5285 - Lapide a Pietro Andreani ed Enrico Bucchioni – Vezzano Ligure (SP)

Lapide dedicata alla memoria dei partigiani Pietro Andreani ed Enrico Bucchioni, trucidati per rappresaglia il 3 febbraio 1945.  Alla Liberazione i concittadini vollero celebrarli solennemente con questa lapide posta a Vezzano Basso (SP).

Il bassorilievo in bronzo che rappresenta due prigionieri legati tra di loro e con la testa piegata si poggia su una base in legno. In alto vi sono i ritratti e i dati anagrafici dei due caduti, al centro la frase che li ricorda come eroi.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Bastremoli
Indirizzo:
Piazza del Popolo
CAP:
19020
Latitudine:
44.155588
Longitudine:
9.844099899999947

Informazioni

Luogo di collocazione:
Mura del paese
Data di collocazione:
1945
Materiali (Generico):
Bronzo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Bassorilievo in bronzo appoggiata su un pannello di legno; lastre in bronzo con ritratti; lastre in metallo con iscrizioni incise.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Vezzano Ligure
Notizie e contestualizzazione storica:
ENRICO BUCCHIONI, maestro elementare, nato a Vezzano Ligure (Sp).

Da ragazzo aveva mostrato una spiccata inclinazione per l'arte e la letteratura. Fervente cattolico, diplomatosi maestro, si dedicò all'insegnamento nella scuola elementare del suo paese. Dovette allontanarsene per la chiamata alle armi. Sorpreso dall'armistizio a Perugia e riuscito fortunosamente a tornare a casa, Bucchioni si impiegò come addetto ai telefoni presso l'Arsenale militare della Spezia. Qui cominciò a svolgere propaganda antifascista, ma durò poco. Precettato, col fratello Piero, per l'arruolamento nell'esercito della RSI, si diede con lui alla macchia. I due giovani si unirono alla formazione partigiana attestata sopra Ponzano Magra, sul Monte Grosso. Enrico, che aveva assunto il nome di battaglia di "Mameli", ebbe modo di distinguersi tanto che, dopo il pesante rastrellamento nazifascista del 3 agosto 1944 (che aveva scompaginato l'organizzazione partigiana nella zona), "Mameli" ebbe dal CLN di La Spezia l'incarico di tornare a Vezzano per organizzarvi la Resistenza clandestina. Enrico Bucchioni si mise all'opera e (come segretario, di orientamento comunista, del CLN del paese), si occupò dell'attività di propaganda, di avviare i giovani in montagna e di realizzare azioni di sabotaggio. Incappato in un nuovo maxi rastrellamento, "Mameli" fu arrestato, il 7 dicembre l944, col fratello Piero. Rinchiuso nella ex caserma del 21° Reggimento Fanteria, alla Spezia, il giovane vi fu a lungo interrogato e torturato. Due mesi dopo, un plotone delle Brigate nere lo fucilò per rappresaglia, sulla piazza di Vezzano Basso, insieme al sessantenne Pietro Andreani, che era il presidente del CLN locale. (Archivio ANPI)

Contenuti

Iscrizioni:
BUCCHIONI ENRICO ANDREANI Pietro
27-05-1920 20-04-1884
03-02-1945 03-02-1945


Qui trucidati dalle brigate nere
per la causa dell'ideale
come sanno cadere i purissimi eroi.
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

Gallery