245929 - Cippo al partigiano Livio Battini – S. Giovanni di Novellara (RE)

Il cippo è dedicato a Livio Battini, collaboratore dei partigiani, qui fucilato dai fascisti delle Brigate Nere il 7 Ottobre 1944. Si trova in un ampio spazio di forma rettangolare ricavato lungo il margine della strada, rivestito da ghiaia bianca e scavalcante un canale di scolo. Adagiato su una soglia rettangolare di cemento, il cippo è costituito da uno zoccolo in granito, a pianta rettangolare, con un un basamento a tre livelli decrescenti (dal più grande al più piccolo) e con un capitello a due livelli crescenti. Nella parte frontale dello zoccolo è collocata una lastra rettangolare di marmo, sostenuta da quattro perni bronzei piramidali. Su detta lastra è incisa l’epigrafe i cui caratteri sono stati riempiti con vernice di colore nero: vi è riportato il nome del Caduto, il luogo e la data di nascita (errata) e quello di morte. Sopra l’epigrafe, in posizione centrale, si trova un ovale in ceramica raffigurante la vittima. Sopra lo zoccolo troviamo una colonna tronca in granito posta su un basamento prima rettangolare e poi circolare (su tre livelli decrescenti). Ai quattro estremi della soglia si trovano altrettanti paletti di ferro che tendono per i fianchi una catena a maglie dello stesso materiale. Dinanzi al cippo, in posizione centrale, è infisso un anello di ferro atto a collocarvi un vaso portafiori. Un altro vaso portafiori in metallo metallo si trova poco discosto. Dietro al manufatto si trova una struttura metallica utilizzata per tendere il nostro Tricolore nazionale. La realizzazione del cippo risale all’immediato dopoguerra.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Frazione San Giovanni
Indirizzo:
Strada della Vittoria
CAP:
42017
Latitudine:
44.842559
Longitudine:
10.686425

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area dedicata lungo il margine della strada.
Data di collocazione:
Il cippo è stato eretto nell'immediato dopoguerra.
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Granito per l’intera struttura del cippo, compresa la colonna tronca. Marmo per la lastra su cui è incisa l’epigrafe. Vernice di colore nero a riempirne i caratteri. Bronzo per i quattro perni di sostegno della lapide. Ceramica per il fotoritratto del Caduto. Cemento per la soglia su cui è stato collocato il cippo. Metallo per la struttura retrostante e per il vaso portafiori. Ferro per i quattro paletti e per la catena ad essi tesa, nonché per il gancio atto a collocarvi un vaso portafiori. Ghiaia bianchi a riempimento della superfice su cui è stato eretto il cippo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Novellara
Notizie e contestualizzazione storica:
Nelle prime ore del 7 Ottobre 1944 gappisti e sappisti, dopo aver reperito un camioncino, raggiungono Campagnola Emilia e prelevano dalla propria abitazione, in località Cattania, Afro Boccaletti, commissario politico del locale Fascio, con cui si sono messi d’accordo per disarmare gli squadristi delle Brigate Nere a presidio della cittadina. Il Boccaletti si fa aprire la porta della caserma permettendo ai partigiani di entrare e di sorprendere i fascisti nel sonno. I resistenti fanno incetta di armi, munizioni e materiale vario e se ne vanno lasciando incolumi gli squadristi e portandosi dietro il Boccaletti per evitargli sicure ripercussioni. Subito i Comandi fascisti ordinano una immediata rappresaglia. Lo stesso giorno squadristi di Reggio Emilia e di Novellara, tutti appartenenti alla XXX Brigata Nera bloccano le strade di Campagnola Emilia per impedire la fuga degli abitanti dalla cittadina e catturarono nella sua abitazione Pietro Battini, attivo nel movimento resistenziale. Il figlio Livio, presentatosi per prendere il posto del padre, è anche lui tratto prigioniero: entrambi sono accusati di essere antifascisti. La casa viene saccheggiata e incendiata. Nel fienile e nel pagliaio sono fatte esplodere alcune bombe per fornire ai fascisti il pretesto della rappresaglia. Poco dopo Pietro Battini è fucilato lungo un viottolo alla periferia di Campagnola (attuale Via Garfagnana), mentre il figlio Livio subisce la medesima sorte nei pressi di San Giovanni (Novellara). Pietro e Livio Battini riposano nel Sacrario dei Martiri della Libertà del Cimitero di Campagnola Emilia.

• Livio Battini (“Livio”), nato il 10 Ottobre 1903 (o il 18 dicembre 1903, come riportato erroneamente sul cippo), residente a Campagnola Emilia. Riconosciuto partigiano della 77a Brigata Garibaldi S.A.P. “Fratelli Manfredi”.

Livio Battini è ricordato anche in altri luoghi:

• Cippo in Via Castellazzo, davanti a quella che era l’abitazione dei Battini.
• Lapide ai Martiri della Libertà, posta sotto i portici del Municipio di Campagnola Emilia.
• Sacrario dei Martiri della Libertà, all’interno del Cimitero di Campagnola Emilia.

FONTI:

Guerrino Franzini “Storia della Resistenza Reggiana”, Anpi Reggio Emilia, Tecnostampa, Reggio Emilia 1966.
Banca dati dei Caduti in guerra nel sito dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Reggio Emilia (Istoreco) www.istoreco.re.it/
www.anpireggioemilia.it/
www.straginazifasciste.it

Contenuti

Iscrizioni:
QUI LA FEROCIA
NAZI FASCISTA
IL 7 . 10 . 1944 SFOGO’
LA SUA IRA
TRUCIDANDO
LIVIO BATTINI
N. A CAMPAGNOLA
IL 18 . 12 .1903
Simboli:
La colonna tronca rappresenta una vita precocemente interrotta.

Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps:
44.842559, 10.686425

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