222165 - Cappella dedicata ai Partigiani – Concordia sulla Secchia (MO)

Cappella realizzata nel Cimitero Monumentale, in occasione del X° anniversario della Liberazione, per raccogliere le spoglie di trenta partigiani caduti durante la guerra di Liberazione.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via per Mirandola, 6B
CAP:
41033
Latitudine:
44.913529587815
Longitudine:
10.989372546137

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sul lato est del Cimitero Monumentale, al centro della galleria.
Data di collocazione:
1955
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Ottone, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
La Cappella ha un cancello in ferro battuto all’ingresso. La forma è rettangolare con abside. Sui lati sono posizionate le trenta lastre dei caduti in marmo chiaro. Su ognuna di esse sono presenti il nome e le date di nascita e di morte del caduto, con caratteri di bronzo a rilievo, oltre che la fotoceramica ovale del partigiano. Il pavimento è in piastrelle ceramiche di color grigio. Nell’abside c’è un altare in marmo chiaro con sullo sfondo un bassorilievo in gesso. Dall’alto pende una lampada in ottone.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Concordia sulla Secchia.
Notizie e contestualizzazione storica:
Nel 1955, in occasione del X° anniversario della Liberazione, Concordia realizzò, sul lato est del Cimitero al centro della galleria, una cappella dedicata ai suoi Partigiani. La Cappella raccoglie i resti mortali dei partigiani caduti ed è diventata luogo di memoria collettiva.
La Cappella fu gravemente danneggiata dal sisma che colpì l’Emilia nel maggio 2012 e che causò il crollo di 13 delle 30 lapidi. La Cappella, come tutto il Cimitero, è stata oggetto di un lungo restauro ed è stata riaperta al culto il 25 aprile 2017 in occasione del 72° anniversario della Liberazione.
Fonti:
https://www.comune.concordia.mo.it
https://www.modenatoday.it/

- Mondadori Oder (nato a Villa Poma (MN) il 3 marzo 1920), partigiano con il nome di battaglia “Avanti” della Divisione II Modena Pianura, XIV Brigata “Remo”, cadde in combattimento a Concordia il 29 novembre 1944.

- Isio Marazzi nacque a Concordia il 6 ottobre 1923. Fu partigiano nella Divisione II Modena Pianura, Brigata XIV. Cadde in combattimento il 16 febbraio 1945 insieme con Ermes Morselli.

Il 27 novembre 1944 i fascisti avviano un massiccio rastrellamento nella “Bassa” modenese”: cinque partigiani furono arrestati e il 28 novembre 1944 furono fucilati a San Giovanni di Concordia. Essi furono:
- Azelio o Zelio Ballerini: nato a Concordia (MO) il 19 luglio 1913, figlio di Delfino e Maria Muzzioli, residente a Concordia, bracciante, partigiano. Il 12 maggio 1944 entra nella Brigata “Remo”
- Venizelos Bulgarelli: nato a Concordia (MO) il 22 ottobre 1915, figlio di Giuseppe ed Elisabetta Traldi, residente a Concordia, falegname, partigiano. Il 15 aprile 1944 entra nella Brigata “Remo” con il nome di battaglia “Carlo”.
- Isolino Roversi: nato a Concordia (MO) l’11 settembre 1920, figlio di Giuseppe e Aldina Masetti, residente a Concordia, muratore, antifascista comunista e partigiano. Dopo un’esperienza di 34 mesi nell’artiglieria del Regio Esercito, rifiuta la chiamata alle armi della RSI e il 10 febbraio 1944 entra nella Resistenza con il nome di battaglia “Remo”. Ha ricevuto una Medaglia d’Argento al
Valor Militare alla Memoria con motivazione:
“Accorso tra i primi all’appello della patria, prodigò ogni sua energia all’organizzazione di squadre di resistenza, alla cui testa operò numerose brillanti operazioni di guerra,distinguendosi per il coraggio indomito e la cosciente audacia. Reduce da una vittoriosa azione veniva catturato di sorpresa. Sopportava con eroica fermezza le torture più raffinate, senza proferir, benché straziato atrocemente nelle carni, gli importanti segreti della sua organizzazione. Nel momento dell’estremo supplizio nnalzava il pensiero alla Patria adorata. mirabile esempio di ardimento, di fermezza d’animo , di spirito di sacrificio. Concordia 28 novembre 1944”,
- Zdsaslaw Slowacky: le notizie biografiche su questo partigiano polacco della Brigata “Remo” sono piuttosto scarse. Secondo Ilva Vaccari ha il nome di battaglia “Zambon”.
- Giuseppe Smerieri: nato a Concordia (MO) il 9 luglio 1896, figlio di Giovanni e Carolina Bertolani, residente a Mirandola (MO), agricoltore, partigiano. Il 2 agosto 1944 entra nella Brigata “Remo” con il nome di battaglia “Marco”.

