La pubblicazione è la ristampa dell'edizione del 1945 curata dalla sezione di Città di castello del'Associazione nazionale fra Mutilati e Invalidi di guerra in occasione delle onoranze per il decennale del martire. Nato nel 1883, figlio di un artigiano garibaldino, partecipò come volontario alla Prima guerra mondiale, ottenendo durante tale conflitto la promozione a tenente e due medaglie d'argento, due medaglie di bronzo e una croce di guerra al valor militare. Ricevette inoltre la cittadinanza onoraria dei comuni di Arsiè e Giustino per l'assistenza garantita alla popolazione dai suoi reparti. Gravemente ferito, dopo la guerra fu nominato presidente dell'Associazione Mutilati e Invalidi di Città di Castello[2]. Negli anni venti fu anche segretario provinciale del Partito Popolare Italiano, ed in seguito fu tra i fondatori della Democrazia Cristiana (1942-43). Punto di riferimento per gli antifascisti dell'Alta Valle del Tevere durante tutto il Ventennio, Gabriotti, che nel frattempo era stato promosso a tenente colonnello, dopo l'Armistizio di Cassibile organizzò formazioni partigiane e fu membro del CLN nella sua città. Presiedendo il Comitato Clandestino di Soccorso e Liberazione tenne i contatti con il comando della Brigata "San Faustino" che operava nei dintorni di Città di Castello. Fu catturato dai fascisti il 5 maggio 1944 e rinchiuso nella locale caserma dei carabinieri. Consegnato alle SS tedesche, dopo alcuni giorni di serrati interrogatori e torture, fu fucilato, senza processo, sul greto del torrente Scatorbia nei pressi della chiesetta di Santa Maria del Latte da un plotone della Guardia Nazionale Repubblicana.
Informazioni
- Autore:
- autori vari
- Editore:
- Associazione Nazionale fra Mutilai e Invalidi di guerra Sez. Città di Castello
- Anno:
- 1954
- Pagine:
- 102 p; 15x21,5 cm.