Scrive l'autore: "Faccio una premessa: quello che ho scritto e che vi leggerò questa sera non vuole essere assolutamente l'esaltazione della parte fascista. Sono i ricordi di un ragazzo del '20 che cercano di spiegare la scelta di campo che egli fece insieme a tanti altri ragazzi di quel tempo. Scelta di campo che naturalmente ha portato nel seguito della vita ad autocritiche e revisioni con una conversione senza mezzi termini alla democrazia, ma in quel momento per me, per i miei amici, per le centinaia di migliaia di ragazzi che aderirono alla Repubblica Sociale era l'unica via da prendere. Bisognava riscattare l'onore dell'Italia di fronte al nemico, di fronte all'alleato, di fronte al mondo. Certo è una valutazione che oggi ci sembra assurda. Ma la nostra coscienza d'Italiani allora ce lo imponeva".