Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- via CastelRosino, 2
- CAP:
- 60035
- Latitudine:
- 43.4670625
- Longitudine:
- 13.3006875
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- strada provinciale n. 362 , dopo aver imboccato il bivio per CastelRosino a 50 metri, sul lato destro della strada accanto ad un'abitazione (via Castelrosino , 2)
- Data di collocazione:
- sconosciuta
- Materiali (Generico):
- Marmo, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Cippo in pietra e marmo con sopra una croce in pietra.
- Stato di conservazione:
- Sufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Jesi
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Dario Zingaretti di Luigi, nato il 15/11/1926 è stato fucilato per rappresaglia a Castelrosino il 12/07/1944. Purtroppo ci sono pochissime informazioni certe su di lui; quel poco che ci è dato conoscere è ripotato in un libro di testimonianze raccolte tra gli abitanti di Jesi e della Vallesina vissuti in quel periodo:
"Con l'avvicinarsi del fronte purtroppo successe a Castelrosino un episodio tragico: i tedeschi uccisero un ragazzo, un mio caro amico di sedici anni, Dario Zingaretti. Mentre stava passando per un campo di granoturco per portare il suo raccolto ai mugnai, fu infatti scambiato per un partigiano e raggiunto da una scarica di proiettili che lo fecero stramazzare al suolo. Si trattava di un bravissimo ragazzo, un serio lavoratore, che mai si era interessato di politica. Posso dire che quella disgrazia lasciò ai familiari, a noi amici e in genere a tutto il paese, un dolore immenso".
("La guerra a CatelRosino nel ricordo di Silvio Luzi, nato a Polverigi il 7 agosto 1929" in "La nostra guerra" 1940-45 di Emenuele Ramini, pagina 142)
Contenuti
- Iscrizioni:
- ZINGARETTI DARIO
N. 15.11.1926 - M. 12.6.1944
UCCISO DAI TEDESCHI
- Simboli:
- Sono presenti una croce e una ghirlanda di fiori a ricordarne il sacrificio.
Altro
- Osservazioni personali:
- Stato di conservazione: rifiuti, cippo rovinato dagli agenti atmosferici.
Nella lastra ai caduti della seconda guerra mondiale presente all'interno del comune di Jesi viene annoverato tra i caduti partigiani un tale Dario Zingaretti ma, sul registro dei caduti partigiani della provincia di Ancona non se ne trova segnalato il nome, pertanto nasce il dubbio che il partigiano menzionato nella lapide non sia altri che il povero giovane contadino morto a CastelRosino.