267618 - Lapide ai Caduti partigiani nel rastrellamento a Lo Sbaranzo di Clavesana (CN)

In località Lo Sbaranzo, lungo la Strada Statale 59, su un muro adiacente un’Azienda vinicola, si trova una grande lapide dedicata ai partigiani caduti nei giorni 3 e 4 Marzo 1945 nei territori dei Comuni di Calvesana e Farigliano durante un rastrellamento nazifascista noto come Operazione “Marder” (Martora). Si tratta di una lastra rettangolare di marmo circondata per tre lati da una sorta di cornice formata da bozze di pietra (di tipo tufaceo). Questo complesso poggia su un basamento di pietra a pianta rettangolare. L’epigrafe reca incisi la data del rastrellamento e i nomi di 17 partigiani, disposti in ordine alfabetico e seguiti dalla relativa età. Tutti i caratteri sono stati riempiti con vernice di colore nero. In testa alla lapide, in posizione centrale, è posta una piccola lastra rettangolare di marmo con scolpita in rilievo la sigla CVL, acronimo di Corpo Volontari della Libertà, ovvero il Comando di tutte le formazioni partigiane italiane, circondata da una cornice realizzata allo stesso modo.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Frazione Lo Sbaranzo
Indirizzo:
Strada Provinciale 59
CAP:
12060
Latitudine:
44.4805466
Longitudine:
7.9298185

Informazioni

Luogo di collocazione:
Esterno di un muro di cinta adiacente un'Azienda vinicola.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Marmo per le due lapidi. Scaglie di pietra per la cornice che gira intorno alla lapide. Pietra per il basamento. Vernice di colore nero a riempimento dei caratteri dell’epigrafe.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Clavesana
Notizie e contestualizzazione storica:
La numerosa presenza di partigiani nella zona compresa tra lo Sbaranzo (frazione di Clavesana), Clavesana (Cn) e Bossolasco (Cn) inducono i nazifascisti a sferrare un’operazione antiribelli denominata in codice “Marder”; la coordina il colonnello Aurelio Languasco, comandante del Raggruppamento “Cacciatori degli Appennini”. Il rastrellamento inizia il 3 Marzo 1945 quando soldati tedeschi, agli ordini del tenente Gruber, muovono da Bastia Mondovì (Cn) verso il Passo della Bossola, congiungendosi, poi, alle Surie (Clavesana) con la I Compagnia dei “Granatieri di Sardegna” guidata dal maggiore Arturo Bertella (comandante del I Battaglione omonimo) partita da Murazzano (Cn) e Belvedere Langhe. Un’altra colonna tedesca procede verso Clavesana per disporsi a Borgata Tetti (frazione clavesanese) ed Arcurata, dopo essersi unita ai granatieri della II Compagnia del tenente Attilio Rizzo. Da Castellino Tanaro (Cn) giunge a Rocca Cigliè (Cn) il reparto del maggiore Mario Rosa (comandante del III Battaglione Guardia Nazionale Repubblicana) insieme ad un gruppo dei “Moschettieri delle Alpi” per poi ricongiungersi con la colonna nazifascista scesa da Belvedere Langhe. Clavesana è l’obiettivo del capitano Giovanni Ferraris (comandante la Compagnia “Ordine Pubblico” della G.N.R.) partito da Dogliani (Cn) con i suoi uomini e con i granatieri del locale presidio in direzione Farigliano (Cn) e della frazione Naviante. Qui giunto Ferraris si unisce ai granatieri del ten. Rizzo e ai tedeschi del ten. Gruber. Ma a Clavesana si chiude anche l’accerchiamento dei partigiani con l’arrivo degli uomini del magg. Bertella, scesi dalle Surie.
Nel primo giorno del rastrellamento numerosi sono i partigiani caduti o fucilati, ma l’operazione continua e si conclude il giorno successivo, 4 Marzo 1945.


• Ernesto Natalino Beccaria, nato il 25 Dicembre 1922 a Cherasco (Cn), ivi residente; contadino. Partigiano appartenente alla 3a Brigata “Langhe Ovest”, 1a Divisione autonoma “Langhe”. Torturato e ucciso il 3 Marzo 1945 a Clavesana. Nella banca dati del partigianato piemontese presente nel sito dell'Istoreto, la data di nascita riportata è quella del 25 Novembre 1922, mentre la professione è quella di negoziante. E’ ricordato anche nella lapide ai Caduti partigiani di Cherasco posta in Via Vittorio Emanuele II.

• Giuseppe Benso (“Beppe”), nato il 4 Dicembre 1914 a Murazzano (Cn), residente a Belvedere Langhe (Cn); contadino. Partigiano appartenente alla 3a Brig. “Langhe Ovest”, 1a Div. autonoma “Langhe”. Caduto in combattimento insieme a Giuseppe Foti il 3 Marzo 1945 lungo la strada provinciale in località Cascinotta (Clavesana). Nella banca dati del partigianato piemontese presente nel sito dell'Istoreto, Benso risulta nato a Dogliani (Cn) il 1° Novembre 1914.

