263986 - Lapide a ricordo di Mario Brambilla – Milano

La lapide in memoria di Mario Brambilla è realizzata con una lastra in granito “porrino”, noto per la sua durezza e la particolare estetica. La lastra ha dimensioni approssimative di cm. 70 x 40 . Si trova sulla parete a destra dell’ampio portone di ingresso in legno dello stabile popolare in cui Mario abitò,  a circa 2.5 metri di altezza. Sulla lastra l’iscrizione dedicatoria è incisa a caratteri capitali smaltati in rosso.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Niguarda
Indirizzo:
Via privata Hermada 8
CAP:
20162
Latitudine:
45.514798
Longitudine:
9.1901766

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete esterna dello stabile dove Mario abitò.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Informazione non reperita
Materiali (Dettaglio):
granito porrino
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
A.N.P.I.
Notizie e contestualizzazione storica:

  • Mario Brambilla
    nacque il 7 luglio 1914 a Niguarda, Comune autonomo annesso a Milano nel 1923.
    Lavorando come fattorino ebbe modo di impegnarsi nella produzione e nella diffusione della stampa clandestina nell’organizzazione del movimento antifascista di Niguarda ed anche di altre zone di Milano.
    Queste sue attività contro il regime fascista non sfuggirono ad un delatore che il 28 agosto 1936 lo fece arrestare all'età di 22 anni ed imprigionare nel carcere milanese di San Vittore.
    Dal processo non emersero prove che Mario avesse svolto delle attività contro il regime, ma ciò nonostante egli fu inviato al confino alle isole Tremiti ed in seguito a Ventotene.
    Durante il confino, fu ripetutamente condannato per infrazione ai vari obblighi, in particolare per rifiutare l'obbligo del "saluto romano" imposto da Mussolini tramite un suo commissario.
    Dopo le Tremiti fu inviato nel carcere di San Severo di Puglia.
    La sua precaria salute si aggravò, ma grazie ai compagni di prigionia che ne fecero ripetutamente richiesta, fu rimandato a Ventotene dove fu operato nel piccolo ospedale per sospetta appendicite. Tuttavia dopo l'operazione, fu trascurato come ogni detenuto politico, tanto da non riprendersi dai postumi dell'operazione e finire col morire l’8 luglio 1939 nell’infermeria per i carcerati nell’ospedale Pace di Poggioreale a Napoli, all'età di 25 anni.

    Mario Brambilla è ricordato anche in:
  • ai Caduti per la Libertà – Campo della Gloria (campo 64) Cimitero Maggiore di Milano (Cippo E2 Lastra 1)
  • Monumento ai Caduti di Niguarda - Milano

    FONTI:
  • A.N.P.I. Milano

    APPROFONDIMENTI:
  • Pietredellamemoria: Lastra in memoria dei detenuti di San Vittore – Milano
  • wikipedia: Niguarda
  • Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti
  • Contenuti

    Iscrizioni:

    IN QUESTA CASA PROLETARIA
    MARIO BRAMBILLA
    FORGIO` LA SUA FEDE COMUNISTA
    L’INFAME REGIME FASCISTA
    LO INCATENO` FINO
    A DISTRUGGERGLI LA GIOVANE VITA
    FIERI DEL SUO SACRIFICIO
    E DEL SUO INSEGNAMENTO LO RICORDANO
    I FAMILIARI GLI AMICI I COMPAGNI DI LOTTA
    N. 7.7.1914 - M. 8.7.1939 CARCERE DI VENTOTENE NAPOLI

    Simboli:
    Informazione non reperita

    Altro

    Osservazioni personali:

    Lo stabile è mantenuto con cura e seppur popolare, ha le pareti esterne abbellite da decorazioni semplici e gradevoli che denotano come nella 'vecchia Niguarda' così come nella 'vecchia Milano', nemmeno nei quartieri popolari si rinunciasse ad un minimo di eleganza stilistica, seppure nell'economia del manufatto specifico. 
    Nel fissaggio della lapide alla parete è stato evitato che chiodi metallici la attraversassero, evitando così di indebolirla e che gli ossidi dei chiodi di fissaggio colassero sulla lapide.
    La lapide è sovrapposta ad una lastra dello stesso materiale, ma con dimensioni leggermente superiori, così da far sporgere leggermente la lapide. La lastra è fissata alla parete dello stabile, sorretta da due spesse zanche metalliche.
    Nel 2023, sebbene le iscrizioni siano in buono stato ed evidentemente restaurate, la loro colorazione non si discosta sufficientemente dal fondo, rendendole poco visibili.

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