64918 - Stele a Luigi Ballardini – Barbiano di Cotignola

Stele monumentale in memoria di Luigi Ballardini ucciso dai tedeschi il 26 ottobre del 1944.

NOTA STAFF PIETRE:  questa pietra è stata censita dagli studenti dell’ ITI Nullo Baldini, dell’I.C. San Biagio di Ravenna, e della Scuola Media Varoli di Cotignola,   nell’ambito della 3^ed. 2015-16 per l’Emilia Romagna del Concorso “Esploratori della  Memoria”

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Barbiano
Indirizzo:
Via Corriera,32 Barbiano
CAP:
48010
Latitudine:
44.3864487
Longitudine:
11.879669400000012

Informazioni

Luogo di collocazione:
Si trova in un’area circondata di siepi e ben curata, sul ciglio della strada che attraversa Barbiano, in corrispondenza del bivio che porta al centro dell’abitato, tra Via Manzoni e Via Corriera.
Data di collocazione:
Non conosciuta
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Monumento di pietra con l’iscrizione in bronzo posta sulla pietra davanti. Sono presenti un bassorilievo in bronzo che riproduce il volto del martire e una realizzazione sempre in bronzo di un ramoscello di rovo. Alle spalle della grande struttura si eleva un palo portabandiera.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Cotignola
Notizie e contestualizzazione storica:
Luigi Ballardini era conosciuto come “Gigetto” per la sua giovane età, avendo appena 18 anni ed era nato a Barbiano. Lavorava a Lugo come apprendista meccanico ed era già un conosciuto attivista, essendo responsabile del Fronte della Gioventù comunista del suo paese. Il 20 ottobre 1944 venne arrestato in occasione di un rastrellamento di nazifascisti in tutta l’area a sud di Lugo. Luigi Ballardini, Renzo Berdondini, Giovanni Dalmonte, Domenico Facciani, Giorgio Folicani, Floriano Montanari e Gianni Montanari vennero catturati dalle truppe nazifasciste e furono interrogati e torturati selvaggiamente. Degli 8 ostaggi catturati quel giorno uno venne ucciso subito mentre gli altri 7 vennero trascinati al Comando della Brigata Nera nella Rocca di Lugo, interrogati e torturati selvaggiamente fino al 26. In condizioni pietose vennero poi consegnati ai Nazisti, che li portarono nella golena del fiume Senio in piena, fatti scendere verso la fiumana, fucilati uno alla volta e i loro corpi fatti rotolare in acqua. Del corpo di Ballardini e di altri due suoi compagni non fu mai trovata traccia.

Contenuti

Iscrizioni:
BALLARDINI LUIGI
1926 – 1944
MARTIRE DELLA LIBERTA’
Simboli:
Un ramo di rovo in bronzo intrecciato.

Altro

Osservazioni personali:
Cippo imponente per dimensioni e presenza, quasi un monumento. La giovane età del martire e la tragicità della fine aiutano a comprenderne la ragione.

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