• Giuseppe Bertola (“Leone”), nato il 20 Aprile 1926 a Clavesana, ivi residente; contadino. Partigiano appartenente alla 3a Brig. “Langhe Ovest”, 1a Div. autonoma “Langhe”. Caduto il 3 Marzo 1945 presso la Chiesa della Borgata Gorrea (Clavesana). Nella banca dati del partigianato piemontese presente nel sito dell'Istoreto, risulta mortalmente ferito in combattimento e deceduto il 6 Marzo 1945.

• Giovanni Camposoragna (“Mario dei Ghigliani”), nato il 6 Dicembre 1916, da Vado Ligure (Sv), comandante di Distaccamento. Caduto il 3 Marzo 1945 in località Bricco Fornasè (Clavesana) mentre proteggeva la ritirata dei propri uomini. Riposa nel Sacrario dei Caduti partigiani del Cimitero di Vado Ligure, in località Bossarino.

• Andreano Dainotte, nato a Licata (Ag). Partigiano del Raggruppamento Divisioni “Langhe”. Caduto il 3 Marzo 1945.

• Giorgio Ferrero (“Doro”, “Mascarello”), nato il 5 Aprile 1926 a Farigliano (Cn), residente a Clavesana; operaio. Partigiano appartenente alla 3a Brig. “Langhe Ovest”, 1a Div. autonoma “Langhe”. Trucidato il 3 Marzo 1945 in località Fossati del Ponte (Clavesana). Nella banca dati del partigianato piemontese presente nel sito dell'Istoreto, la data di nascita è fatta risalire al 16 Aprile 1926; la professione è quella di impiegato delle ferrovie.

• Giuseppe Foti, nato a Castell'Umberto (Me) il 29 Aprile 1921, ivi residente; contadino. Partigiano appartenente alla 3a Brig. “Langhe Ovest”, 1a Div. autonoma “Langhe”. Fucilato (o caduto in combattimento) insieme a Giuseppe Benso il 3 Marzo 1945 lungo la strada provinciale in località Cascinotta (Clavesana).

• Carlo Garassino (“Alfonso”, ”Carlo”), nato a Ceva (Cn) il 21 Marzo 1923, ivi residente; studente universitario. Partigiano appartenente alla 3a Brig. “Langhe Ovest”, 1a Div. autonoma “Langhe”. Caduto in combattimento il 3 Marzo 1945 allo Sbaranzo. Nella banca dati del partigianato piemontese presente nel sito dell'Istoreto, il luogo di residenza risulta essere Clavesana, mentre la data di morte è riportata al 4 Marzo 1945. Un cippo lo ricorda sul luogo del suo sacrificio, ai margini di un vigneto dietro Piazza Bonino e nel monumento dei Caduti per la Patria (1940-1945) di Clavesana in Piazza Vittorio Emanuele II.

• Giovanni Battista Oggero (“Leo”), nato il 26 Gennaio 1926 a Savigliano (Cn), ivi residente; operaio. Partigiano appartenente alla 3a Brig. “Langhe Ovest”, 1a Div. autonoma “Langhe”. Caduto il 3 Marzo 1945 a Clavesana. Nella banca dati del partigianato piemontese presente nel sito dell'Istoreto, è indicato con il solo nome di Battista, con data di nascita 16 Gennaio 1926 e fucilato a Clavesana il 14 Marzo 1945.

• Giuseppe Domenico Pirarba (“Ivano”), nato il 31 Marzo 1924 a Genova, ivi residente; operaio. Partigiano appartenente alla 3a Brig. “Langhe Ovest”, 1a Div. autonoma “Langhe”. Caduto il 3 Marzo 1945 in località Gorrea (Clavesana). Nella banca dati del partigianato piemontese presente nel sito dell'Istoreto, la professione indicata è quella di fattorino.

• Andrea Restagno (“Dede”), nato il 14 Maggio 1922 a Rocca Cigliè (Cn), ivi residente; contadino. Partigiano appartenente alla 2a Brig. “Mondovì”, 1a Div. autonoma “Langhe”. Fucilato il 4 Marzo 1945 in località Mirabello di Belvedere Langhe insieme ad altri 5 compagni. Nella banca dati del partigianato piemontese presente nel sito dell'Istoreto, la data di nascita è fatta risalire al 14 Maggio 1925. Un cippo lo ricorda sul luogo della sua fucilazione e di quella degli altri partigiani.

