Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Garfagnana,1
- CAP:
- 42012
- Latitudine:
- 44.8336374
- Longitudine:
- 10.7579758
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lato strada, lungo un canale di scolo
- Data di collocazione:
- Immediato dopoguerra
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Granito per l’intera struttura del cippo, compresa la colonna tronca. Marmo per la lastra su cui è incisa l’epigrafe. Vernice di colore nero a riempirne i caratteri. Bronzo per i quattro perni di sostegno della lapide. Ceramica per il fotoritratto del Caduto. Cemento per la soglia su cui è stato collocato il cippo e per la passerella che attraversa il canale. Metallo per la struttura retrostante che tende la bandiera italiana, per la rete di protezione e per i quattro paletti di sostegno.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Campagnola Emilia
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Nelle prime ore del 7 Ottobre 1944 gappisti e sappisti, dopo aver reperito un camioncino, raggiungono Campagnola Emilia e prelevano dalla propria abitazione, in località Cattania, Afro Boccaletti, commissario politico del locale Fascio, con cui si sono messi d’accordo per disarmare gli squadristi delle Brigate Nere a presidio della cittadina. Il Boccaletti si fa aprire la porta della caserma permettendo ai partigiani di entrare e di sorprendere i fascisti nel sonno. I resistenti fanno incetta di armi, munizioni e materiale vario e se ne vanno lasciando incolumi gli squadristi e portandosi dietro il Boccaletti per evitargli sicure ripercussioni. Subito i Comandi fascisti ordinano una immediata rappresaglia. Lo stesso giorno squadristi di Reggio Emilia e di Novellara, tutti appartenenti alla XXX Brigata Nera bloccano le strade di Campagnola Emilia per impedire la fuga degli abitanti dalla cittadina e catturarono nella sua abitazione Pietro Battini, attivo nel movimento resistenziale. Il figlio Livio, presentatosi per prendere il posto del padre, è anche lui tratto prigioniero: entrambi sono accusati di essere antifascisti. La casa viene saccheggiata e incendiata. Nel fienile e nel pagliaio sono fatte esplodere alcune bombe per fornire ai fascisti il pretesto della rappresaglia. Poco dopo Pietro Battini è fucilato lungo un viottolo alla periferia di Campagnola (attuale Via Garfagnana), mentre il figlio Livio subisce la medesima sorte nei pressi di San Giovanni (Novellara). Pietro Battini riposa con il figlio nel Sacrario dei Martiri della Libertà del Cimitero di Campagnola Emilia.
• Pietro Battini (“Leon”), nato a Campagnola Emilia l’8 Ottobre 1880, ivi residente. Riconosciuto partigiano della 77a Brigata Garibaldi S.A.P. “Fratelli Manfredi”.
Pietro Battini è ricordato anche in altri luoghi:
• Cippo in Via Castellazzo, a Campagnola Emilia, davanti a quella che era l’abitazione dei Battini.
• Lapide ai Martiri della Libertà, posta sotto i portici del Municipio di Campagnola Emilia.
• Sacrario dei Martiri della Libertà, all’interno del Cimitero di Campagnola Emilia.
FONTI:
Guerrino Franzini “Storia della Resistenza Reggiana”, Anpi Reggio Emilia, Tecnostampa, Reggio Emilia 1966.
Banca dati dei Caduti in guerra nel sito dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Reggio Emilia (Istoreco) www.istoreco.re.it/
www.anpireggioemilia.it/
www.straginazifasciste.it
Contenuti
- Iscrizioni:
- QUI’ (sic) LA FEROCIA
NAZI-FASCISTA
IL 7 . 10 . 944 SFOGO’
LA SUA IRA
TRUCIDANDO
PIETRO BATTINI
N. A CAMPAGNOLA
L’8 . 12 . 1880
- Simboli:
- La colonna tronca rappresenta una vita precocemente interrotta.
Altro
- Osservazioni personali:
- Coordinate Google Maps:
44.8336374, 10.7579758