Il 10 marzo 1945 furono fucilati sette partigiani durante un rastrellamento fascista. Tra essi:
- Enea Besutti nato a Concordia il 10 settembre 1921, professione meccanico. Nome di battaglia “Annibale”. Divisione II Modena Pianura, XIV Brigata “Remo”,
- Renè Cavazza nato a Concordia il 23 marzo 1920, professione macellaio. Nome di battaglia “Nello” Divisione II Modena Pianura, XIV Brigata “Remo”,
- Reis Cavazza nato a Concordia il 4 dicembre 1922 (fratello di Renè) nome di battaglia “Tiro” Divisione II Modena Pianura, XIV Brigata “Remo”,
- Renato Grotti nato a San Benedetto (MN) il 15 agosto 1924. Professione muratore, nome di battaglia “Stelo” Divisione II Modena Pianura, XIV Brigata “Remo”,
- Gamberini Giuseppe nato a Concordia il 14 dicembre 1921 professione macellaio nome di battaglia “Nando” Divisione II Modena Pianura, XIV Brigata “Remo”,
- Longhi Novello nato a Concordia il 17 giugno 1927 professione maniscalco. Nome di battaglia “Ciro” Divisione II Modena Pianura, XIV Brigata “Remo”,
- Mambrini Veleo nato Concordia il 6 aprile 1927 professione commesso nome di battaglia “Rito” Divisione II Modena Pianura, XIV Brigata “Remo” Fucilato in rastrellamento a Concordia il 10 marzo 1945.

- Lino Pederzoli nato a Mirandola l’8 gennaio 1923, studente, partigiano con nome “Dick”, ucciso a Concordia in combattimento il 18 marzo 1945, M A. alla Memoria, con motivazione: “ Studente dava il primo impulso alla stampa clandestina incitando e persuadendo alla lotta i compagni dubbiosi. Combattente, organizzava le squadre d’assalto e alla testa di esse partecipava alle azioni più pericolose. Durante un combattimento condotto brillantemente riusciva a trasportare in salvo , attraverso una zona battutissima dal fuoco nemico, un compagno di lotta rimasto ferito in combattimento. Sorpreso da un rastrellamento nemico, per non esporre a rappresaglia la famiglia che lo rifugiava, tentava di fuggire alla cattura prendendo la via dei campi, ma circondato da un pattuglione, con coraggio leonino non esitava ad impegnare l’impari lotta. Conservava per se l’ultimo colpo, e, piuttosto che rendersi prigioniero si uccideva gridando: Viva l’esercito della Libertà. Nobile esempio di eroico e cosciente sacrificio. Fossa di Concordia , 18 marzo 1945”

