Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via dei Partigiani
- CAP:
- 06061
- Latitudine:
- 43.04909
- Longitudine:
- 12.012753
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parco della Rimembranza
- Data di collocazione:
- 1932
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- La scultura di marmo bianco poggia su una basamento di marmo.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Amministrazione Comunale
- Notizie e contestualizzazione storica:
- FONTE: Giacomo De Ponti
Contesto storico
La commozione generale che pervase l’Italia al termine della prima guerra mondiale ed il senso di pietà per l’enorme numero di Caduti fecero nascere nei loro riguardi un vero e proprio culto, un atteggiamento devozionale alla loro memoria, che pervase sia i congiunti, i quali vedevano i loro cari elevati a martiri, sia i reduci che si sentivano con giusto orgoglio indelebilmente segnati dall’essere stati partecipi di un evento di terrificante grandiosità che riviveva ed echeggiava forte in tutto il Paese.
Negli anni del primo dopoguerra sorsero nei paesi in tutta Italia migliaia di monumenti a testimonianza di come la prima guerra mondiale, ed il culto dei Caduti ad essa associato, costituiva il primo sentimento unificante a livello nazionale. La diffusione di questi memoriali fu sì stimolata dallo Stato a partire dagli anni ‘20, ma non dipese unicamente da esso, fu interprete anche di un’esigenza ormai consapevole e radicata nelle comunità locali, che riconoscevano nel sacrificio offerto dai Caduti alla patria un valore superiore attorno a cui rinsaldare e rinnovare la propria identità collettiva.
Validi ed affermati architetti e scultori rivolsero la loro arte alla trasformazione visuale di questi sentimenti identitari in una nuove esperienze monumentali: il concetto di “sacro sepolcro” venne così trasferito nella statuaria commemorativa e celebrativa dei Caduti della Guerra Mondiale.
Il 27 dicembre 1922 il Sottosegretario di Stato per la Pubblica Istruzione indirizzò a tutti i Regi Provveditori agli Studi una lettera circolare, disponendo “che le scolaresche d’Italia si facciano iniziatrici dell’attuazione di una idea nobilissima e pietosa: quella di creare in ogni città, in ogni paese, in ogni borgata, la Strada o il Parco della Rimembranza...dove per ogni Caduto nella grande guerra, dovrà essere piantato un albero”. Nella stessa data fu pubblicata una Circolare ministeriale contenente “Norme per i Viali e Parchi della Rimembranza” che prevedeva la costituzione di appositi “Comitati esecutivi” con il compito di espletare tutte le procedure amministrative e logistiche per la buona riuscita dell’iniziativa e conteneva, inoltre, norme e indicazioni sulle modalità di realizzazione dei Parchi e dei Viali: dall’elenco delle specie arboree da piantare nelle diverse zone geografiche della Penisola, alle opere necessarie per la messa a dimora degli alberi, dalle dimensioni dei sostegni di protezione in legno, al testo e collocazione della targhetta metallica con il grado, le generalità e la causa di morte del caduto su ogni albero.
Il Parco della Rimembranza
A Villastrada si giunse nel 1927 alla costituzione del Comitato esecutivo che intese integrare il progetto ministeriale del “Parco della Rimembranza” con la contestuale realizzazione di un “Monumento ai Caduti”, del quale il paese era ancora privo. La Parrocchia rese disponibile il terreno su cui realizzare il Parco ed il Monumento, mentre il finanziamento delle opere fu ricercato nelle offerte degli abitanti del paese e nell’offerta che la stessa Casa Reale inviò al Comitato.
Il Parco della Rimembranza fu realizzato tra il 1928 ed il 1929 in un emiciclo sopraelevato sul livello stradale, con un muraglione di tenuta a sostegno di un terreno a prato circondato da due file di cipressi sui quali erano fissate le targhette con i nomi dei Caduti; queste targhette purtroppo non hanno superato l’inclemenza delle intemperie e sin dalla fine degli anni ’30 i nomi dei Caduti sono stati incisi nel basamento in pietra del Monumento ai Caduti.
Il muraglione del Parco fu inizialmente realizzato con pareti in pietra a vista, con una doppia scala centrale e due scale alle estremità, che, in anni successivi furono ornate da artistiche cancellate in ferro battuto; divenuto pericolante negli anni ’70 a causa di smottamenti del terreno, è stato rifatto con il fronte in mattoni a vista, così concepito, nell’intendimento del progettista, per riprendere l’estetica dell’adiacente chiesa, mentre le tre scale furono sostituite da un’unica ampia scala centrale.
