Morte Montagano, il ricordo dell’Anmig e la sua vicinanza al progetto Pietre della Memoria

ROMA – “La mattina del 4 Agosto è venuto a mancare il nostro Presidente Nazionale Onorario Cav. di Gran Croce Dott. Michele Montagano, un grande uomo che ha rappresentato per tutta l’ANMIG un importantissimo punto di riferimento. Le dolorose vicende della sua vita dimostrano come a volte sia necessario trovare il coraggio di dire “NO”, anche a rischio della propria incolumità. Il suo, poi, fu un doppio rifiuto: non solo, pur deportato nel KZ di Unterlüss, negò sempre il suo apporto alla prosecuzione della guerra da parte dei nazifascisti, ma si oppose anche al suo stesso padre che lo invitava insistentemente ad accettare l’offerta dei suoi carcerieri tedeschi, liberandosi così dal suo status di prigioniero. La sua scelta, così come quella degli altri 600.000 soldati italiani che come lui si rifiutarono, fu un passo fondamentale verso il ritorno alla pace, alla libertà e alla democrazia. La sua dipartita spinge a ricordare al Paese che l’operato di uomini come Michele è stato decisivo per la creazione dell’Europa unita e pacificata che oggi conosciamo, grazie alla rara capacità di saper trasformare la sofferenza e il dolore patiti in amore e perdono verso coloro che quel male avevano causato. A nome di tutta l’Associazione, la più sentita vicinanza e il profondo affetto alla Famiglia Montagano”.
Oltre al messaggio del Presidente Nazionale dell’ANMIG prof. Claudio Betti, cordoglio è stato espresso da tante realtà regionali dell’associazione. L’Umbria lo ha ricordato con il presidente regionale Remo Gasperini, per la sua vicinanza alla regione e al progetto Pietre della Memoria. Questo il messaggio inviato alla figlia di Michele Montagano “A nome di Anmig Umbria voglio esprimere le più sentite condoglianze per la scomparsa di papà Michele. Dico papà perché lo è stato per tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo e instaurare con lui un rapporto affettuoso e di reciproca stima.
Con la sua storia e la sua testimonianza è stato per noi, figli di invalidi di guerra, un punto di riferimento irrinunciabile. Sensibile, arguto, lungimirante ogni incontro con lui ci ha donato un piacere profondo. Ai nostri occhi poi Michele ha anche il particolare merito di aver sostenuto il progetto Pietre della Memoria per promuovere il quale si è personalmente impegnato nella presentazione che facemmo insieme al Ministero della Difesa. Inoltre, Michele ha sempre avuto un grande legame con noi umbri assicurando la sua amichevole e autorevole presenza ad incontri e manifestazioni. Non lo dimenticheremo. Un abbraccio da parte di tutti i presidenti di sezione e i soci umbri”.

Fonte dell'immagine: Archivio Pietre della Memoria

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