242933 - Lastra ai Martiri dell’eterna libertà – Giaveno (TO)

La lastra marmorea, collocata su uno dei pilastri tra le vetrine di un condominio di piazza Molines a Giaveno, ricorda la fucilazione di undici ostaggi avvenuta il 26 maggio 1944 nella piazza stessa. Per ognuno dei nominativi è riportato anche il luogo di nascita.

In rappresaglia per l’uccisione di due ufficiali nazisti, quarantuno uomini erano stati prelevati dalle carceri Nuove di Torino e fucilati in diverse località della Val Sangone: alla Bonaria, luogo dell’attentato, e a Valgioie, Coazze e Giaveno.

Al di sotto della lastra sono presenti un vaso portafiori e una piccola croce, metallici. Nel novembre 1994 il Comune di Giaveno ha aggiunto una targa metallica in memoria del 50° anniversario del rastrellamento.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Molines, 29
CAP:
10094
Latitudine:
45.041948690975
Longitudine:
7.3505177210135

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete edificio
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo; tasselli quadrati in bronzo; piccola croce e vaso portafiori in metallo; targa metallica.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Giaveno
Notizie e contestualizzazione storica:
Sul pannello informativo posto in piazza Molines, nelle vicinanze del Monumento ai Volontari della Libertà, si legge:

"La lapide sul condominio riguarda invece la rappresaglia per l'uccisione di due ufficiali nazisti, avvenuta alla Bonaria (colle Braida) il 20 maggio 1944; dalle carceri Nuove di Torino vennero prelevati 41 ostaggi che il 26 maggio vennero fucilati in quattro diverse località: 11 alla Bonaria, luogo dell'attentato, 10 a Valgioie, 10 a Coazze e 10 a Giaveno.
L'eccidio avvenne in questa piazza e i cadaveri rimasero esposti per giorni, quale monito alla popolazione. Ormai per i nazifascisti la Val Sangone non era più uno dei tanti covi di ribelli, ma un territorio nemico da occupare e saccheggiare.

"I tedeschi avevano capito che in Val Sangone non c'era più nessun margine di consenso da difendere e per questo hanno attaccato a fondo, contro di noi e contro i civili. Pensavano di fare un'azione conclusiva, ma avevano sbagliato i calcoli, perchè ci dimostrarono che l'alternativa alla lottta di liberazione era la loro bestialità..." (Giulio Nicoletta)

"Stavo andando al lavoro in bicicletta. In fondo a via Maria Ausiliatrice c'era un tedesco che bloccava la strada. Scesi dalla bici e mi rifugiai in un portone con altre persone. In mezzo alla piazza c'era un camion da cui scesero dieci uomini, li misero in fila e aprirono il fuoco. I giovani barcollarono e caddero mentre il rumore delle raffiche di mitra svaniva nell'aria. Poi (i tedeschi) vennero verso di noi che eravamo rannicchiati in quell'atrio e ci obbligarono ad andare a vedere quei poveri corpi che giacevano in una pozza di sangue, mentre un tedesco si allontanava verso l'altro lato della piazza, dove c'era una donna con un cesto di ciliegie.
Mentre noi eravamo costretti a contemplare quei poveri corpi, il soldato tornò con un cartoccio di ciliegie e, avvicinatosi ai cadaveri, cominciò a mangiarle, sputando su di loro i noccioli.
Di quel giorno è rimasto in me il frastuono degli spari che squarciarono il silenzio, e l'aspetto di un caduto. Era un giovane con i pantaloni blu aviazione, i capelli biondi, gli occhi sbarrati al cielo con il sigillo della morte. E in piedi, davanti a lui, quel tedesco che mangiava ciliege..."
(testimonianza di Albina Lussiana)

Contenuti

Iscrizioni:
Lastra in marmo:

GIAVENO AI MARTIRI
DELL'ETERNA LIBERTA'
26 MAGGIO 1944

BAUDINO UGO PIOSSASCO / MAROCCO GIOVANNI RIVALTA
BELLETTI CARLO CANDIOLO / MEDICI FRANCESCO TORINO
BRUNO CARLO TORINO / MOINE ANDREA RIVALTA
GROPPO MARIO SOMMARIVA / PETICCHIO SALVATORE CATANIA
MARCONETTO GIORGIO RIVALTA / VIRANO FRANCESCO TORINO
MARCONETTO PIETRO RIVALTA


Targa metallica:

NELLA RICORRENZA DEL
50° ANNIVERSARIO DEL RASTRELLAMENTO
Novembre 1994

IL COMUNE DI GIAVENO
Simboli:
Sotto la lastra è collocata una piccola croce dal cui centro fuoriescono dei raggi.

Altro

Osservazioni personali:
Dei quattro tasselli quadrati a forma piramidale in bronzo, che coprono i supporti della lastra, i due superiori risultano mancanti.

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