Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Porta Inferi
- CAP:
- 55033
- Latitudine:
- 44.14849294795485
- Longitudine:
- 10.408525317907333
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lato strada
- Data di collocazione:
- 17/04/2005
- Materiali (Generico):
- Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra in pietra su supporto in ferro - Cartello in plastica con QRCode
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Castiglione di Garfagnana - Associazioni combattentistiche e d'arma
- Notizie e contestualizzazione storica:
- LUIGI DINI
Il 25 settembre 1944 viene catturato a Filicaia (Comune di Camporgiano), durante un'azione di sabotaggio a Villa Turri (sede di un comando tedesco), Luigi Dini, trentaseienne partigiano di Pontecosi: tradotto a Castiglione di Garfagnana, il giorno dopo, mentre viene interrogato, si impadronisce di una bomba a mano, la fa esplodere pur di non parlare e muore, in compagnia di due tedeschi.
Le Brigate Nere richiedono il corpo di Dini e gettano il cadavere sul letame perché “non merita altro”, lasciandolo a Porta Inferi, “tra lazzi e grida scomposte” (così racconta Don Pinagli nel suo “La guerra in Garfagnana”).
Più di un mese dopo, il 2 novembre, in occasione della Commemorazione dei Defunti, il parroco di Castiglione Don Lemmi annuncia che andrà a benedire la salma lì dove è stata sepolta, raccomandando ai castiglionesi di non presenziare, per evitare ritorsioni o reazioni pericolose per loro.
La gente, però, disobbedisce e lo accompagna assistendo alla breve cerimonia di benedizione sotto gli occhi dei tedeschi, al tempo stesso incuriositi e ammirati da questa insolita dimostrazione (le Brigate Nere hanno lasciato la Garfagnana da tre settimane).
Luigi Dini, di professione mugnaio, è antifascista da sempre, come due suoi fratelli, costretti a emigrare negli Stati Uniti all'inizio degli anni Venti proprio per evitare le botte degli squadristi. L'8 settembre 1943 è militare come guardia del campo di prigionia di Villa Ascensione a Poppi: aiuta alcuni ufficiali britannici e americani a fuggire e a ricongiungersi con i propri eserciti, dopodiché rientra in Garfagnana e presto si unisce ai partigiani della Garibaldi Lunense, alternando l'attività di mugnaio con le azioni nelle file della Resistenza.
A Luigi Dini, da sempre antifascista, nei primi mesi del 1945, verrà intitolata una formazione partigiana costituitasi a Pontardeto - Pontecosi e un'altra, collegata ai Patrioti Apuani, che opera nella zona tra Minucciano e Careggine (comandata da Ernesto "Picchio" Pellegrinotti) e, nell’immediato dopoguerra, gli verrà riconosciuto postumo il grado di sergente maggiore presso la divisione Lunense per la sua attività prestata nella Resistenza. Nel 1972 gli verrà infine conferita la Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
Da “Istituto Storico della Resistenza” di Lucca – Luoghi della Memoria
Contenuti
- Iscrizioni:
- LUIGI DINI
26 SETTEMBRE 1944
DETTE LA SUA VITA PER FAR NASCERE
LA LIBERTA' DALL'OPPRESSIONE NAZIFASCISTA
CASTIGLIONE DI GARFAGNANA 17 4 2005
60° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DELLA GARFAGNANA
COMUNI DI:
CASTIGLIONE DI GARFAGNANA
VILLA COLLEMANDINA
PIEVE FOSCIANA
TARGA QRCODE:
IN MEMORIA DI LUIGI DINI PARTIGIANO MEDAGLIA DI BRONZO V.M.
(1908-1944)
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita