270862 - Cippo a due partigiani fucilati al Bricco Berico di Murazzano (CN)

L’originale cippo è dedicato ai partigiani Vinicio Culeddu e Vittorio Di Dario, qui fucilati dai fascisti il 14 Marzo 1945. Si tratta di un crocifisso realizzato con tubi di metallo, poi verniciati. Anche la figura di Cristo è stata realizzata allo stesso modo. Le tre estremità sono state tagliate trasversalmente. Quasi ai piedi della croce si trova una targhetta rettangolare di metallo sulla quale è incisa l’epigrafe. Questa riporta i nomi dei due Caduti, disposti in ordine alfabetico, la data di posa (Decennale della Resistenza) e la dedica dei promotori di questa “memoria”, ovvero gli appartenenti al Partito liberale di Torino. Poco al di sotto si trova un tubicino, sempre in metallo, atto a collocarvi dei fiori. La croce è infissa in un basamento di cemento a pianta quadrata.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Località Bricco Berico
Indirizzo:
Nei pressi della Strada Provinciale 661, all'interno deposito “Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA”.
CAP:
12060
Latitudine:
44.461929
Longitudine:
8.037466

Informazioni

Luogo di collocazione:
Interno del deposito “Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA”.
Data di collocazione:
Prima collocazione 19 Maggio 1955
Materiali (Generico):
Altro
Materiali (Dettaglio):
Metallo per l’intero cippo. Cemento per il basamento.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA
Notizie e contestualizzazione storica:
Il 14 Marzo 1945, al Bricco Berico, nel territorio comunale di Murazzano, militi fascisti appartenenti ai “Cacciatori degli Appennini” catturano i partigiani Vinicio Culeddu e Vittorio Di Dario, appartenenti alla 1a Divisione autonoma “Langhe”. I due vengono immediatamente fucilati nel luogo dove ora sorge il deposito dell’Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi. I due cadaveri sono abbandonati sul posto, venendo poi recuperati dal parroco di Murazzano e sepolti nel locale Cimitero.
Vinicio Culeddu (1) era nato il 24 Agosto 1925 nel quartiere milanese di Crescenzago. Studente di Legge presso l’Università di Torino, dove la famiglia si era trasferita. Nel Giugno’44 aveva preso contatti con l’organizzazione clandestina del Partito Liberale, diffondendo stampa, materiale di propaganda e ricercando armi e munizioni per le formazioni partigiane. Nel Febbraio’45, sospettando di essere stato individuato, insieme all’amico Vittorio Di Dario, aveva raggiunto le Langhe per unirsi ai partigiani del magg. Enrico Martini (“Mauri”). Dopo la Liberazione, a Culeddu è stata concessa la Laurea “ad honorem” in Legge. E’ ricordato anche da una lapide a Torino, in Via C. Balbo n. 44, dove era la sua abitazione.
Vittorio Di Dario (2) era nato il 21 Settembre 1922 a Fiano (To), dove risiedeva. Dopo aver conseguito il Diploma magistrale e l’abilitazione al Regio Istituto Magistrale “Regina Margherita” di Torino, si era iscritto alla facoltà di Lingue e Letterature Straniere del Regio Istituto Universitario di Economia e Commercio di Venezia (Ca’ Foscari). Il 30 Dicembre 1947 ricevette la Laurea “ad honorem”. Risale soltanto al 9 Maggio 1994 il conferimento della medaglia di Bronzo al Valor Militare “alla Memoria” con la seguente motivazione:
"Sorpreso con un gruppo di partigiani da superiori forze nemiche e costretto a ripiegare, già in salvo, constatava l'assenza di un compagno. Incurante del rischio ritornava coraggiosamente verso il nemico alla ricerca dell'assente che trovava ferito, ma, nel soccorrerlo, veniva con lui catturato. Il giorno successivo cadeva da valoroso per fucilazione, unitamente al compagno, cui la generosa sua abnegazione congiungeva nella stessa sorte". Bricco Berico di Murazzano, 13-14 Marzo 1945 (3).

NOTE:

1. Nella banca dati dei Caduti della II Guerra mondiale di Cuneo e Provincia (“Vite spezzate”), è indicato con il cognome errato di “Cubeddu”. Dallo stesso si evince che risultava inquadrato nel Comando della 1a Div. autonoma “Langhe”.

2. Nella banca dati del partigianato piemontese presente nel sito dell'Istoreto, il luogo di nascita risulta essere quello di Pino Torinese (To) e quello di residenza Torino. Secondo il database “Vite spezzate”, Di Dario apparteneva alla 4a Brig. “Pedaggera” (1a Div. autonoma “Langhe”).

3. La motivazione dell’onorificenza militare riporta il tragico avvenimento come svoltosi in due tempi diversi: il conflitto a fuoco con i fascisti e la cattura dei due partigiani, avvenuta il 13 Marzo 1945 e la loro esecuzione l’indomani. A parte il volume “Strade delle memorie partigiane. Itinerario Enrico Martini Mauri”, non ho trovato altre fonti che supportassero questa dinamica.

FONTI:

• Nicola Adduci (a cura di) “Che il silenzio non sia silenzio. Memoria civica dei Caduti della Resistenza a Torino”, Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà - Istoreto, Torino 2015.

• Guido Argenta e Nicola Rolla “Le due guerre 1940-1943/1943-1945. Censimento cippi e lapidi in Provincia di Cuneo”, Ist. Storico della Resistenza in Cuneo e Provincia, Amm. Provinciale di Cuneo, Tipografia L’Artistica, Savigliano 1985.

• Banca dati del partigianato piemontese consultabile sul sito dell’Istituto piemontese per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea “Giorgio Agosti” di Torino (Istoreto).

• I Caduti cafoscarini, database online degli studenti caduti in guerra dell’Università di Ca’ Foscari di Venezia sul sito dell’Ateneo (https://www.unive.it/data/33895/75).

• “Strade delle memorie partigiane. Itinerario Enrico Martini Mauri”, quaderno n. 4, Città di Alba, Anpi sezione di Alba, Ass. Colle della Resistenza, L’Artigiana, Alba 2014.

• “Vite spezzate”, database dei Caduti della e nella provincia di Cuneo durante la II Guerra Mondiale consultabile nel sito dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo.

Contenuti

Iscrizioni:
I LIBERALI TORINESI
NEL DECENNALE DELLA RESISTENZA
RICORDANO
VINICIO CULEDDU E VITTORIO DI DARIO
CADUTI PER LA LIBERTA’
Murazzano 19 – 5 – 1955
Simboli:
La croce cristiana che costituisce il cippo.

Altro

Osservazioni personali:
L’attuale cippo sostituisce una rudimentale croce di legno di cui è sopravvissuta la targhetta di metallo con l’epigrafe.

Coordinate Google Maps approssimative: 44.461929, 8.037466

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