
Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Giulia
- CAP:
- 81100
- Latitudine:
- 41.0618125
- Longitudine:
- 14.3891875
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Si trovano a ridosso di via Giulia, in ambiente montagnoso.
- Data di collocazione:
- 25/04/1966
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Il cippo ha frontalmente una grossa lastra rettangolare in marmo.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Caserta
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Caserta subì diversi bombardamenti, tutti nell’anno 1943, ed i più disastrosi furono quelli del 27 agosto, del 16 e del 17 settembre. “Dopo il bombardamento (del 27 agosto) la paura si era trasformata in terrore e l’unico pensiero che assillava noi tutti era quello di scappare dalla città”, scrive Digli. Molti casertani trovarono rifugio nelle frazioni della città, dove, dopo l’8 settembre, furono raggiunti dal proclama del colonnello School che “aveva chiamato in servizio obbligatorio tutti gli uomini, dalla classe 1910 alla classe 1925, per impiegarli nei lavori in città, ma quelli che incapparono nelle loro retate finirono deportati in Germania”, precisa Digli. Così molti giovani si diedero alla macchia e lo stesso Digli si aggregò “al raggruppamento attestato al di qua dei Ponti della Valle (lato Garzano-san Michele) “ che aveva lo scopo “di fermare, ad ogni costo, i Tedeschi nel caso avessero l’intento di far saltare i Ponti ….importanti non solo per il rifornimento idrico della città ma perché il loro crollo avrebbe ostruito la strada di accesso alla valle telesina”.
Quel 28 settembre vi furono contatti tra tedeschi e partigiani, gli uni in ritirata e decisi ad abbattere i Ponti, gli altri ad ostacolare ciò fino all’imminente arrivo degli Alleati.
“A mezzogiorno circa”, scrive Michele Digli, che quel giorno si trovava con il suo gruppo nella zona dell’Eremo di san Vitaliano, a Casola, ”sentimmo lo scoppio di una bomba, di quelle a mano, ma questa volta proveniente dalla zona di Garzano-san Michele, seguito, dopo pochi minuti, da parecchie scariche di fucili e mitra. Un partigiano aveva lanciato una bomba a mano contro una pattuglia tedesca uccidendo un militare. Di qui l’immediatamente reazione dei commilitoni sfogata contro vecchi inermi sacerdoti salesiani ed un militare ammalato, compiendo una delle efferate esecuzioni degne di una civiltà barbara.” (Cit. Estate 1943: Speranze, rovine e morte” di Michele Digli per la collana di “Memoria e storia- Lo Specchio”)
Fonte:http://www.casertamusica.com/rubriche/cultura/2001/cultura_010916_Eccidio.htm
Contenuti
Cippo a ricordo dell'eccidio di Garzano
IL COMUNE DI CASERTA
ALLA MEMORIA DI:
CARICATO ANTONIO SOLDATO
BORGIATTINO DOMENICO SAC. SALESIANO
CHIAPPELLO TOMMASO SAC. SALESIANO
CORATELLA FRANCESCO SAC, SALESIANO
DE GENNARO GIUSEPPE COADIUTORE SALESIANO
BRANDI AGOSTINO
RUCCI DONATO
BARBARAMENTE TRUCIDATI
IL 28 SETT. 1943
25-4-1966
Lastra sull'Eccidio di Garzano
Il 28 settembre del 1943 il comando tedesco ben informato che sulla collina
di Garzano si nascondevano patrioti per sfuggire alla cattura e per difendere
“I Ponti della Valle”, dopo aver circondato la borgata e bloccate le due strade
carrozzabili, iniziarono a salire la collina, muovendosi ben armati verso la
Masseria Santoro per catturare questi patrioti. Appena iniziarono a salire la
collina, vennero avvistati da una vedetta che diede l’allarme, mentre uno dei
patrioti, appostato dietro il muretto di un ovile, per arrestare la salita dei
tedeschi e permettere ai compagni di nascondersi nei loro rifugi, lanciò
una bomba a mano, uccidendo un soldato e ferendone un altro.
Così mentre tutti gli altri ripiegavano verso le loro posizioni di nascondiglio
i soldati tedeschi facevano irruzione nella masseria trucidando sul posto: un
soldato ammalato, tre sacerdoti salesiani, coadiutore religioso e due civili.
Era appena passato mezzogiorno quando la furia tedesca si abbattè su
quelle persone inermi.
Il 1°ottobre, di nascosto, vennero sepolti nei campi e su di essi regnò
un tombale silenzio, solo pochi paesani sapevano dell’eccidio…
Carlo Giordano
- Simboli:
- Non sono presenti simboli. Alle spalle del cippo è posta una croce.
Altro
- Osservazioni personali:
- Il cippo dell'eccidio di Garzano, si trova in via Giulia, importante strada che collega Caserta alll'Acquedotto Carolino e al il Santuario di San Michele di Maddaloni. Dopo anni d'incuria totale, il lembo di terra sul quale è posta la lastra, è stato bonificato con un muretto, un crocifisso di sette metri e con una lastra dedicata agli operatori di pace. Purtroppo è situato a pochi metri da una cava, che deturpa tutto il paesaggio.