Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Borroni (tra via Marconi e via Fermi)
- CAP:
- 61037
- Latitudine:
- 43.75143415511025
- Longitudine:
- 13.097045060327218
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parco della Rimembranza
- Data di collocazione:
- 1926 (altri componenti nel 1928 e 1985)
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Struttura del monumento in pietra, Statua e lampada perenne in bronzo, lapidi e cippo in marmo, pavimentazione in porfido e marmo.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Amministrazione Comunale
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Si pensò subito ad un monumento all'indomani della guerra, ad opera probabilmente della locale sezione Madri e Vedove di Guerra (di cui era presidentessa Claudina Roscetti). Venne quindi deciso, nel 1923, di inserirlo nel Parco della Rimembranza, che in quell'anno si decise di costruire. Il parco fu inaugurato il 15 agosto 1926.
Il monumento è opera dello scultore Torquato Tamagnini di Perugia (autore, nella nostra provincia, del monumento di Tavullia): è collocato sopra un cumulo di pietre provenienti dal Carso alto quasi quattro metri. Alla sommità è collocato, a grandezza quasi naturale, la statua di bronzo di un fante che porta in vetta la bandiera. Alla base fu collocato nel 1927 un fascio littorio, eliminato dopo la caduta del fascismo.
La lampada perenne fu aggiunta nel 1928. La lapide con il nome dei Caduti nel 1985 (Alessandro Berluti, Mondolfo e la Prima Guerra mondiale - Il Parco della Rimembranza e il Monumento ai Caduti, Cesano di Senigallia, 2001).
ITC Gaudiano: L’unanime volontà popolare, assecondata dalla concorde disponibilità dell’amministrazione comunale, portò alla realizzazione del Parco della Rimembranza ed alla costruzione del Monumento ai Caduti di Mondolfo.
L’ “inutile strage” del primo conflitto mondiale aveva provocato oltre venti milioni di morti in Europa e i caduti italiani assommavano a più di 680000.
Già nel 1919, il Municipio mondolfese aveva stanziato a bilancio una somma per incidere una lapide in memoria di tutti i caduti quando il sorgere di un apposito Comitato portò alla decisione di realizzare un Monumento ed allestire un Parco.
A guidare l’innalzamento del Monumento, eretto con il danaro raccolto fra i cittadini e con una contribuzione del Comune, fu Claudina Roscetti vedova Bramucci, il cui marito era morto per cause di guerra, e che ora reggeva a Mondolfo la sezione locale dell’Associazione Nazionale fra le Madri e Vedove di Guerra; in tale sua opera era coadiuvata da Gino Moscatelli, ben noto nella Città a Balcone sul mare, oltre ad altri infaticabili collaboratori.
E, mentre il Comitato, mediante contribuzioni spontanee, commissionava al noto scultore perugino Torquato Tamagnini (1886-1965) la realizzazione del monumento, l’Amministrazione comunale incaricava il geometra Alfredo Trenti di ridisegnare l’area dell’ex “Orto degli agostiniani”, innanzi al frequentatissimo campo del Gioco del pallone col bracciale, al fine di costruirvi il Parco della Rimembranza. L’idea di realizzare in Italia questi Parchi, in cui ogni pianta avrebbe ricordato il nome di un caduto nella Grande Guerra , era stata mutuata dall’esperienza canadese da parte del Sottosegretario alla Pubblica istruzione Dario Lupi, ed aveva subito incontrato grande favore. Attraverso la messa a dimora di questi alberi operata dalle scolaresche, gli alunni avrebbero potuto in maniera imperitura ricordare il sacrificio dei loro concittadini condotto per la definitiva unificazione dell’Italia.
Seguendo le indicazioni date dal Consiglio Comunale, il Trenti – secondo i canoni della monumentalistica del periodo – creò una scala doppia di accesso al Parco, collocando al centro il Monumento. Sullo sfondo a mo’ di semicerchio, pose 77 alberi di leccio, uno per ogni soldato mondolfese morto nella guerra 1915-1918, quasi in un simbolico abbraccio verso il fante che, al centro del Monumento, su un’erta rocciosa realizzata con massi provenienti dal Carso, impugna la bandiera italiana.
Il 15 agosto 1926, alla presenza delle Autorità cittadine, delle vedove e degli orfani e di tutta la popolazione, il Parco della Rimembranza ed il Monumento ai Caduti venivano solennemente inaugurati, con le aiuole ricche di fiori, ed al centro la Stella simbolo dello Stato.
Nel 1927, gli alunni delle scuole elementari creavano la Guardia d’Onore al Monumento, e nel 1928, sempre grazie ad una pubblica sottoscrizione, si collocava innanzi al Monumento la “Fiaccola Votiva Ardente”, rimasta da allora sempre accesa quale devoto segno di grato ricordo.
Riconsacrato il Monumento ed il Parco ai caduti di tutte le guerre dall’Amministrazione comunale e dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci nel 1985, oggi esso rimane uno dei soli nove Parchi della Rimembranza esistenti in tutti i 67 comuni della Provincia di Pesaro e Urbino, affinché nessuno dimentichi gli orrori della guerra ed il sacrificio di quanti lottarono per la libertà della Nazione.
