Suddiviso in tre capitoli, il lavoro dell'autore attraversa l'arco temporale che va dal 1918 fino al 1960, in relazione a quelle che furono le premesse storiche e la fasi salienti della questione giuliano-dalmata e istriana. La prima parte dello studio non ha potuto prescindere da un'analisi delle specificità storiche del periodo preso in considerazione e delle relative vicende politiche nazionali e internazionali: dal Trattato di Versailles del 1919 all'avvento del fascismo. Nella seconda parte prende in esame le vicende riguardanti il confine orientale italiano nel periodo successivo all'armistizio del settembre 1943 tra Italia e alleati, quando le forze partigiane di Tito e la Resistenza italiana si unirono nella lotta al nazifascismo. La terza parte è dedicata all'esperienza vissuta dai profughi all'interno del Crp di Massa e di Carrara.