Rivolto a cultori e appassionati della Prima guerra mondiale, questo libro esamina uno degli aspetti più traumatici dell'orrore bellico e spiega come e perchè la sofferenza di quasi mezzo milione di soldati sia stata il cuore di una mitologia della rigenerazione fisica, morale culturale dell'Italia della "vittoria mutilata" e poi fascista. Medici e chirurghi, letterati e uomini di cultura, leader politici, pittori e scittori delle avanguardie futuriste, istituzioni statali e associazioni di ex combattenti furono tutti impegnati a fare del corpo offeso del fante-contadino il centro di un vero proprio culto nazionale.