192248 - Lapide a Giovanni Palatucci – Chieti

A Chieti, in ricordo del sacrificio del questore di Fiume Giovanni Palatucci, è stata posta una lapide commemorativa ed è stato piantato un ulivo simbolo di pace. Palatucci morì nel campo di concentramento di Dachau dopo essersi impegnato a salvare numerosi ebrei dall’olocausto.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
via Principessa di Piemonte
CAP:
66100
Latitudine:
42.347493444815
Longitudine:
14.166652670954

Informazioni

Luogo di collocazione:
in un'aiuola del Largo Donatori del sangue, a fianco dell'ex asilo.
Data di collocazione:
10 febbraio 2021
Materiali (Generico):
Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Opera in ferro battuto e pietra della Maiella realizzata dal maestro Raffaele Di Prinzio.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Giovanni Palatucci nacque il 31 maggio 1909 a Montella (AV).
Superati gli esami da procuratore legale, frequentò a Roma il 14° corso per Vice Commissario di Pubblica Sicurezza presso la Scuola Superiore di Polizia.
Assegnato inizialmente a Genova, il 15 novembre 1937 fu trasferito alla Questura di Fiume.
Quì fu prima addetto all'ufficio stranieri e poi Reggente della Questura.
Durante i suoi anni a Fiume, Palatucci fu coinvolto con il problema della deportazione di ebrei profughi provenienti dall'Austria e dalla Jugoslavia. Nel periodo tra il 1938 al 1944 Palatucci salvò numerose famiglie di ebrei permettendo loro di ricevere permessi di viaggio o di residenza.
Per questa sua attività, il 13 settembre 1944 fu arrestato e deportato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì il 10 febbraio 1945.
Per la sua attività a favore degli ebrei in Israele fu incluso nella lista dei “Giusti tra le nazioni” dal 12.9.1990.
La Repubblica Italiana gli assegnò la Medaglia d'Oro al Merito Civile il 15.5.1995 con la seguente motivazione: "Funzionario di Polizia, reggente la Questura di Fiume, si prodigava in aiuto di migliaia di ebrei e di cittadini perseguitati, riuscendo ad impedirne l'arresto e la deportazione. Fedele all'impegno assunto e pur consapevole dei gravissimi rischi personali continuava, malgrado l'occupazione tedesca e le incalzanti incursioni dei partigiani slavi, la propria opera di dirigente, di patriota e di cristiano, fino all'arresto da parte della Gestapo e alla sua deportazione in un campo di sterminio, ove sacrificava la giovane vita. Dachau, 10 febbraio 1945."
Nel 2004 la Chiesa Cattolica gli assegnò il titolo di “Servo di Dio”.

Fonti :
https://righteous.yadvashem.org
https://www.quirinale.it
http://www.santiebeati.it

Contenuti

Iscrizioni:
ULIVO
IN MEMORIA DI
GIOVANNI PALATUCCI
QUESTORE REGGENTE DI FIUME
MORTO NEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO
DI DACHAU IL 10 FEBBRAIO 1945
GIUSTO TRA LE NAZIONI
CHIETI 10 FEBBRAIO 2021
Simboli:
Sopra la dedica è presente lo stemma della Polizia di Stato.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

Gallery