Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Largo Gramsci
- CAP:
- 53036
- Latitudine:
- 43.47000198074105
- Longitudine:
- 11.146274696958926
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Sottopassaggio pedonale
- Data di collocazione:
- 18/07/2015
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Ottone
- Materiali (Dettaglio):
- Scultura in bronzo; basamento in marmo; lastre in ottone
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Per liberare Poggibonsi ci fu una vera e propria battaglia durata dieci giorni tra Tedeschi da una parte e Alleati e Brigate partigiane dall'altro.
La popolazione di Poggibonsi era sfollata nelle campagne circostanti già a partire dai terribili bombardamenti iniziati nel dicembre 1943.
Nel luglio del 1944 il fronte si sposta nella zona senese, ma già alla fine di giugno il territorio intorno a Poggibonsi fu minato dai tedeschi e il 30 di giugno venne fatto saltare il ponte ferroviario che collegava Colle a Poggibonsi.
Ai primi di luglio, mentre si avvicinavano i cannoneggiamenti francesi, i tedeschi effettuarono una serie di rastrellamenti in caccia di uomini per terminare i lavori della linea gotica. Gli uomini vennero concentrati all'Enopolio, molti di loro riuscirono a scappare grazie all'intercessione del parroco Fosco Mezzedimi. Altri furono deportati prima a Firenze, poi a Bologna e alcuni infine in Germania.
A partire dal 6 luglio i tedeschi fucilarono arbitrariamente per rappresaglia dei contadini sospettati di essere antifascisti.
Il 9 luglio un cannoneggiamento alleato colpì la basilica di San Lucchese che bruciò per due giorni (e con essa numerose opere d'arte).
A liberare Poggibonsi sarà il 4° Reggimento di Tiragliatori Marocchini agli ordini del capitano Alphonse Juin. Il 15 giugno i tedeschi si ritirarono lungo la strada Poggibonsi-Castellina in Chianti.
Il 14 luglio Siena era già stata liberata e vi fu una parata grandiosa per la liberazione.
Nello stesso giorno i francesi erano entrati a Poggibonsi, ma il 16 luglio, venne captato da una radio tedesca l'ordine di riprendere Poggibonsi. Dopo due giorni di combattimenti, il 18 luglio i tedeschi si allontanarono definitivamente.
Il 70 % delle abitazioni era distrutto, molte furono le vittime civili e militari, ma a poco a poco, le macerie vennero tolte, la città venne ricostruita e gli uomini, le donne e i bambini si ripresero il loro futuro di pace.
L'opera di Giannini esalta proprio questa sensazione di felicità, pace e futuro ed a costruirlo è una piramide umana, fatta di uomini, donne e bambini, circondati da un volo di uccelli. La scultura rappresenta il desiderio di Pace e di Libertà tra i popoli della Terra, desiderio capace di sfidare le leggi della fisica (e della storia) e di portare l'Umanità verso l'alto.
Contenuti
- Iscrizioni:
- (lastra luperiore)
18 LUGLIO 1944 - 18 LUGLIO 2015
COMUNE DI POGGIBONSI
"LA LIBERAZIONE"
OPERA DI FRANCO GIANNINI
LA CITTÀ RICORDA IL GIORNO DELLA LIBERAZIONE
ASSOCIAZIONE PRO LOCO POGGIBONSI
A.Sto.P. Associazione Culturale Artisti del Presente
LAB. POGGIBONSI FRANCESCO COSTANTINO MARMOCCHI
(lastra inferiore)
FRANCO GIANNINI
NEL 70° ANNIVERSARIO DELLA
LIBERAZIONE DELLA CITTÀ
DI POGGIBONSI DONA QUEST'OPERA
CHE RAPPRESENTA L'ANELITO
DI LIBERTÀ E PACE TRA TUTTI
I POPOLI DELLA TERRA.
- Simboli:
- L'intera scultura è simbolica.
Sulla lastra superiore sono presenti i loghi di alcune associazioni.
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita