CAPISTRANO – È uscita dalle stampe qualche giorno addietro una importante ricerca storica sui Caduti della Prima Guerra Mondiale del paese di Capistrano, nel vibonese, a cura di Domenico Arone. «Il lavoro – cita nella sua introduzione l’autore – non si è limitato esclusivamente a ricercare i luoghi di sepoltura dei quindici caduti nei diversi sacrari militari italiani, ma ha voluto rendere loro un umile e meritato tributo manifestando omaggio e rispetto a degli uomini semplici che, prima della partenza al fronte, avevano conosciuto soltanto il lavoro dei campi e che giunti in territorio di guerra dovettero piegarsi con rassegnazione ad una disciplina ferrea. Questi giovani, a quasi cento anni di distanza dall’evento, fanno parte delle nostre radici – continua Domenico Arone – ed essi stessi ci “gridano” di non dimenticarli». Il libro è frutto di numerose e meticolose ricerche archivistiche, documentarie, bibliografiche, fotografico-illustrative messe a disposizione da enti pubblici e da privati che con la loro sensibilità hanno contribuito a portare l’opera a compimento. Il testo diviene così un importante strumento per corroborare la memoria ed un monito per le generazioni attuali perché non dimentichino il sacrificio di loro coetanei avvenuto in luoghi lontani e sconosciuti. Una parte dello studio è coadiuvato anche da toccanti documentazioni fotografiche relative sia al ritrovamento delle lapidi dei caduti sia ad alcune fonti documentarie. «L’impegno bibliografico di Domenico Arone – si legge nella prefazione dello storico Sergio Muzzopappa – scaturisce da un voler fortemente aggrapparsi al senso del proprio specifico passato ricostruendo, attraverso un percorso preciso e dettagliato, un circostanziato periodo capistranese. Un lavoro che ha richiesto passione per percorrere i luoghi storici della memoria della Grande Guerra, le cosiddette “tombe di guerra” di Redipuglia e Asiago, dove tutto riconduce profondamente agli episodi e alle operazioni sviluppatesi nel corso del conflitto, dove la realtà odierna, fissa nel ricordo, rivede e riesamina con gli occhi del tempo le diverse vicende dei singoli, canalizzate unitamente sotto un comune drammatico destino». I proventi del libro saranno devoluti a favore della “Goccia Onlus” associazione di volontariato impegnata nella costruzione di ospedali, scuole, centri di accoglienza nei paesi del Sud del Mondo.
Fonte immagine: web