Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Viale Marconi
- CAP:
- 62024
- Latitudine:
- 43.251505698303
- Longitudine:
- 13.006183370298
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Area verde giardini pubblici
- Data di collocazione:
- 08/1927
- Materiali (Generico):
- Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Il materiale di costruzione è la graniglia di cemento colorato (impasto di polveri di marmo, cemento e ossidi, con aspetto levigato e satinato, in vari colori e formati) con decorazioni in ferro battuto e mosaici. Alla sommità è disposta la lampada votiva con un elegante e pregevole involucro esterno in ferro battuto.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Matelica
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il 27 dicembre 1922 il Sottosegretario alla Pubblica Istruzione on. Dario Lupi inviò una circolare ai Regi Provveditori agli Studi con la quale si istituivano i "Viali ed i Parchi della Rimembranza". Un passo della suddetta Circolare recitava: "...creare in ogni città, in ogni paese, in ogni borgata la strada o il parco della rimembranza. Per ogni caduto nella grande guerra dovrà essere piantato un albero...".
Quasi subito, il 24 febbraio 1923, il Comune di Matelica delibera l'istituzione del Parco della Rimembranza, stanziando Lire 500.
Il Parco venne ubicato in un'area adiacente i giardini pubblici. La prima piantumazione di 163 pini eseguita nella primavera del 1923 non attecchì e nell'agosto 1927 vennero piantumati con successo 170 pini (probabilmente alcuni feriti della grande guerra erano nel frattempo deceduti) in file simmetriche. Al centro del Parco venne edificato il Faro della Vittoria, obelisco con lampada votiva sulla sommità che veniva accesa ogni sera.
Il Faro è stato realizzato nell'ambito dell'allora Regio Istituto di Arti e Mestieri - specializzazione Cementisti (ora Istituto Professionale Industria e Artigianato - IPIA) ed è stato inaugurato nel 1927. Un tempo su ogni pino del Parco era apposta una targhetta in ferro smaltato con il nome del Caduto in guerra cui era dedicato. I pini piantumati nel 1927 furono 170 (uno per ogni Caduto nella Grande Guerra); ne sono sopravvissuti 65, alti e maestosi.
Contenuti
- Iscrizioni:
- Non sono presenti iscrizioni
- Simboli:
- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- Il "Faro della Vittoria" (il nome risente della retorica del tempo) è molto elegante con forma ben slanciata che lo fa sembrare più alto dei suoi 5 metri. La lampada votiva o "Faro della Vittoria" come ufficialmente venne chiamato ha subito decenni di abbandono e si era profondamente deteriorato. Su iniziativa e con il contributo delle Associazioni ex-Combattentistiche di Matelica (ANCR, ANMIG), delle Associazioni d'Arma (Alpini, Carabinieri, Paracadutisti), dell'ANPI, di altre Associazioni (ACLI, AVIS, Lions Club) e di Cittadini matelicesi sottoscrittori, nel 2013 il Faro della Vittoria è stato splendidamente restaurato (restauratrice Angela Allegrini) e il 2 giugno 2013, Festa della Repubblica, con una solenne cerimonia è stato inaugurato.