Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Corso Umberto I
- CAP:
- 72017
- Latitudine:
- 40.72869384273751
- Longitudine:
- 17.579576219573937
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Interno della Chiesa di Santa Maria delle Grazie
- Data di collocazione:
- 1927-1928
- Materiali (Generico):
- Marmo, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Basamento con pilastrini laterali in marmo bardiglio con sfumature di colore grigio, marmo nero e bianco.
Tela dipinta ad olio.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Curia di Brindisi
- Notizie e contestualizzazione storica:
- La cappella era inizialmente dedicata a San Luigi Gonzaga e, a seguito della prima guerra mondiale, venne riconvertito in uno spazio sacro per il ricordo dei soldati che persero la vita. L'idea di creare una cappella da dedicare ai Caduti della Grande Guerra fu lanciata dal parroco don Giovanni Menna nel 1927, e fu sostenuta dal cav. Angelo Semerano e da un comitato di signore ostunesi, facenti capo a Filomena Anglani Tamborrino, che reperirono i fondi.
I lavori iniziarono nel 1928, a cura del marmista ostunese Lorenzo Calabrese, con la messa in posa del pavimento in marmo e l'innalzamento dell'altare in marmo con motivi simbolici ricordanti la Grande Guerra: il moschetto, l'elmo, il pugnale e lo scudo.
Al centro di due colonne, inoltre, fu messa un'urna che simbolicamente racchiude le ceneri dei Caduti da immaginare sepolti sotto l'altare.
Altri elementi simbolici sono scolpiti nei gradini che sormontano la mensa. In basso a sinistra foglie di alloro (gloria) e a destra olivo (pace); nel secondo ripiano a sinistra un tralcio di quercia (forza) e a destra di palma (sacrificio).
L'altare fu commissionato da Isabella Tanzarella-Vitale per commemorare il fratello Aristide, uno dei trecento Caduti ostunesi; lo si deduce dalla epigrafe murata a sinistra. Il rito solenne celebrato il 4 Novembre in occasione della giornata delle Forze Armate trova la massima esaltazione in questa chiesa pregna della memoria del passato.
Nel 1975, per iniziativa del capitano Alfredo Cavallo, fu apposta sul secondo gradino del basamento, una dedica per ricordare la partecipazione dei soldati ostunesi morti nella Grande Guerra.
Contenuti
- Iscrizioni:
- A sinistra dell’altare è murata un’epigrafe con la dedica:
A MEMORIA PERENNE DEL FRATELLO ARISTIDE E DEI 300 GIOVANI OSTUNESI CADUTI CON LUI PER LA GRANDEZZA D’ITALIA. QUESTO ALTARE ERIGEVA ISABELLA TANZARELLA VITALE 1928
Nel secondo gradino del basamento che regge l’altare c’è la frase composta da lettere in argento: ALLA MEMORIA DEGLI OSTUNESI MORTI PER LA PATRIA
- Simboli:
- Il moschetto, l'elmo, il pugnale, lo scudo, il filo spinato, il fumo dei cannoni, paesaggio sconvolto dalle armi, la bandiera italiana.
Altri elementi simbolici: foglie di alloro (gloria), olivo (pace), quercia (forza) e palma (sacrificio).
Altro
- Osservazioni personali:
- La visione della Cappella dei Caduti, posta all'interno della Chiesa Santa Maria delle Grazie, è stata una scoperta per noi bambini. La Cappella è un'opera monumentale di grande valore sia dal punto di vista artistico che simbolico. L'urna, racchiusa tra il piccolo colonnato, emoziona e ci porta alla mente la morte dei sodati ostunesi periti nella Grande Guerra. Rappresentativi sono anche i simboli scolpiti nel marmo: le foglie d'alloro indicano la gloria mentre le foglie d'ulivo rappresentano la pace. Il tralcio di quercia indica la forza dei nostri soldati mentre la palma ne mostra il sacrificio.La tela posta in alto fa cornice a questi elementi scultorei. Il pittore ha usato colori dai toni bassi a tinte tenue, quasi prive di luce proprio per far riflettere il visitatore sulla sofferenza fisica e morale provocate dalla guerra.
il dipinto manifesta l'orrore della guerra e lo sfacelo post bellico in Italia al suo termine. Il tema del dolore e della disperazione sono espressi dalla loro contrapposizione con le figure della Madonna e del Cristo morto, messaggio di speranza, di resurrezione e di salvezza del popolo.
NOTA STAFF PIETRE: Questa struttura è stata censita dagli studenti del Circolo Didattico Giovanni XXIII e del Liceo Classico Antonio Calamo, entrambe scuole di Ostuni.