- Prof. Barbato Zanoni, nasce a Concordia (Modena) il 3 dicembre 1896 da Ezio e Beatrice Scacchetti. Proveniente da una famiglia di tradizioni socialiste, è insegnante di materie scientifiche nelle scuole superiori. Avvicinatosi al Partito d’Azione entra nella Resistenza aderendo alla Brigata Remo con il nome di battaglia Ezio.
- Prof. Roberto Seracchioli, laureato in storia e filosofia a Bologna, insegnante al liceo Pico di Mirandola, Antifascista e, dopo l'8 settembre, partigiano nella brigata “Remo”.
Essi furono vittime della cosiddetta “Rappresaglia degli intellettuali”.
Il 7 agosto 1944 Rovereto fu teatro di una strage perpetrata dalle Brigate nere dietro ordine del Federale di Modena Giovanni Tarabini Castellani. La rappresaglia fu scatenata dall’uccisione, avvenuta qualche giorno prima in Via Mazzarana, del cantoniere stradale Bartoli Arturo, iscritto al Partito Fascista. La mattina del 5 agosto le Brigate nere prelevarono dalle loro abitazioni vari antifascisti: a Novi Jonas Golinelli, Canzio Zoldi e il Dr. Francesco Maxia; a S.Antonio Luigi Manfredini e il figlio di vent’anni Silvio; a San Possidonio il prof. Alfredo Braghiroli Direttore dell’Archivio di Stato di Modena; a Vallalta di Concordia Aldo Garusi. La destinazione finale del gruppo fu Mirandola dove furono aggiunti il prof. Roberto Serracchioli, insegnante al liceo di Mirandola e il prof. Barbato Zanoni di Concordia. Alle 3 di mattina del 7 agosto, i prigionieri furono allineati sul fianco destro della chiesa dove il plotone d’esecuzione li falciò con raffiche. Aldo Garusi, creduto morto, riuscì a fuggire ma morì, il 22 agosto, all’ospedale di Mirandola a causa delle ferite riportate.

- Dino Corradi fu fucilato dai fascisti, con Lino Storchi, Osvaldo Grandi, Franco Castelli, il 20 aprile 1944 per vendicare l’uccisione di due militi della Repubblica Sociale. I quattro furono prelevati dalle Carceri di S. Eufemia e condotti a Campogalliano, dove nei pressi del Cimitero furono man mano uccisi da colpi di mitra dai Repubblicani.

- Secchi Walter, nato a Milano e partigiano della 14° Brigata Remo con il nome di battaglia “Coiccuo”, cadde in combattimento il 23/11/1944, a 21 anni.

- Rino Gasparini, nato a S.Possidonio il 14 novembre 1924. Professione falegname. Partigiano con il nome di battaglia “Aldo” della Divisione II Modena Pianura, 14°Brigata “Remo”. Colpito a morte in conflitto a Mirandola l'11 febbraio 1945. Medaglia d'argento al valore Militare con la motivazione: “Giovanissimo accorse tra i primi alla difesa della patria oppressa dimostrando notevoli qualità di organizzatore ed animatore. Comandante di distaccamento, si prodigava in numerose operazioni,trascinando i suoi uomini alle più audaci imprese. Solo si opponeva ai nemici e con preciso fuoco della sua arma li sbaragliava, sottraendo in tal modo un compagno alla prigionia. Partecipava eroicamente a numerosi altri combattimenti finchè colpito a morte immolava la sua nobile esistenza interamente dedita alla causa della libertà e della Patria. Preclaro esempio di nobile sentire e spirito di sacrificio. S.Giacomo Roncole 11 febbraio 1945”

- Ascanio Gelatti nato a Concordia il 23 agosto 1888 professione fabbro, partigiano della Divisione II Modena Pianura, Brigata “Remo”, cadde durante un rastrellamento fascista a Concordia il 30 marzo 1945.

Il 25 febbraio 1945, per vendicare l’attacco dei partigiani alla caserma della Brigata Nera “Pappalardo”, i fascisti fucilarono davanti al cimitero di Concordia sulla Secchia:
- Duilio Borellini: nato a Mirandola il 26 maggio 1898,
- Migliorino Frati: nato a Concordia sulla Secchia (MO) il 29 dicembre 1925, figlio di Ernesto e Maria Capuzzi, residente a Concordia, impiegato, partigiano. Il 10 settembre 1944 entra nel distaccamento “Bruni” della Brigata “Remo” con il nome di battaglia “Franco”,
- Realino Silvestri: nato a Concordia sulla Secchia (MO) l’8 aprile 1925, figlio di Italo e Iride Ascari, residente a Concordia, bracciante, partigiano. Il 15 agosto 1944 entra nella Brigata “Remo” con il nome di battaglia “Turiddu”: partecipa a diversi attacchi contro macchine e mezzi nemici ed è attivo nel blitz partigiano contro la caserma “Pappalardo”, ma viene arrestato nel corso di quest’ultima operazione.

