca, posta alla sommità di un basamento costituito da tre gradini, è a pianta circiforme e  realizzata in conci di peperino. Sul bordo del bacino che delimita la vasca sono una serie di iscrizioni, realizzate in metallo, che  riportano i nomi dei luoghi ove combatterono i Reparti Paracadutisti nella II Guerra Mondiale. Al centro della vasca, sorrette da un muro ciclopico, simbolo dell’incrollabilità dei Valori, svettano due grandi ali, una eretta che evoca il librare del paracadutista e la sua perenne sfida al destino, mentre  l’altra, spezzata, ricorda i Caduti. L’opera fu voluta dai Reduci riuniti nell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, in ricordo delle leggendarie Divisioni Paracadutisti Folgore e Nembo che a Tarquinia e a Viterbo ebbero i natali nel 1940 e 1941.

 

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
.
Indirizzo:
via Filippo Ascenzi, piazza dei Caduti
CAP:
01100
Latitudine:
42.418582492807
Longitudine:
12.104107886553

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area verde al centro della piazza
Data di collocazione:
1966
Materiali (Generico):
Bronzo, Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Il monumento è realizzato in peperino. In bronzo sono le ali e le lettere delle iscrizioni. In ottone è il simbolo dei Paracadutisti
Stato di conservazione:
Insufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Viterbo
Notizie e contestualizzazione storica:
 Inaugurata nel 1966, è stata ideata da Paolo Caccia Dominioni, militare, scrittore, ingegnere e disegnatore. Personaggio illustre che, nel 2002, in occasione del 60º anniversario della battaglia di El Alamein, il Presidente della Repubblica ha insignito della Medaglia d’Oro al Merito dell’Esercito “alla memoria”. Tante le sue opere presenti in ogni angolo d’Italia.
Alla realizzazione della fontana al paracadutista d’Italia a Viterbo, che si rivela una vera e propria opera d’arte, lavorò anche lo scultore Vittorio di Colbertaldo.

Contenuti

Iscrizioni:
Fronte sulla base che sorregge le grandi ali:

AL PARACADUTISTA
D’ITALIA

A destra del basamento che sorregge le ali:

MONUMENTO NAZIONALE
AL PARACADUTISTA D’ITALIA

OPERA D’ARTE IN BRONZO E PEPERINO
SORRETTE DA UN MURO CICLOPICO DUE GRANDI ALI, UNA ERETTA, EVOCA IL LIBRARE DEL
PARACADUTISTA E LA SUA PERENNE SFIDA AL DESTINO; L’ALTRA, SPEZZATA, RICORDA I CADUTI
IL MURO, L’INCROLLABILITÀ DEI VALORI. SUL BORDO DEL BACINO SONO RIPORTATI I LUOGHI
OVE COMBATTERONO I REPARTI PARACADUTISTI NELLA II GUERRA MONDIALE.
OPERA QUI VOLUTA DAI REDUCI RIUNITI NELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARACADUTISTI
D’ITALIA, IN RICORDO DELLE LEGGENDARIE DIVISIONI PARACADUTISTI FOLGORE E NEMBO
CHE A TARQUINIA E A VITERBO EBBERO I NATALI NEL 1940 E 1941.
AUTORI: COLONNELLO ARCHITETTO PAOLO CACCIA DOMINIONI MEDAGLIA D’ORO AL VALORE DELL’ESERCITO,
SCULTORE VITTORIO DI COBERTALDO.
ANNO 1966


Sul bordo del bacino si snoda, a partire dal lato posteriore, l'iscrizione che ricorda i nomi dei campi di lancio

CAMPI DI LANCIO ALINDA CEFALONIA DERNA FILOTRANO GEBEL ABYAD ALAMEIN ADDIS ABEBA HIMEIMAT LAMLUDA MUNASSIB NETTUNO POGGIO RUSCO TAKRUNA


Simboli:
Simbolo dell’Aviazione, costituito da un paracadute ai cui lati si aprono delle ali, è posto sulla fronte, sul blocco che sorregge le grandi ali.

Altro

Osservazioni personali:
Il monumento versa purtroppo in uno stato di degrado assoluto: la fontana è svuotata e piena di rifiuti… peccato perché è il monumento più grande di tutta Viterbo.

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