
Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazzale della stazione (s.n.c.)
- CAP:
- 67053
- Latitudine:
- 41.970399164168
- Longitudine:
- 13.398611397803
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Nell'area verde a destra della stazione a lato strada.
- Data di collocazione:
- Giugno 1998
- Materiali (Generico):
- Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Il monumento ha una struttura rettangolare, le sue dimensioni sono:
- lunghezza: 1,41 m
- altezza: 1,74 m
- profondità: 0,26 m
Il monumento è realizzato in cemento con evidenti segni di usura e di scolorimento dovuti al tempo. Nella parte frontale del cippo è incisa nel cemento una poesia. Alla base della lastra si intravede la dicitura "Comitato di liberazione". Il retro del monumento è una semplice superficie liscia senza nessuna iscrizione o segno particolare.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Capistrello
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Piero Masci nacque a Capistrello (AQ) il 25 giugno 1925 da Augusto e Giovanna Di Domenico. Successivamente la famiglia emigrò in Libia dove il padre, scalpellino, aprì una cava di pietra. In Libia Piero visse fra Tripoli ed el-Azizia frequentando con profitto le scuole sia primarie che superiori presso l’Istituto Tecnico per Geometri. Nell’autunno del 1942, con l’incalzare della guerra, fece ritorno con la madre ed il fratello a Capistrello, mentre il padre ritardò la partenza per curare la sistemazione della sua impresa. Dopo l’8 settembre 1943 le truppe tedesche occuparono il paese che fu sistematicamente saccheggiato per recuperare vitto e alloggio ai militari. La famiglia di Piero Masci fu costretta a ospitare un sottufficiale delle truppe tedesche. La sera del 20 marzo 1944 Piero fu accusato dal suo “inquilino” di avergli rubato alcuni pacchetti di sigarette e barrette di cioccolato. La stessa accusa fu rivolta anche al giovane Giovanni Barbati, coetaneo di Piero, che abitava nello stesso caseggiato. I due furono condotti al comando tedesco, retto dal tenente Haing Nebgen, e duramente interrogati. Poi furono condotti entrambi sulla strada mulattiera che da Capistrello conduce a Pescocanale. Giovanni Barbati riuscì a fuggire e Piero rimase l’unica persona su cui sfogare odio e violenza. Infatti il giovane fu crudelmente torturato ed evirato mediante l’uso di un cappio di fil di ferro, e infine ucciso.
Fonti:
https://www.straginazifasciste.it
https://www.amicidellemissario.it/web/index.php/it/luoghi/piero-masci
https://ilcamminodellaccoglienza.it/?page_id=147
Per il sacrificio di Piero Masci e dei 33 martiri di Capistrello, con decreto del Presidente della Repubblica del 25 maggio 2004, fu conferita la Medaglia d'Oro al Merito Civile al comune di Capistrello con la seguente motivazione: “Piccolo centro della Marsica, nel corso dell'ultimo conflitto mondiale fu oggetto della cieca ed efferata rappresaglia delle truppe tedesche in ritirata che trucidarono trentatre suoi concittadini inermi e fucilarono, dopo una straziante tortura, un giovane diciannovenne. Fulgido esempio di spirito di sacrificio e di amor patrio”. 4 giugno 1944 Capistrello (AQ)
Contenuti
- Iscrizioni:
- A PIERO MASCI
CI RIMANE IL TUO NOME
COME SVELTO FILO D'ERBA A PRIMAVERA
SPEZZATO NELLE ORE DEI GIOCHI E DEGLI AMORI
CI RIMANE LA TUA SOLITUDINE
NELLA NOTTE DELLA LUNGA NOTTE
DELL'ORRORE E DELLA BARBARIE
CI RIMANE L'IMMAGINE
DEL LIEVE SOFFIO DI VENTO
SUI TUOI CAPELLI NEGATI ALLE CAREZZE
CI RIMANE LA STAGIONE
DELLA LIBERTÀ E DELLA PACE
FIORITA SUI GERMOGLI DEL TUO SACRIFICIO
E DI QUANTI CON TE E COME TE
CONSEGNARONO ALLA MEMORIA DEGLI UOMINI
LA FATICA DI UN FUTURO
SU CUI È SCRITTO A LETTERE DI FUOCO
MAI PIÙ
ROMOLO LIBERALE
L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI
CAPISTRELLO PRESIEDUTA DAL
SINDACO PAOLO DE MEIS
NE RENDONO ETERNO IL RICORDO
E IL SACRIFICIO
GIUGNO 1998
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Il cippo è posto accanto al Sacrario dei 33 martiri – Capistrello (pietra 275130)