Negli anni 2003-2004 il Parco – qualificato per legge fra i Monumenti nazionali – ha ricevuto un generale intervento di manutenzione straordinaria curata dal Comune di Mondolfo, che ha permesso una globale riqualificazione dell’area, oggi luogo di incontro e polmone verde nel cuore della cittadina.
Perché fu scelto il leccio?
Aldilà del fatto che lo stesso Sottosegretario Lupi consigliava tra le varie essenze arboree ubicabili in un Parco della Rimembranza il leccio, questa pianta fu scelta non solo per la sua particolare bellezza, che la rende adatta a parchi e viali, o perché facilmente modellabile secondo l’arte della topiaria; la scelta del leccio fu motivata e per la longevità della pianta che può arrivare fino a 300 anni, “eternando” dunque il nome del soldato ad essa collegato, e perché trattasi di una pianta assai diffusa nei “boschi sacri” della Roma antica, e dunque adatta per un luogo di “memoria” come un Parco della Rimembranza ed un Monumento ai Caduti.
Contenuti
Monumento ai Caduti mondolfesi
E’ situato al centro dei Giardini della Rimembranza: sono presenti, sovrapposte, le rocce provenienti dal Carso, sulle quali si arrampica un’edera. Sulla sommità è collocata una statua in bronzo raffigurante un soldato che, raggiunta la vetta, alza al cielo la bandiera. Proposto probabilmente dalla locale sezione Madri e Vedove di Guerra (di cui era presidentessa Claudina Roscetti) prima del 1923, venne inserito nel Parco della Rimembranza. Era già ultimato nel settembre 1924. Nel 1985 vi fu aggiunta una lastra in memoria dei Caduti della seconda guerra mondiale.
Nel monumento sono presenti tre iscrizioni:
1) MONDOLFO / AI SUOI FIGLI / CADUTI PER LA PATRIA / 1915/1918
2) NELLA RICORRENZA DEL QUARANTENNIO / DELLA FINE DEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE / E DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE / R I C O R D I A M O / TUTTI I CADUTI CHE CON IL LORO SACRIFICIO / HANNO PERMESSO LA RINASCITA DELLA NOSTRA / P A T R I A / I CITTADINI MONDOLFESI / MONDOLFO 4 NOVEMBRE 1985
3) T TAMAGNINI (le due T parzialmente si sovrappongono)
La piazza pavimentata
Nel centro della piazza, pavimentata in porfido, è raffigurata una stella, i cui contorni sono realizzati con pietre di marmo
Lampada votiva
La lampada votiva è collocata alla sommità di una colonna posta al centro della stella raffigurata nella piazza pavimentata: è dedicata ai caduti della prima guerra mondiale. E’ stata inaugurata il 4 novembre 1928
Cippo con dedica e nome dei Caduti della Grande Guerra
Cippo in marmo su basamento marmoreo contiene una dedica e i nomi dei Caduti. E’ stata collocata il 4 novembre 1985.
Contiene la seguente iscrizione:
Parte anteriore, in alto: “ NEL CENTENARIO DELLA 1° GUERRA MONDIALE MONDOLFO, ONORATA E / RICONOSCENTE, SCRIVE NEL LIBRO DELLA STORIA I NOMI DEI SUOI 76 FIGLI / CADUTI IN QUELL’IMMANE TRAGEDIA, AFFINCHE’ IL LORO SACRIFICIO SIA / DI MONITO PERENNE PER LE NUOVE GENERAZIONI, ALLE QUALI MOSTRI IL / CORAGGIO ED IL VALORE NECESSARIO A COSTRUIRE LA PACIFICA / CONVIVENZA TRA I POPOLI.
