Lapide a Ferdinando Salvalai – Orciano di Pesaro

mercoledì, 11 Ottobre 2017 – Istituto Tecnico Archimede

Posizione

Luogo di collocazione:: Primo piano dell’abitazione in cui nacque Ferdinando Salvalai

Notizie e contestualizzazione storica:: Ferdinando Salvalai fu catturato insieme a Giannetto Dini il 19 marzo 1944 nelle campagne vicino ad Urbino dopo un durissimo scontro a fuoco: i due, giovanissimi (Giannetto Dini aveva 17 anni, Ferdinando Salvalai neanche 22), erano partigiani della V Brigata Garibaldi. Furono quindi portati a Pesaro, Forlì e poi Massa Lombarda, dove furono fucilati nel campo sportivo di quella città il primo aprile 1944 (http://anpi.it/media/uploads/patria/2004/6/XV-XVI_Marche.pdf)
E’ stato insignito di Medaglia d'Argento al V.M. alla memoria con la seguente motivazione: “Subito dopo l'armistizio partecipava con entusiasmo e con dedizione alla lotta di liberazione, ripetutamente distinguendosi in combattimento per audacia e per coraggio. Nell'effettuare, con un solo compagno, un ardito colpo di mano, veniva inseguito da una grossa pattuglia. Dopo quattro ore di strenua resistenza e dopo essere stato seriamente ferito, cadeva in mani nemiche. Sottoposto dai tedeschi a duri interrogatori ed a fieri maltrattamenti, manteneva esemplare contegno, nulla rivelando. Portato davanti al plotone di esecuzione, cadeva da forte per la libertà e per la Patria.
Massa Lombarda (Ravenna), 1° aprile 1944”
(http://www.portalememorie.it/PortalDefault.aspx?Area=MEMSoggetti)
Breve scheda sul monumento in S. Cuppini, G. De Marzi, P. Desideri, La memoria storica tra parola e immagine, Urbino, 1995, p. 141

Iscrizioni:: NATO IN ORCIANO IL 24 DIC. 1922
FERDINANDO SALVALAI
CADEVA FUCILATO DAI NAZIFASCISTI
IN MASSA LOMBARDA
IL PRIMO APRILE 1944

COMBATTENTE FERITO PRIGIONIERO
TRATTO A MORTE DALL’OPPRESSORE FEROCE
NELLA GLORIA DELL’EROICO SACRIFICIO
CONSACRAVA ALLA PATRIA AI LAVORATORI FRATELLI
LA GIOVINEZZA INEBRIATA
DI CORAGGIO E DI FEDE

Simboli:: Sopra l’iscrizione è scolpito nel marmo un riquadro con alcune foglie d’alloro; tra la prima e la seconda parte dell’iscrizione è un altro riquadro scolpito con una corona di spine.