Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Camillo Prampolini, 16
- CAP:
- 42012
- Latitudine:
- 44.8446646
- Longitudine:
- 10.7535923
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lato strada, di fronte al numero civico 16, a margine della pista ciclabile.
- Data di collocazione:
- 1946
- Materiali (Generico):
- Marmo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Marmo per l’intero cippo. Ceramica per il fotoritratto del Caduto. Vernice di colore nero a riempire i caratteri dell’iscrizione. Pietra per le formelle che rivestono la superficie dove è stato eretto il manufatto.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Campagnola Emilia
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Nella notte tra il 14 e il 15 Aprile 1945, i Comandi partigiani furono informati che i fascisti avrebbero intrapreso un’azione di rastrellamento investendo i territori compresi tra i Comuni di Fabbrico (Re), Rio Saliceto (Re) e Campagnola Emilia. Subito vennero messi in allarme i vari Distaccamenti dislocati in questi territori che restarono in attesa dell’azione nemica.
Passata la notte, gli squadristi della XXX Brigata Nera si portarono a Campagnola Emilia e Ca’ de Frati (Rio Saliceto). In quest’ultima località e a Bettolino-Bernolda (Novellara) ingaggiarono delle scaramucce con i resistenti locali, che poi riuscirono a dileguarsi. Non si hanno notizie su eventuali perdite da parte fascista.
A Campagnola Emilia gli squadristi, agli ordini del tenente Alberto Lodini, catturarono 25 uomini, tra cui il parroco don Cantarelli e li condussero presso il locale presidio delle Brigate Nere per sottoporli agli interrogatori. Tre dei fermati, dopo l’interrogatorio, furono condotti in altrettanti punti del paese e fucilati, probabilmente a puro scopo intimidatorio giacché nessuno di questi era legato alle organizzazioni partigiane. Giovanni Piron, un militare fuggito da un campo di concentramento (o un soldato sbandatosi dopo l’Armistizio, non è ben chiaro) venne fucilato lungo l’attuale Via C. Prampolini, Carlo Salati subì la stessa sorte presso il muro di cinta di Villa Conti, mentre Pierino Bellesia fu ucciso vicino al locale Ospedale. Nell’azione fascista rimase ferito anche il civile Fermo Pignagoli. Gli altri prigionieri vennero lasciati liberi il giorno successivo. Giovanni Piron riposa nel Sacrario dei Martiri della Libertà nel Cimitero di Campagnola Emilia.
Giovanni Piron è ricordato anche in altri luoghi:
• Lapide ai Martiri della Libertà, sotto i portici del Municipio di Campagnola Emilia.
• Sacrario dei Martiri della Libertà all’interno del Cimitero di Campagnola Emilia.
FONTI:
Guerrino Franzini “Storia della Resistenza Reggiana”, Anpi Reggio Emilia, Tecnostampa, Reggio Emilia 1966.
Banca dati dei Caduti in guerra nel sito dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Reggio Emilia (Istoreco) www.istoreco.re.it/
www.anpireggioemilia.it/
www.straginazifasciste.it
Contenuti
- Iscrizioni:
- PIRON GIOVANNI
- Simboli:
- La colonna tronca simboleggia una vita precocemente interrotta.
Altro
- Osservazioni personali:
- Coordinate Google Maps:
44.8446646, 10.7535923