A Modena, all’alba del 19 marzo 1945, furono uccisi tre partigiani con un plotone di esecuzione fascista. Tra essi:
- Osvaldo Morselli: nato a Concordia (MO) il 2 aprile 1923, figlio di Ettore e Italiana Ferrari, residente a Concordia, falegname, partigiano. Già riformato dal Regio Esercito, è costretto ad arruolarsi nell’esercito della RSI; il 10 agosto 1944 1944 diserta, si aggrega ai partigiani della Brigata “Remo” e sceglie il nome di battaglia di “Naldo”. Quando la Brigata Nera “Pappalardo” organizza il primo rastrellamento nella Bassa modenese, Morselli viene catturato e incarcerato; è fucilato in Piazza d’Armi all’alba del 19 marzo 1945.

Fonti:
http://www.straginazifasciste.it
https://www.anpimirandola.it
https://www.anpimodena.it

Contenuti

Iscrizioni:
Sulla parete di sinistra (da sinistra a destra e dall’alto in basso) :
BALLERINI ZELIO N. 19-7-1913 M.28-11-1944 / MALASPINA RINALDO N. 26-6-1924 M. 14-9-1944 / SMERIERI GIUSEPPE N. 9-7-1896 M. 28-11-1944 / BESUTTI ENEA N. 10-9-1921 M. 10-3-1945 / CORRADI DINO N. 4-7-1915 M. 20-9-1944 / PORTA VITTORIO N. 31-12-1920 M. 24-7-1944 / GASPARINI RINO N. 14-11-1924 M. 11-2-1945 / GELATTI ASCANIO N. 23-9-1888 M. 10-3-1945 / MORSELLI OSVALDO N. 2-4-1923 M. 19-3-1945 / MESCHIERI GUESDINA N. 25-6-1925 M. 3-6-1947 / CAPELLI SOAVE N. 13-10-1919 M. 14-3-1945 / GAMBERINI GIUSEPPE N. 14-12-1921 M. 10-3-1945 / BULGARELLI VENIZELOS N. 22-10-1919 M. 28-11-1944 / CAVAZZA REIS N. 4-12-1922 M. 10-3-1945 / CAVAZZA RENE’ N. 23-3-1920 M. 10-3-1945

Sulla parete di destra (da sinistra a destra e dall’alto in basso) :
PEDERZOLI LINO N. 8-1-1923 M. 18-3-1945 / ZANONI BARBATO N. 3.12.1896 M. 7-8-1944 / MONDADORI ODER N. 3-3-1920 M. 29-11-1944 / MARAZZI ISIO N. 6-10-1923 M. 16-2-1945 / SERRACCHIOLI ROBERTO N. 7-1-1920 M. 7-8-1944 / SECCHI WALTER N. 6-5-1923 M. 25-11-1944 / BORDINI GIUSEPPE N. 4-11-1918 M. 26-9-1944 / GROTTI RENATO N. 15-8-1924 M. 10-3-1944 / SLOWACKJ ZDZJSLAW N. 30-1-1923 M. 18-11-1944 / LONGHI NOVELLO N. 17-6-1927 M. 10-3-1945 / ROVERSI ISOLINO N. 11-9-1920 M. 28-11-1944 / BORELLINI DUILIO N. 26-5-1898 M. 25-2-1945 / MAMBRINI VELEO N. 6-4-1927 M. 10-3-1945 / SILVESTRI REALINO N. 8-4-1925 M. 25-2-1945 / FRATI MIGLIORINO N. 29-12-1925 M. 25-2-1945
Simboli:
La cappella fu decorata con altorilievi a calce realizzati dallo scultore Girolamo Bonomi (Concordia sulla Secchia, 25 gennaio 1898 – Vicchio, 1986).
Da sinistra si notano: un plotone di esecuzione di tedeschi che imbracciano i fucili con il comandante che ha il braccio destro alzato con in mano una pistola; un prigioniero avvinghiato alle sbarre di una finestra del carcere; tre civili (una donna e due uomini) legati a dei pali in attesa dell’esecuzione; un gruppo di tre donne che alzano pianti al cielo per un partigiano in ginocchio legato a un palo e già colpito a morte durante l’esecuzione.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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