Questo libro, nato come un'indagine sul caso Serantini, l'anarchico di vent'anni ucciso dalla polizia a Pisa nel Maggio 1972, offre un'immagine esemplare della gestione del potere in Italia e al tempo stesso un quadro popolare ricco di partecipazione umana,che ha per protagonista un ragazzo vittima di tutte le sopraffazioni e le ingiustizie, in vita come dopo morto e insieme a lui una città e un paese lacerato. Il libro ha l'ambizione di rappresentare un caso estremamente emblematico degli aspri conflitti sociali e politici di questi anni. Ne esce, cruda e minuziosa, la radiografia di una società che non corrisponde ai suoi dichiarati ideali democratici e che per sopravvivere deve trovare il coraggio della libertà e della giustizia.