Nelle ricorrenze istituzionali del 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana e del 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, sul piedistallo del monumento, accanto alla statua, vengono posizionati due elmetti inglesi, reperti della seconda guerra mondiale appartenuti a soldati del 2nd Battalion Somerset Light Infantry basato a Villastrada, come tributo di memoria ai soldati deceduti nei combattimenti del giugno 1944, lungo il fronte della Linea del Trasimeno. Nei giorni dei combattimenti il Parco della Rimembranza fu la pietosa dimora temporanea dei numerosi Caduti alleati deceduti sul fronte di Villastrada e Vaiano e nell’infermeria da campo posta in paese, in attesa di essere tumulati nel vicino cimitero temporaneo di guerra di Villastrada o negli altri del circondario; i due elmetti rappresentano una memoria particolarmente toccante di quei soldati in quanto furono ritrovati negli anni ‘70 sepolti nel terreno del Parco durante i lavori di rifacimento e rafforzamento del muraglione.
Il Monumento ai Caduti
Al centro del Parco, su di un alto piedistallo in pietra, fu posta una statua in marmo di ottima fattura rappresentante una figura virile di ispirazione classica, le membra ed il torace vigoroso a trasmettere vigore e determinazione ed il braccio destro sollevato a sorreggere la bandiera nazionale offrendole come scudo con il suo intero corpo; ai suoi piedi la sagoma dell’elmetto tipico dei soldati italiani nella prima guerra mondiale, un modello “Adrian” ed una spada. Sul basamento sono incisi i nomi dei Caduti della prima guerra mondiale e nel 1951 è stata aggiunta una lapide frontale con i nomi dei Caduti della seconda guerra mondiale.
La statua non riporta la firma dell’autore ma recenti ricerche basate sulle caratteristiche della scultura, nel novero degli artisti Umbri dei decenni a cavallo tra l’800 ed il ‘900, hanno consentito di attribuire l’opera ad Angelo Biscarini uno dei più valenti e conosciuti scultori Umbri che negli anni ’20 realizzò numerose opere scultoree per i monumenti celebrativi legati ai Caduti della prima guerra mondiale.
(Nota: Angelo Biscarini è nipote di Francesco Biscarini, che fu titolare insieme a Raffaele Angeletti della “Premiata fabbrica di terre cotte artistiche” di Perugia; frequenta l’Accademia di Belle Arti di Perugia per 11 anni e termina i corsi di Ornato e Architettura e Scuola di Scultura. Nel 1903 alla morte dello zio Francesco diventa Direttore della Premiata Fornace; nei primi tre decenni del ‘900 realizza prestigiose opere scultoree per il Cimitero Monumentale di Perugia e numerosi Monumenti ai Caduti nei paesi Umbri di: Castel Rigone, Castel Viscardo, Ficulle, Montone, Macchie, Marsciano, Montecchio, Solomeo, Passignano ed anche di Alatri (FR).
La lapide in sua memoria posta sulla sua sepoltura nel Cimitero Monumentale di Perugia lo ricorda come “Michelangiolesca anima d’artista, poeta dell’amore e del dolore”.)
Contenuti
- Iscrizioni:
- MCMXV VILLASTRADA AI SUOI CADUTI MCMXVIII
1915 – 1918
MORTI SUL CAMPO
CESARINI ANGIOLO
SEGHINI AMERIGO
SEGHINI BRUNO
FANELLI CELESTINO
POSSIERI GIUSEPPE
QUINTI GIUSEPPE
BUGOSSI PASQUALE
LUCHERONI EGIDIO
ROCCO GINO
POSSIERI VITTORIO
COPPETTI NELLO
PIPPI LUIGI
PIPPI ADOLFO
BAFFONI GUIDO
VETRALLA ELIO
VETRALLA VITTORIO
PANZANELLI ANGIOLO
DANZINELLI ANGIOLO
GONNELLINI VITTORIO
RAFFAELLI NAZZARENO
VECCHI GIUSEPPE
VETRALLA GIUSEPPE
MAGIONESI GENESIO
PAPALINI GIUSEPPE
GUISCIOLINI NAZZARENO
GUISCIOLINI FRANCESCO
VETRALLA ALESSIO
CASACCINI NELLO
SEGATORI GIOCONDO
GIAPPICHINI ERMINIO
RACANELLA GENNARO
SERAFINI GIOVANNI
BARBANERA ATTILIO
DISPERSI
CHIONNE AURELIO
GAMBACORTA PIETRO
PER MALATTIA
SEGHINI UGO
PAGLIACCI AGOSTINO
CAPUCCINI TERSILIO
CITTADINI SABATINO
CADUTI DELLA II GUERRA
1940 – 1945
PINZARELLI DANIELE
PAGLIACCIA ALFREDO
BRUSCONI RICCARDO
MENCARELLI DELFO
FRATINI DECIO
PASSI LIBERO
- Simboli:
- Non sono presenti simboli ma la sola statua del soldato privo di uniforme
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita