Il volume di Mario Anderlini riporta alla luce una serie di testimonianze e di ricordi che, facendo uscire dalla dimensione privata e dall'oblio vicende familiari e personali, diventano percorsi collettivi, memoria di una comunità. Pur senza un lavoro storiografico preparatorio, Anderlini riesce a cogliere la specificità, direi la dignità, delle fonti orali che restano per l'autore la via privilegiata per ricostruire la storia dell'individuo, della famiglia, la storia del lavoro, la storia della comunità locale, il luogo in cui la "piccola storia" spesso si incontra con la "grande storia". Anderlini - scrive ancora nella sua presentazione il presidente dell'Isuc dell'Umbria Mario Tosti - è convinto che lavorare sulle fonti orali comporta una sorta di violenza sul testimone; attraverso le domande si manifesta sempre un'interferenza tra intervistatore e intervistato, ma piuttosto che assumere un atteggiamento di distanza, l'unico che permetterebbe di esercitare una critica, egli tende a stabilire piuttosto una relazione, fondata sul rispetto del testimone, al quale lascia libertà e spontaneità espressiva. Giova ricordare che ogni racconto del passato, soprattutto quando affronta temi che hanno lacerato il tessuto delle comunità e diviso la memoria, è sempre frutto del presente in cui viene prodotto ed è questo presente a riaffiorare, a rendere pubblici aspetti prima dimenticati o taciuti oppure a sommergere nell'oblio altri non più avvallati. La ricerca di Mario Anderlini si inquadra in un preciso contesto territoriale, quella di Gualdo Tdino in provincia di Perugia, attraverso essa l'autore affronta i problemi legati alle visioni del mondo locale di fronte alla Resistenza, nonché l'influenza delle tradizioni sulla memoria individuale; in ogni caso le biografie presentate in questo volume ci aiutano a ricostruire l'esperienza soggettiva della Resistenza.
Informazioni
- Autore:
- Mario Anderlini
- Editore:
- Editrice Radio Tadino
- Anno:
- 2004
- Pagine:
- 191 p; ill., bn.; 17x24 cm.