251296 - Pietra d’inciampo in memoria di Giovanni Maccaferri – Cilavegna (PV)

Questa è una piccola pietra d‘inciampo dedicata a Giovanni Maccaferri assassinato a Mauthausen nel 1945. Si trova infissa nel marciapiede difronte alla sua abitazione a Cilavegna in sua memoria.

Il Progetto della Pietre d’inciampo è dell’artista tedesco Gunter Demnig e ha il fine di restituire dignità di essere umano a chi fu deportato e ucciso in quanto ebreo o oppositore politico. In tutta Europa ci sono 75 mila Pietre d’inciampo, incastonate davanti alle abitazioni delle vittime o in luoghi significativi della loro vita.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Corso Roma 38
CAP:
27024
Latitudine:
45.3077923
Longitudine:
8.7447752

Informazioni

Luogo di collocazione:
Davanti all'ingresso dell'abitazione di Giovanni Maccaferri
Data di collocazione:
19 Gennaio 2019
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Giovanni Maccaferri nacque l‘8 dicembre 1923. A 22 anni, durante il periodo della guerra, lavorava con la cugina Camilla Campana alla Cagi a Cilavegna (una ex fabbrica ancora oggi possibile osservarla dall‘esterno). Maccaferri era antifascista, aveva forti ideali e credeva molto in questi, infatti decise di partecipare ad uno sciopero. I delatori fecero i nomi dei partecipanti dello sciopero ai tedeschi, che di conseguenza andarono a strappare dalle proprie case i partecipanti. Il 3 marzo 1944 Maccaferri era in giardino che si stava lavando e i tedeschi senza pietà lo arrestarono su una camionetta. Maccaferri fu deportato a Mauthausen e morì l‘8 maggio 1945, mentre la cugina Camilla fu deportata ad Auschwitz.
Carla Maccaferri é una parente di Giovanni Maccaferri, che riuscì a conoscere Camilla, sopravvissuta al campo di stermino in condizioni disastrose. Carla chiese spiegazioni a Camilla sul numero tatuato sul braccio e cosa significasse, ma non le fu data risposta inizialmente.
Ambra Fava, un‘altra parente di Giovanni Maccaferri, tra le sue testimonianze dice che Giovanni a Mauthausen si trovava in delle grotte dov’era relativamente più “protetto” e non era soggetto a terribili lavori, che gli altri deportati dovevano sostenere. Probabilmente fu ucciso da parte dei tedeschi per eliminare più prove possibili.
Al cimitero di Cilavegna è possibile trovare la tomba di Camilla Campana in uno spazio dedicato ai partigiani e i caduti durante la guerra in cui è scritta una celebre frase di Maccaferri: “Anzi ad esempio e monito moriste perché noi vivessimo il libertà”.
Sempre a Cilavegna c'è una via dedicatagli e una pietra d‘inciampo davanti alla sua abitazione.

Contenuti

Iscrizioni:
QUI ABITAVA
GIOVANNI
MACCAFERRI
NATO 1923
ARRESTATO 3.3.1944
DEPORTATO 1944
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO MAGGIO 1945
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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