55476 - Monumento ai Caduti – Centro Sportivo Olimpico Esercito – Roma

Monumento in memoria del Capitano Medaglia d’oro al Valor Militare Silvano Abbà (Rovigno d’Istria 1911 – Fronte russo 1942) “Reggimento Savoia Cavalleria”, a cui è intitolata la Caserma, sede attuale del Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito. Il monumento si compone di una roccia di basalto che funge da base alla lastra posteriore in basalto levigato recante l’iscrizione; sulla parte anteriore, entro un telaio di ferro verniciato di nero, è collocata una lastra a bassorilievo raffigurante stilizzato il Capitano Abbà.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
IX Municipio
Indirizzo:
Via degli Arditi, 1
CAP:
00143
Latitudine:
41.81426613561233
Longitudine:
12.490598676092077

Informazioni

Luogo di collocazione:
Piazzale dell'alzabandiera
Data di collocazione:
01/01/1961
Materiali (Generico):
Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Base in roccia di basalto; lastra posteriore in basalto levigato ed inciso; telaio in ferro verniciato di nero; staffe di fissaggio alla struttura in roccia basaltica di forma sferica con perno di blocco passante in metallo; bassorilievo in terracotta dipinta ad olio.
Stato di conservazione:
Insufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Ministero della Difesa
Notizie e contestualizzazione storica:
Il monumento è stato inaugurato il 1° gennaio 1960, data in cui veniva costituita la Compagnia Speciale Bersaglieri Atleti nella caserma intitolata alla "Medaglia d'Oro al Valor Militare" Capitano Silvano Abbà. La "scultura" è stata realizzata dall'artista Livio Orazio Valentini nato a San Venanzo (TR) nel 1920 ma da sempre legato ad Orvieto (sede della ormai soppressa Scuola Militare di Educazione Fisica) dove ha vissuto e lavorato per la maggior parte della sua vita e dove si è spento il 23 luglio del 2008.

Contenuti

Iscrizioni:
(sulla base)
SILVANO ABBÀ

(sulla lastra, al verso)
MEDAGLIA D'ORO AL V.M.
COMANDANTE DI SQUADRONE DI ECCEZIONALE VALORE.
IN GIORNATE DI CRUENTA BATTAGLIA, MENTRE ALTRI REPARTI
AGIVANO A CAVALLO SUI FIANCHI DEL PODEROSO
SCHIERAMENTO NEMICO COL PROPRIO SQUADRONE APPIEDATO
SI IMPEGNAVA FRONTALMENTE ATTACCANDO MUNITE
POSIZIONI AVVERSARIE. CONQUISTATA D'UN BALZO,
IN FURIOSO CORPO A CORPO UNA PRIMA LINEA DIFESA
DA NUMEROSE MITRAGLIATRICI, SI LANCIAVA NUOVAMENTE
ALLA TESTA DEI SUOI CAVALIERI CONTRO
LO SCHIERAMENTO SUCCESSIVO. FERITO UNA PRIMA VOLTA
E STRAMAZZATO AL SUOLO SI RIALZAVA CON INDOMITA
ENERGIA E PROCEDEVA ALL'ANNIENTAMENTO DI
ULTERIORI CENTRI DI FUOCO NEMICI, DECIDENDO COSÌ
DELL'ESITO VITTORIOSO DI UNA EROICA GIORNATA.
NELL'ULTIMO SUPERBO SCATTO, COLPITO PER LA
SECONDA VOLTA A MORTE CADEVA DA PRODE SUL CAMPO.
FULGIDO ESEMPIO DI EROISMO E DI VIRTÙ
MILITARE.
(Q. 213 DI JSBURGHENSKU FRONTE RUSSO, 24 AGOSTO 1942)
24 AGOSTO
Simboli:
Nella parte anteriore, la lastra di terracotta in bassorilievo, è dipinta ed incorniciata con intelaiatura di ferro. Essa raffigura un soldato (Cap. Abbà) armato di gladio nella mano sinistra e la fiamma olimpica, sormontata dai 5 cerchi olimpici, nella mano destra.

Altro

Osservazioni personali:
La stele è stata censita dal Tenente Colonnello Pietro CAPPELLA (Aiutante Maggiore) e dal 1° Maresciallo Calogero CORVITTO (Consegnatario materiali di casermaggio).

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