• Mario Giovanni Rivoira, nato il 3 Febbraio 1919 a Saluzzo (Cn), ivi residente; artigiano. Partigiano appartenente alla 3a Brig. “Langhe Ovest”, 1a Div. autonoma “Langhe”. Caduto il 3 Marzo 1945 nei pressi dello Sbaranzo, forse insieme a Giuseppe Franco Schiavetta. Nella banca dati del partigianato piemontese presente nel sito dell'Istoreto, la data di nascita è fatta risalire all'8 Febbraio 1919.

• Remigio Saettone (“Remy”, “Remigio”), nato il 22 Agosto 1923 a Savona, ivi residente; panettiere. Partigiano appartenente al Comando della 1a Divisione autonoma “Langhe”. Fucilato il 3 Marzo 1945 in località Ferrarotti (Clavesana). Un cippo a suo ricordo è stato posto tra la Strada Statale 258 e il bivio per la località Ferrarotti. Riposa nel Sacrario dei Caduti partigiani del Cimitero di Savona, in località Zinola.

• Fulvio Sansalvadore (“tenente Adrano”), nato il 14 Dicembre 1923 a Torino, ivi residente; geometra. Partigiano appartenente alla 3a Brig. “Langhe Ovest”, 1a Div. autonoma “Langhe”. Caduto in combattimento il 3 Marzo 1945 a Farigliano. Da altra fonte risulterebbe caduto allo Sbaranzo. Un monumento a forma di edicola è stato eretto sul luogo della sua morte in località Asprelle.

• Giuseppe Franco Schiavetta (“Felis”), nato il 3 Maggio 1926 a Carcare (Sv ), ivi residente; studente. Partigiano appartenente alla 3a Brig. “Langhe Ovest”, 1a Div. autonoma “Langhe”. Trucidato dai tedeschi il 3 Marzo 1945 nei pressi dello Sbaranzo. Altra fonte lo vuole caduto insieme a Mario Rivoira.

• Andrea Sciolla (“Fiorito”), nato il 3 Aprile 1913 a Pascomonti di Mondovì (Cn), ivi residente; contadino. Partigiano appartenente al Comando del I Gruppo Divisioni Alpine. Caduto il 3 Marzo 1945 a Clavesana. Nella banca dati del partigianato piemontese presente nel sito dell'Istoreto, la data di nascita è fatta risalire al 1° Aprile 1915.

Dati biografici desunti da “Vite spezzate”, database dei Caduti della e nella provincia di Cuneo durante la II Guerra Mondiale consultabile nel sito dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo e dalla banca dati del partigianato piemontese consultabile sul sito dell’Istituto piemontese per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea “Giorgio Agosti” di Torino (Istoreto).

FONTI:

“Strade delle memorie partigiane. Itinerario Enrico Martini Mauri”, quaderno n. 4, Città di Alba, Anpi sezione di Alba, Ass. Colle della Resistenza, L’Artigiana, Alba 2014.

Gianni Toscani (a cura di) “Partigiani martiri della Resistenza. Sulle vie della memoria. Le lapidi dei partigiani in provincia di Savona”, Anpi Savona, L. Editrice, Cairo Montenotte 2012.

Contenuti

Iscrizioni:
C V L

IL 3 MARZO 1945
SVASTICHE E FASCI
SU QUESTI COLLI PORTARON LE TENEBRE
ED OFFESERO LA PIETÁ
DISSETANDOSI NEL SANGUE
DEI MIGLIORI FIGLI D'ITALIA


PARTIG. BECCARIA ERNESTO ‘ ‘ 23
‘ ‘ BENSO GIUSEPPE ‘ ‘ 30
‘ ‘ BERTOLA GIUSEPPE ‘ ‘ 18
‘ ‘ CAMPOSARAGNA GIOVANNI ‘ ‘ 28
‘ ‘ DAINOTTE ANDREANO ‘ ‘
‘ ‘ FERRERO GIORGIO ‘ ‘ 18
‘ ‘ FOTI GIUSEPPE ‘ ‘ 23
‘ ‘ GARASSINO CARLO ‘ ‘ 21
‘ ‘ OGGERO GIO.BATTISTA ‘ ‘ 19
‘ ‘ PIRARBA GIUSEPPE ‘ ‘ 21
‘ ‘ RESTAGNO ANDREA
‘ ‘ RIVOIRA MARIO
‘ ‘ SAETTONE REMIGIO ‘ ‘ 21
‘ ‘ SANSALVADORE FULVIO
‘ ‘ SARDO PAOLO ‘ ‘ 21
‘ ‘ SCHIAVETTA GIUSEPPE ‘ ‘ 18
‘ ‘ SCIOLLA ANDREA ‘ ‘ 31
Simboli:
Logo del Corpo Volontari della Libertà (C.V.L.), ovvero il Comando di tutte le formazioni partigiane italiane, realizzato in bassorilievo in testa alla lapide.

Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps: 44.4805466, 7.9298185

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