Posizione
- Nazione:
- Italia
- Regione:
- Emilia-Romagna
- Provincia:
- Reggio Emilia (RE)
- Comune:
- Sant'Ilario d'Enza
- Frazione:
- Duchessa di Calerno , in piena campagna, vicino a uno stradello sterrato. La stele è quasi nascosta dal verde.
- Indirizzo:
- via Duchessa di Calerno
- CAP:
- 42049
- Latitudine:
- 44.75286
- Longitudine:
- 10.4760602
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- In uno spiazzo , in aperta campagna, a fianco di uno stradello sterrato che porta ad alcune cascine oggi abbandonate.
- Data di collocazione:
- Dopo il 25 Aprile 1945
- Materiali (Generico):
- Laterizio, Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Al di sopra di un cubo di laterizio recante il simbolo falce e martello colorato di rosso , si erge una stele di marmo di forma conica con la scritta e le foto dei due patrioti catturati a Poviglio e portati a morire in questo luogo, allora completamente di campagna e molto isolato.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Anpi di Sant'Ilario e Poviglio - RE9
- Notizie e contestualizzazione storica:
- "Nei giorni immediatamente precedenti il 20 aprile 1945,le varie squadre dei partigiani povigliesi giungono a perquisire sistematicamente le case dei fascisti recuperando diverse armi. Reparti tedeschi in ritirata verso il nord, entrano nelle case di campagna operando saccheggi ed arbitri di ogni genere. Il 23 Aprile Dante Bellelli , presidente del C.L.N., trasmette al comando del distaccamento S.A.P.l'ordine di insorgere ,ordine che viene immediatamente portato dalle staffette alle varie squadre dislocate su tutto il territorio comunale. Da ogni frazione i reparti si mettono in marcia seguiti in massa dalla popolazione.Tutte le case vengono perlustrate dai partigiani e 150 soldati tedeschi vengono così snidati dai loro nascondigli e fatti prigionieri.Un gruppo di partigiani riesce anche a salvare la cassaforte del Banco San Geminiano e Prospero , che dei soldati tedeschi stavano cercando di portare via.Il comando S.A.P. occupa il paese di Poviglio. Nei vari scontri di quel 23 di aprile 6 partigiani povigliesi caddero combattendo: Bertani Adelmo, nome di battaglia Pietro, di soli 18 anni cadde colpito a morte con Ulderico Pessina, nome di battaglia Paolo. Vennero catturati dai tedeschi a Poviglio, durante la notte vennero poi portati in aperta campagna , in una zona isolata tra Poviglio e Sant'Ilario e qui ferocemente massacrati. Con loro c'era anche Pierino Grossi che finse di essere morto e, come i tedeschi se ne furono andati ,smise di fingersi morto e si trascinò con la forza della disperazione fino a una casa nelle vicinanze , dove fu soccorso da alcuni contadini. Lui si salvò, ma le botte e le ferite lo lasciarono invalido. I partigiani Bertani e Pessina vennero ferocemente torturati, portati in aperta campagna dove adesso sorge la stele che li ricorda; avevano i volti orribilmente sfigurati." (A. Zambonelli - Poviglio- Storie di lotta- 1978 )
Contenuti
- Iscrizioni:
- QUI CADDEERO
PER LA LIBERTA'
D'ITALIA
M.24-4-1945
I PATRIOTI
PESSINA
ULDERICO
N.IL 14-7-1924
BERTANI ADELMO
N.IL 10-4-1927
- Simboli:
- Sul basamento cubico di laterizio sul quale poggia la stele in marmo, si trova, colorato di rosso il simbolo falce e martello.
Altro
- Osservazioni personali:
- Attorno alla stele c'è molto silenzio, interrotto solo dal canto degli uccelli perché è una zona circondata da campi e da un boschetto dove la natura cresce rigogliosa. La stele è molto curata, il luogo molto tranquillo.