74721 - Cippo a quattro partigiani impiccati a Castel Focognano

Cippo collocato su un piano rialzato della sede stradale, cui si accede salendo tre gradini. E’ costituito da una base di forma cubica in pietra, in cui, caratteri in bronzo, ne formano l’epigrafe con i nomi dei 4 Martiri. Sopra di essa, sempre, in pietra, una colonna, con sommità piramidale, nel cui corpo è affissa una lampada votiva in bronzo ed un gancio per l’apposizione della corona.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Strada Provinciale 61 di Carda e Calleta, Piazza Martiri della Libertà
CAP:
52016
Latitudine:
43.652899
Longitudine:
11.787343

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada
Data di collocazione:
1971
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Basamento e stele in pietra; caratteri dell'epigrafe e lampada votiva in bronzo
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Castel Focognano
Notizie e contestualizzazione storica:
Il 4 Luglio 1944 alcuni partigiani del III Battaglione “Licio Nencetti” della XXIII Brigata Garibaldi “Pio Borri” (Divisione “Arezzo”) devono recarsi ad Arezzo per recuperare dal CPLN due mitragliatrici con il relativo munizionamento. Con un’ auto requisita e nascosta su Monte Fallito, partono i partigiani Giuseppe Antonio Ceccaroni, Andrea Francavilla ed un altro, di cui non ci è qui noto il nome, muniti di un falsa documentazione della “Todt”. Fino a Terrossola (frazione di Bibbiena) sono scortati da altri compagni della I e II Compagnia che poi rientrano ai loro accantonamenti per non attirare troppo l’attenzione. Restano soltanto il Ceccaroni con Niccolino Niccolini, Leonello Lenzi, Elio Vannucci ed un ex prigioniero di guerra sovietico.
Nella zona del Monte Fallito e nel territorio di Castel Focognano (Ar) è in atto contemporaneamente un rastrellamento operato da truppe germaniche. I partigiani non ne sono a conoscenza e mentre si trovano sopra Terrossola sono catturati e portati al Comando di Castel Focognano.
Verso la tarda mattinata, dalla Pretella, dove invece si trova il comando dei partigiani, il vice-comandante e due uomini della I Compagnia si recano in missione per avere notizie dei compagni catturati e della dislocazione ed entità del nemico. Quando sono a breve distanza dalle posizioni avversarie sono individuati e attaccati, ma riescono a sganciarsi e a rientrare al loro accantonamento. Gli abitanti di Castel Focognano, a loro volta, si mettono in contatto con i partigiani supplicandoli di non attaccare i tedeschi per evitare rappresaglie nei loro confronti e verso il paese.
Intanto quattro dei cinque partigiani catturati, che hanno subito percosse, sono condotti dentro la casa del prete dove trovano un altro loro compagno, Piero Pieri, che si era nascosto nella locale scuola dopo essere stato ferito in combattimento il 24 Giugno precedente nei pressi di Ortignano (Ar). Anche lui è stato fatto prigioniero lo stesso giorno; fortunatamente un altro partigiano che era con lui, prima di scappare, si era liberato della pistola e degli effetti personali del Pieri.
Lenzi e Pieri si conoscono, ma fingono di ignorarsi e scambiano solo poche parole, fino a quando tutti vengono fatti uscire dalla canonica ed uniti ad un gruppo di civili rastrellati. I fascisti, anche loro presenti, si divertono a percuoterli, ad insultarli e a minacciarli di ucciderli.
Iniziano gli interrogatori ed il Pieri, dopo aver negato di avere a che fare con i “ribelli” ma di essere a conoscenza di un aviolancio degli Alleati, viene riaccompagnato nella scuola per poi essere nuovamente prelevato e condotto, con gli altri partigiani catturati, nei pressi della fontana ai margini della piazza del paese.
Al giovane che, ormai esausto, si è seduto sull’orlo della vasca, due soldati tedeschi gli dicono di guardare bene e ricordare la scena a cui sta assistendo: gli altri quattro vengono acciuffati dai loro carnefici ed impiccati uno ad uno agli alberi della piazza. Muoiono con coraggio e dignità Niccolino Niccolini (I Compagnia) , nato a Bibbiena (Ar) (1) il 1° Aprile 1923, residente a Terrossola, operaio del Cementificio “Sacci”; Leonello Lenzi (2) (“Fischino”) (II Compagnia), nato il 7 Luglio 1921, tessitore di Soci; Elio Vannucci (Compagnia Comando), nato il 1° Settembre 1922, operaio di Bibbiena e Giuseppe Antonio Ceccaroni, nato a Cesena il 14 Agosto 1915, residente nella frazione di Macerone, manovale, coniugato (quest’ultimo appartenente della XXIX Brigata Garibaldi “Gastone Sozzi” operante in Romagna).
Poi Pieri sviene e quando si riprende si ritrova nella sua stanza. I tedeschi ed i fascisti se ne sono andati e lui va a vedere i corpi dei martiri. Solo più tardi alcuni abitanti provvedono a staccare i cadaveri dagli alberi e a trasportarli nella cappella del locale cimitero.
Successivamente, dopo la tumulazione, giungono a Castel Focognano le prime pattuglie di partigiani che prelevano il Pieri con un cavallo per ricondurlo al sicuro in montagna.
Dell’ex prigioniero russo, di cui è sconosciuto anche il nome, non si saprà più nulla.
Niccolini e Vannucci sono ora sepolti nel cimitero di Bibbiena, mentre Lenzi riposa nella Cappella dei Martiri del cimitero di Soci.
NOTE
1) Sulla tomba il luogo di nascita risulta Castel Focognano;
2) E’ indicato anche con il cognome di Lensi, come riportato anche sulla tomba.

Contenuti

Iscrizioni:
4 – 7 – 1944

G. ANTONIO CECCARONI DI ANNI 28
LEONELLO LENZI DI ANNI 23
NICCOLINO NICCOLINI DI ANNI 21
ELIO VANNUCCI DI ANNI 22

PAGARONO CON LA VITA IL LORO
TRIBUTO ALLA LOTTA
PER LA LIBERTÀ E LA DEMOCRAZIA
IN NOME DELLA RESISTENZA
CONTRO LA TIRANNIDE NAZI-FASCISTA

IL POPOLO DI CASTEL FOCOGNANO
4 – 7 – 1971
Simboli:
Presente una lampada votiva, nessun simbolo

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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