Quest'opera è fondamentale per la conoscenza dei drammatici avvenimenti provocati dalla guerra nell'Italia nordorientale, allora occupata dalle truppe cosacche, e per inquadrare il complesso disegno politico-militare che portò un milione di combattenti dell'Europa orientale a militare sotto la bandiera della croce uncinata. Merito dell'autore è aver intuito la portata e l'importanza dell'opposizione russa anticomunista manifestatasi in armi nell'ultimo conflitto. Si trattò infatti di un movimento imponente il cui destino, nell'immediato dopoguerra, fu volutamente sacrificato e sottaciuto dagli anglo-americani che, in omaggio all'alleanza con Stalin, ne ignorarono i significati e le profonde ragioni storiche e politiche, recentemente riemerse dopo il crollo e la dissoluzione dei regimi comunisti dell'Est. Dalle sue pagine, pur nel rigore storico, traspare l'amarezza degli sconfitti per l'occasione perduta, travolta dalle avverse circostanze.