Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Pieve
- CAP:
- 41015
- Latitudine:
- 44.680940294409
- Longitudine:
- 11.045741041803
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Nel cortile della parte vecchia del cimitero.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Il cippo è di pietra bianca lavorata sui lati e in alto. Le iscrizioni sono incise e riempite di vernice.
Il cippo si trova al vertice di una recinzione rettangolare fatta di cubi e lastre squadrati dello stesso materiale.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Don Arrigo Beccari (Castelnuovo Rangone, 24.8.1909 – Nonantola, 27.12.2005) ebbe un ruolo principale nella vicenda di Villa Emma di Nonantola. Nel 1942 l’organizzazione di resistenza ebraica trasferì una cinquantina di ragazze e ragazzi ebrei dalla Slovenia a Villa Emma. Agli iniziali si aggiunsero altri ragazzi ebrei per un totale di circa novanta. Dopo l'occupazione nazista in Italia a seguito dell'armistizio dell'8 settembre 1943, per evitare la deportazione dei ragazzi don Arrigo Beccari e il medico antifascista Giuseppe Moreali provvidero a nasconderli presso famiglie locali, presso il Seminario Abbaziale e presso le suore. Quindi tutti i ragazzi furono dotati di documenti falsi e fatti espatriare in Svizzera tra il 6 e il 17 ottobre 1943, mettendoli in salvo. Uno soltanto, ricoverato in ospedale, fu catturato e deportato ad Auschwitz dove morì.
Nello stesso periodo la parrocchia di don Arrigo a Rubbiara divenne una centrale della Resistenza emiliana: vi si stamparono documenti falsi e materiale di propaganda antifascista e vi si diede rifugio a partigiani, ebrei perseguitati e prigionieri alleati fuggiti dai campi di detenzione. Don Arrigo fu arrestato il 16 settembre 1944 assieme a don Ennio Tardini. Rimase sette mesi nel carcere bolognese di San Giovanni in Monte fino alla Liberazione nell’aprile 1945.
Don Arrigo è annoverato tra i “Giusti tra le Nazioni”, cioè i non-ebrei che agirono in modo eroico a rischio della propria vita per salvare la vita di ebrei dalla Shoah. Il titolo è conferito dallo Stato di Israele sulla base di documenti e testimonianze che avvalorano il rischio affrontato dai salvatori. La procedura prevede che siano i salvati a proporre allo Yad Vashem (il museo dell’Olocausto di Gerusalemme) il nome del loro salvatore, richiedendo che sia dichiarato Giusto.
Contenuti
- Iscrizioni:
- DON ARRIGO BECCARI
1909 – 2005
TESTIMONE DI GESU’ RISORTO
“AMOR MI MUOVE”
VANGELO DI SACRA OSPITALITA’
A
VILLA EMMA
VANGELO DI LIBERTA’
IN CARCERE
VANGELO DI VERITA’
NELLA SCUOLA POPOLARE
DI RUBBIARA
“PER DOVERE SACERDOTALE”
“GIUSTO TRA LE NAZIONI”
- Simboli:
- In cima al cippo è incisa una croce latina sotto cui è stato incisa l'effige di don Arrigo.
Altro
- Osservazioni personali:
- Arrigo Beccari è anche ricordato nelle pietre:
- 164068 - Lastra in ricordo degli otto modenesi “Giusti tra le Nazioni” – Modena,
- 159181 - Lapide a ricordo del salvataggio dei ragazzi ebrei di Villa Emma in Nonantola (MO).