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166349 - Cippo ad Alessandro Molinari – Motta di Rodigo

Il 28 Aprile 1945 una colonna nazifascista in ritirata, composta da militari tedeschi della “Flak” (artiglieria contraerea della Luftwaffe) e fascisti della Divisione “Etna”, già resasi responsabile di diverse uccisioni tra Bagnolo San Vito e Virgilio, durante l’attraversamento del territorio di Rodigo sorprende alcuni partigiani della 123a Brigata Garibaldi S.A.P. “Mario Corradini” acquartierati nell’ex caserma della Guardia Nazionale Repubblicana. Il giovanissimo Alessandro Molinari (nato a Redondesco il 12 Aprile 1928) è catturato mentre sta tentando di andare a cercare rinforzi. Condotto nei pressi della cascina La Motta viene tempestato di colpi di calcio di fucile e lasciato morente sul ciglio di un fosso. Cesserà di vivere lo stesso giorno nell’Ospedale di Asola (Mn). Il cippo in sua memoria è stato eretto lungo il margine di Via Marchionale, nei pressi di un allevamento di suini. Si tratta di una piccola colonna tronca sui cui è incisa l’epigrafe. Questa riporta il nome del Caduto, l’anno di nascita e la data della sua morte. I caratteri sono stati riempiti con vernice di color nero. Il cippo è collocato su una piattaforma di cemento a pianta quadrata, circondata da ghiaia.
Molinari è ricordato anche nella lapide dedicata ai Caduti partigiani posta sotto il loggiato del municipio di Rodigo (vedere relativa scheda).