Parte anteriore, colonna di sinistra: ANGELOMI SETTIMIO CM ANNI 29 / ANTOGNONI LUIGI S “ 29 / BALDINI ALESSANDRO S “ 27 / BARBERINI FORTUNATO C “ 26 / BECCI EMIDIO S “ 20 / BELARDINELLI TORQUATO S “ 21 / BERLUTI PAOLO S “ 20 / BERTIBONI VINNACO S “ 31 / BOCCHINI CARLO S “ 35 / BOCCHINI GIUSEPPE S “ 21 / BRAMUCCI LINO S “ 31 / BRECCIA CRESCENTINO S “ 22 / CAMPANELLI ANDREA S “ 20 / CANDELARESI CIRO ST “ 23 / CANESTRARI VINCENZO S “ 27 / CARBONI AUGUSTO S “ 21 / CASAGRANDE SERINO S “ 20 / CATALANI CANDIDO S “ 20 / CIASCHINI ANTONIO S “ 28 / DELLA SANTA CIRO S “ 20
Parte anteriore, colonna di destra: DONATI GASPARE C ANNI 31 / DONATI PACIFICO S “ 36 / FEDERICONI NICOLA S “ 31 / FINOCCHI GAETANO S “ 31 / FISCHIALETTI PIETRO S “ 38 / FRANCESCONI TEODORO ST “ 22 / FULIGNI ATTILIO CM “ 24 / FULIGNI DOMENICO S “ 29 / GARBATINI SANTE S “ 31 / GHETTI ALFREDO S “ 27 / GIORGINI GAETANO S “ 24 / GIOVANNELLI GIOVANNI S “ 35 / GRAMOLINI ANTONIO S “ 24 / LANARI ACHILLE S “ 32 / LEONARDI RINALDO S “ 19 / LUMINARI ERNESTO S “ 20 / MANCINELLI FERMINO S “ 21 / MANCINELLI SANTE S “ 26 / MANNA MARINO CM “ 29 / MARCONI GIROLAMO S. “ 21
Parte posteriore del cippo, colonna di sinistra: AMRCONI ORESTE S ANNI 20 / MARIANI AURELIO S “ 25 / MARINELLI GIOVANNI S “ 20 / MARIOTTI EMILIO C “ 23 / MAZZINI AMILCARE ST “ 22 / MEROLLI LUIGI S “ 27 / MONTANARI CESARE S “ 31 / MONTESI EMILIO S “ 20 / MORAZZINI PIETRO C “ 20 / MORBIDELLI GIOVANNI S “ 25 / MOSCATELLI PIETRO S “ 26 / NOYA ALBERTO M “ 40 / PASQUINI ATTILIO CM “ 32 / PESARESI VINCENZO S “ 40 / PICCIOLI ALESSANDRO S “ 33 / PICCIOLI GINO S “ 23 / PIERBATTISTI ATTILIO ST “ 32 / PIERBATTISTI EZIO S “ 25
Parte posteriore del cippo, colonna di destra: PIERBATTISTI FORTUNATO S “ 39 / ROBERTI ANTONIO S “ 20 / SARTINI ATTILIO S “ 37 / SERFILIPPI NAZZARENO S “ 26 / SERVADIO ALFREDO S “ 19 / SORCINELLI ARMANDO S “ 22 / SPADONI UMBERTO S “ 23 / SPINACI GIROLAMO S “ 31 / TALAMELLI ENRICO S “ 26 / TARINI ATTILIO S “ 26 / TARINI ENNIO S “ 21 / TARINI LUIGI S “ 32) / TARINI NAZZARENO S “ 29 / TINTI ANGELO S “ 41 / TOLOMEI NELLO C “ 22 / TONELLI GIUSEPPE S “ 28 / TONELLI RAFFAELE S “ 25 / ZANDRI DOMENICO S “ 39 / I CITTADINI POSERO 4 NOVEMBRE 2014
Parte posteriore, sotto a sinistra, in una piccola targa: LEGENDA / M Maggiore / ST Sotto Tenente / CM Caporal Maggiore / C Caporale / S Soldato
Parte posteriore, in basso a destra: CEMAR lavorazione marmi
Mortai
Sono presenti ai lati del monumento due mortai della prima guerra mondiale.
Parco della Rimembranza
Il monumento è circondato da un bosco di lecci (uno per ogni Caduto). Il Parco fu piantumato nel mese di aprile del 1926: in data 19 aprile di quell’anno, infatti, il Comune emetteva un mandato di pagamento di Lire 3.177,95 per “Lavori di piantumazione alberi nel Parco delle Rimembranze”. Il leccio è una specie di quercia della famiglia delle Amentacee, grande, sempreverde dalle foglie coriacee, ovali o lanceolate, di color verde scuro, superiormente e bianchicce inferiormente. La scelta di tale pianta ha un significato simbolico: infatti, come la quercia, è simbolo di longevità e forza. Inoltre, nel mondo greco e romano era considerata una pianta sacra simbolo di dignità, lunga vita, perseveranza, maestosità e forza. Tanta forza. Tale pianta è ripresa, insieme al ramo di ulivo nello stemma dello stato italiano dove i due arbusti rappresentano l’uno la pace e l’altro la forza (una forza che lavora per la pace).
- Simboli:
- Stella in marmo disegnata sul piazzale in porfido antistante il monumento. Colonna con lampada perpetua al centro della stella. Una croce sul monumento
Altro
- Osservazioni personali:
- Tutte le informazioni sopra riportate sono state ricavate da un importante lavoro sul Parco di Rimembranza di Mondolfo (Mondolfo e la Prima Guerra mondiale - Il Parco della Rimembranza e il Monumento ai Caduti, Cesano di Senigallia, 2001), di Alessandro Berluti, o dalla viva voce dell’autore stesso che, molto gentilmente, ci ha accompagnato per Mondolfo presentando ed analizzando i vari monumenti incontrati. A lui va il nostro più sentito ringraziamento.
NOTA STAFF PIETRE: il Monumento e il Parco sono stati censiti anche dall'I.T.C. Gaudiano nell'ambito del concorso "Esploratori della Memoria" a.s. 2015-2016.