Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Garibaldi
- CAP:
- 41013
- Latitudine:
- 44.5952444
- Longitudine:
- 11.053082300000028
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- al centro della Piazza Garibaldi
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Cippo formato da un'unica pietra bianca, sagomata; scritte bronzee a rilievo e foto del caduto.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- CVL
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il cippo viene dedicato in memoria del partigiano Roberto Moscardini comandante della quarta zona partigiana di Castelfranco Emilia. Egli cadde mentre si dirigeva in bicicletta a San Giovanni in Persiceto per un incontro con il commissario politico Mario Zanasi anch'egli in bicicletta. All'incontro dovevano venire altri 4 partigiani. Una camionetta della Repubblica Sociale Italiana, apre il fuoco nel momento in cui il gruppo si riunisce: Roberto Moscardini ordina ai suoi compagni di scappare, vista l'inferiorità di armamento. I fascisti lo accerchiano e "Lupo", ferito al petto, si spara per non essere catturato e torturato. Il cippo ricorda l'albero al quale lo impiccarono, già morto, lasciandolo esposto per diversi giorni.Il corpo venne impiccato per i piedi e vi rimase per 3 giorni. Il giorno successivo Gaetano Melotti del CLN chiese di essere ricevuto in municipio dal commissario prefettizio Massimo Mazzoli, per convincerlo a porre fine a quella macabra esibizione. Dopo l'intervento di una delegazione di donne, che stazionarono davanti al municipio, il commissario ottenne l' autorizzazione immediata a rimuovere il corpo esanime e a tumularlo nel cimitero di Castelfranco, senza alcuna cerimonia.
Contenuti
- Iscrizioni:
- QUI
LA FEROCIA
NAZIFASCISTA
IMPICCO'
IL 4.10.1944
MOSCARDINI
ROBERTO
"LUPO"
DI ANNI 23
COMANDANTE
PARTIGIANO DELLA IV ZONA
Foto commemorativa
- Simboli:
- Targa del CVL
Altro
- Osservazioni personali:
- Il fatto che degli studenti furono obbligati a sputare sul cadavere del comandante Roberto Moscardini provoca tutt'ora una profonda indignazione.