4471 - Monumento “alle genti di mare” – Gabicce Mare

Il monumento ricorda all’osservatore i morti in mare. Mostra delle figure stilizzate che rappresentano, tramite  espressioni fisiche, un’evidente disperazione. I personaggi sono collocati sia sopra un blocco in cui è incisa la sigla dell’A.N.M.I. (Associazione Nazionale Marinai d’Italia), sia su un piccolo prato alla base della costruzione. Una lapide marmorea mostra in bassorilievo le urla e i pianti di alcuni volti generici, mentre le ancore costituiscono un elemento significativo del monumento. Di fianco all’opera si innalzano due aste che portano verso il cielo la bandiera italiana e quella della Marina. E’ presente una grossa ancora che riporta la data 1943 XX.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Viale della Vittoria
CAP:
61011
Latitudine:
43.9634375
Longitudine:
12.7563125

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada
Data di collocazione:
1987
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Statue e basamenti in pietra; ancore, catene e iscrizioni in ferro; lastra in marmo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione Comunale e Gruppo locale Anmig
Notizie e contestualizzazione storica:
Realizzato da Guerrino Bardeggia, nato a Gabicce Mare nel 1937. Il monumento, costruito nel 1987, è stato inaugurato ufficialmente il 24 aprile 1988.

Contenuti

Iscrizioni:
ALLE GENTI DI MARE

GABICCE 1987

"A.N.M.I"

(sull'ancora)
Pracchi Milano 1943 XX
Simboli:
Lume votivo, coccarda tricolore, fiori

Altro

Osservazioni personali:
Il turbinare delle figure attorno all'albero, il gioco intenzionalmente impreciso e diseguale dei volumi, le scarne e contorte presenze di scena, i brandelli e i relitti che ne condizionano l'atmosfera, il misurato equilibrio dei rapporti formali, l'appoggio cromatico così eloquente nei riferimenti allusivi alla sudata e trafelata vicenda, l'armonico dispiegarsi delle voci di interpretazione fondono con sapiente rimando estetico una saga che rimane nel contempo un'ode ed un riconoscimento alla gente di mare, vista e considerata nel suo perenne dissidio con gli elementi, così imprevedibile nella altalenante vicenda cosmica.

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