Questo libro offre, a chiunque si interessi del problema dei "silenzi" di Pio XII, una documentazione che più esauriente non potrebbe essere. Le pezze d'appoggio per le due tesi in contrasto sono state scelte con intelligenza e lealtà. Dopo la guerra, ha ricevuto i ringraziamenti delle più alte autorità del mondo ebraico per quanto aveva fatto in favore dei perseguitati. Quando si è spento, il 9 Ottobre 1958, il mondo lo ha pianto come un grande Papa. Oggi, invece, è accusato di essere moralmente responsabile dell'Olocausto. Come nascono i famosi "silenzi" di Pio XII? Una sua plateale scomunica lanciata contro Hitler avrebbe fermato l'orribile "soluzione finale"? Davvero questo pontefice è stato indulgente verso il nazismo? Testimonianze e documenti inediti aiutano a trovare la risposta a queste e altre domande, svelando una verità inaspettata che fa vacillare il castello di accuse e leggende nere costruito sulla figura di Eugenio Pacelli. Un Pontefice che non fu mai il Papa di Hitler. Ma fu, piuttosto, il Papa degli Ebrei.