192150 - Cippo a Lindo, Domenico Bovisi e Francesco Grigioni – Pianetto di Galeata

Il cippo dedicato a questi 3 partigiani, trucidati il 7/9/1944, si trova lungo il margine della strada, circondato da quattro cipressi. Si tratta di una piramide costituita da blocchi di pietra. Nella parte anteriore è collocata una lapide esagonale di marmo che segue grosso modo il profilo del cippo. L’epigrafe, che aveva i caratteri riempiti con vernice di color nero, è quasi illeggibile. Vi sono riportati i nomi dei 3 Caduti, la data della loro morte e quella della posa del manufatto.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Frazione Pianetto
Indirizzo:
Via Borgo Pianetto
CAP:
47010
Latitudine:
43.9851536
Longitudine:
11.9007254

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada
Data di collocazione:
07/09/1954
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Pietra per la struttura complessiva del cippo. Marmo per la lapide su cui è incisa l'epigrafe.
Stato di conservazione:
Insufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Galeata
Notizie e contestualizzazione storica:
Domenico e Lindo Bovisi, sono due fratelli che risiedono a Buggiana, frazione di Galeata, dove svolgono il loro lavoro di contadini. La mattina del 1° Settembre 1944 irrompono nella loro abitazione militi fascisti della G.N.R. (Guardia Nazionale Repubblicana) di Santa Sofia (Fc). Domenico è catturato nella stalla mentre sta accudendo il bestiame, mentre Lindo è sorpreso mentre si trova ancora a letto. Condotti a Santa Sofia, i due fratelli sono reclusi prima nella Casa del Fascio e, successivamente, nella locale Caserma della G.N.R. Quello che viene riservato ai Bovisi sarà condiviso dal giovanissimo Francesco Grigioni, proveniente dal Casentino insieme ad altri rastrellati. Il ragazzo, infatti, col nome di battaglia di “Canapino” è un partigiano della 23a Brigata Garibaldi “Pio Borri” (7a Compagnia, Battaglione “Licio Nencetti”). E' stato catturato dai tedeschi il 4 Settembre 1944 a Prato di Strada (frazione di Castel San Niccolò) perché ha tagliato le micce e rimosso gli inneschi delle mine che i tedeschi hanno posto sul ponte che attraversa il torrente. Con la sua coraggiosa azione, invece, lo ha salvato. Con lui sono stati presi anche il padre, un cugino ed altri tre uomini. Nonostante la giovane età, al ragazzo non sono state risparmiate pesanti percosse.
A Santa Sofia i rastrellati subiscono una selezione ed i più vecchi sono inviati al lavoro coatto, da cui in seguito riusciranno a scappare. I rimanenti subiscono una sorta di processo sommario.
Si arriva così al 7 Settembre 1944. I fratelli Bovisi e Grigioni sono prelevati dalla loro cella da alcuni tedeschi e condotti in un podere della vicina Pianetto, dietro la scusa di costruire una postazione d'artiglieria. Qui giunti e terminato il lavoro di scavo, i tre sono sgozzati con una baionetta e sepolti nella stessa fossa che hanno preparato.
Il 20 Settembre successivo il Comando tedesco di Galeta fa affiggere un manifesto che comunica l'avvenuta fucilazione dei due Bovisi e del Grigioni, considerati partigiani e responsabili di atti di sabotaggio, minacciando gravi punizioni per tutti coloro che vorranno sostenere o appoggiare il movimento resistenziale.
I corpi sono rinvenuti soltanto nel Febbraio 1945 dal contadino del podere dove si è svolto l'eccidio. La sorella dei Bovisi, Maria, riconosce anche il cadavere del Grigioni, che ha conosciuto durante i giorni della detenzione dei fratelli. Se così non fosse stato probabilmente l'identità di Grigioni sarebbe rimasta ignota.
Domenico e Lindo Bovisi sono stati riconosciuti Caduti partigiani dell'8a Brigata Garibaldi “Romagna”. Circa i loro dati anagrafici vi è molta discordanza. Dall'elenco dei Caduti partigiani presente nel sito dell'Istituto storico della Resistenza di Forlì-Cesena si ricava che entrambi erano nati a Mortano di Santa Sofia: Domenico il 2 Giugno 1922 e Lindo il 2 Dicembre 1919. Da una documentazione dei carabinieri del Febbraio 1944 risulta, invece, che Domenico era nato a Mortano il 19 Marzo 1913 e Lindo a Santa Sofia il 4 Ottobre 1919. Sempre da una documentazione dei carabinieri, ma del Maggio 1945, si riporta lo stesso luogo di nascita, ovvero Santa Sofia, ma con Domenico nato il 22 Febbraio 1913 e Lindo il 2 ottobre 1919.
Francesco Grigioni era nato a Castel San Niccolò (Ar) il 10 Luglio 1929, risiedeva nella frazione di Prato di Strada ed esercitava il mestiere di calzolaio.

Contenuti

Iscrizioni:
ALLA PATRIA ASSERVITA
OLOCAUTO SOLENNE
LA VITA OFFRISTE
BOVISI DOMENICO
BOVISI LINDO
GRIGIONI FRANCESCO
IL COMUNE DI GALEATA NEL I° DECENNALE
7.9.1944 - 7.9.1954
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
La valutazione circa lo stato del cippo potrebbe migliorare se si pulisse la lapide rendendo leggibile l'epigrafe e così dare un senso allo scopo di questa "memoria".
Coordinate Google Maps:
43.9845348 11.8978325

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