265244 - Pietra d’inciampo a ricordo di Guglielmo Levi – Milano

La pietra d’inciampo in ricordo di Guglielmo Levi si trova in via Ariosto 3 a Milano.
Le pietre d’inciampo (stolpersteine) furono ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig per tramandare la memoria delle persone deportate, fatte morire o uccise nei lager nazisti; sono cubetti di porfido con la faccia a vista ricoperta in ottone su cui sono incisi il nome del caduto e date e luoghi di nascita e di morte.

 

Visualizza la mappa

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Magenta
Indirizzo:
Via Lodovico Ariosto, 3
CAP:
20145
Latitudine:
45.468420503379
Longitudine:
9.1654425491085

Informazioni

Luogo di collocazione:
Marciapiede di fronte a quella che fu la sua abitazione
Data di collocazione:
25 Gennaio 2024
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Cubo di porfido (10x10 centimetri) con placca in ottone nella parte a vista.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:

  • Guglielmo (Guilherme) Levi,
    figlio di Giuseppe e Johanan Speranza, fratello di Samuele ed Anna, nacque il 19 dicembre 1910 a Milano, città in cui la famiglia si era trasferita già dal 1907, da Janina (ora Ioannina), capitale dell’Epiro, in Grecia.
    Giuseppe Levi, dopo aver ben avviato l'attività di commercio di tessuti, la estese alla produzione di stoffe.
    Come sede della sua attività scelse niente meno che l'esclusiva Piazza Duomo 10, importante simbolo cittadino, mentre come residenza per la sua famiglia optò per un lussuoso e ambito palazzo in stile Liberty, situato in via Ariosto 3.
    Successivamente Giuseppe si ritirò, cedendo ai suoi figli la ben avviata attività.
    Mentre Samuele e Guglielmo frequentarono le scuole a Milano, Anna studiò presso il collegio Chateau Mont-Choisi, in Svizzera francese e nel 1926 sposò Luigi Del Monte (Gigi) a Milano, trasferendosi poi a Napoli, città natale di Luigi e luogo dov'egli lavorava.
    Fin da giovane Guglielmo fu molto sportivo dedicandosi intensamente all’hockey su ghiaccio, dopo che nel 1923 sorse a il nuovo Palazzo del Ghiaccio di Milano. Divenne uno dei portieri dell’Hockey Club Milano e con esso partecipò ad alcuni campionati ed a tournée in Svizzera.
    Guglielmo fu uno dei 57 soci a cui il l'Hokey Club era riservato; nel dicembre 1935, partecipò a quella che probabilmente fu la sua ultima partita, come portiere della squadra St. Moritz, rimasta priva del portiere titolare.
    L'emanazione delle leggi razziali nel 1938 e la successiva entrata in guerra dell’Italia, indussero Edoardo tutta la famiglia Levi (di origini ebraiche), compresa Anna, suo marito coi loro figli Ugo e Mirella, a trasferirsi a Moltrasio, nella loro villa sul lago di Como, a breve distanza dal confine con la Svizzera.
    Giuseppe, Guglielmo e Samuele avevano passaporto portoghese; quest'ultimo era inoltre Console Onorario del Portogallo a Milano.
    A causa dei bombardamenti su Milano, Samuele trasferì il Consolato del Portogallo nella villa di Moltrasio, fuori della quale le insegne del Portogallo furono poste in evidenza. Questo illuse la famiglia d'essere finalmente al sicuro e di godere dell’extra-territorialità del Portogallo (stato neutrale).

    A seguito di una denuncia fatta da un dipendente ingolosito della taglia sugli ebrei, il 26 ottobre 1943 Giuseppe, Samuele e Guglielmo Levi e Luigi Del Monte furono arrestati nella villa di Moltrasio, mentre Anna ed i figli Ugo e Mirella riuscirono a nascondersi e a dicembre fuggire in Svizzera in dicembre, aiutati da alcune famiglie italiane.
    I tre uomini della famiglia Levi furono imprigionati nel carcere milanese di San Vittore e vi uscirono per essere trasferiti a Fossoli.
    Il 16 maggio 1944, col 'Trasporto N° 46', da Fossoli furono deportati ad Auschwitz, dove giunsero il 23 maggio.
    Giuseppe Levi morì durante il viaggio; la data di morte di Samuele Levi e di Luigi del Monte sono ignote.

    Luigi Del Monte, proveniente dalla Stazione Centrale di Milano col 'Trasporto N° 12, arrivò ad Aushwitz il giorno 11 dicembre 1943, ma non si conoscono né il luogo né la data della sua sorte.
    Guglielmo Levi fu trasferito in Polonia nel lager di Gross Rosen dove pochi giorni prima della liberazione egli morì all'età di 31 anni.

    FONTI:
  • Pietredinciampo.eu
  • Hokey Italia 21
  • Milano siamo noi

    APPROFONDIMENTI:
  • Leggi razziali fasciste del 1938
  • Palazzo del ghiaccio - Milano: : splendido edificio in stile Liberty
  • Museo di Gross-Rosen

  • Gross-Rosen
    durante la Seconda Guerra Mondiale, si trovava 'Bassa Slesia', in Germania, vicino alla città di Striegau (oggi Strzegom).
    nel 1940 i nazisti vi istituirono un sottocampo di Sachsenhausen, ma nel 1941 divenne un campo di concentramento indipendente, noto per le condizioni di lavoro estremamente dure e la brutalità dei suoi guardiani.
    Dopo la sconfitta della Germania nazista nel 1945, i confini dell'Europa furono ridefiniti durante la Conferenza di Potsdam, tenutasi tra luglio e agosto 1945.
    Uno degli accordi tra le potenze vincitrici (Stati Uniti, Unione Sovietica e Regno Unito), fu che la Bassa Slesia (inclusa Gross-Rosen) passò dalla Germania alla Polonia.
    Questo trasferimento fu parte di un più ampio spostamento dei confini occidentali della Polonia verso ovest, con l'annessione dei territori della Germania orientale e la perdita di parte delle terre orientali della Polonia, annesse dall'Unione Sovietica.
    Oggi il sito si trova nella Polonia sud-occidentale, vicino alla città di Rogoźnica ed ospita un museo ed un memoriale per commemorare le vittime del campo.
  • Contenuti

    Iscrizioni:

    QUI ABITAVA
    GUGLIELMO LEVI
    NATO 1910
    ARRESTATO 26.10.1943
    DEPORTATO
    AUSCHWITZ
    ASSASSINATO


    Simboli:
    Informazione non reperita

    Altro

    Osservazioni personali:
    Informazione non reperita

    Gallery