Obiettivo del presente volume è quello di delineare un quadro quanto più completo ed esaustivo possibile delle violenze perpetrate dai tedeschi e dai loro alleati fascisti contro la popolazione, fornendo al tempo stesso uno strumento rispondente alle esigenze della ricerca, dell'alta divulgazione e della didattica. Grazie all'utilizzo e all'incrocio di una serie di fonti documentali diverse e talvolta inedite, una parte importante delle quali rappresentata dalla documentazione relativa alle indagini condotte a riguardo dal Servizio segreto militare italiano, vengono così individuate alcune "tipologie" specifiche di atti di violenza sui civili (rappresaglie, rastrellamenti, ecc.) che sembrano ricondurre a precisi obiettivi strategici funzionali alla politica di occupazione nazista. E tuttavia, al di là di quelle che sono le esigenze proprie di una rigorosa ricostruzione storica, se consideriamo che tali crimini, non diversamente da quanto è accaduto nel resto del paese, sono rimasti praticamente impuniti né, tanto meno, si è giunti mai all'identificazione dei responsabili (che fossero mandanti, esecutori o collaboratori) mentre, sempre più con il passare del tempo, se ne è attenuato, quando non perso completamente, il ricordo, riteniamo che sia un improrogabile dovere civile e una necessaria esigenza morale far riemergere questi fatti dalle nebbie della memoria, non per richiedere improbabili punizioni o forme di giustizia sommaria ma, quanto meno, per far sì che il prezzo pagato da tanti uomini e donne che persero la vita in quei tragici mesi non rimanga un sacrificio inutile. Pubblicazione della collana "Materiali per la memoria" di ISUC - Istituto per la Storia dell'Umbri contemporanea