215524 - Lapide ai Caduti partigiani del Casone dei ferrovieri – Firenze

La lapide è dedicata ai Caduti partigiani residenti nel cosiddetto Casone dei Ferrovieri durante i combattimenti dell’insurrezione fiorentina dell’Agosto 1944. Si trova nell’atrio del grande complesso abitativo, alla destra dell’ingresso. La lapide rettangolare di marmo reca incisa la volontà dei partigiani della I Compagnia delle S.A.P. (Squadre di Azione Patriottica) della II Zona del Partito Comunista di ricordare sei Caduti, i cui nominativi sono disposti in file di tre su due lati, senza un apparente ordine. I caratteri dell’epigrafe sono stati riempiti con vernice di colore nero. La lapide è inserita in una grande cornice di bronzo con diverse figure e simboli scolpiti in bassorilievo: in testa, in posizione centrale, una stella a cinque punte circondata da un serto d’alloro e posta tra due angeli; a sinistra, rispetto a chi guarda, dall’alto verso il basso, una donna raffigurante la Repubblica italiana, una donna che raccoglie un uomo morente; a destra, sempre dall’alto verso il basso, una Madonna che tiene in grembo il bambino Gesù ed un gruppo di figure umane dolenti; nella parte inferiore, infine, sono rappresentate una forca, delle macerie (tra cui quella di un ponte) tre croci su altrettante sepolture, alberi schiantati e un uomo che, inginocchiato, offre alla Patria il corpo di un compagno caduto. Sotto alla lapide, in posizione centrale, si trova una lampada votiva in bronzo costituita da foglie di quercia e da una corona di alloro. A destra della lapide è collocato un braccio in ferro destinato ad accogliere l’asta della bandiera durante le commemorazioni.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Capoluogo
Indirizzo:
Via Ottavio Rinuccini, accesso ai numeri interni dal 14 al 32
CAP:
50144
Latitudine:
43.7842102
Longitudine:
11.2290085

Informazioni

Luogo di collocazione:
Atrio di accesso del Casone dei Ferrovieri
Data di collocazione:
Giugno o Settembre 1945
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Marmo per la lapide. Bronzo per la grande cornice che racchiude la lapide, per la corona commemorativa perenne e per la lampada votiva. Vetro per la fiaccola della lampada votiva. Vernice di colore nero a riempimento dei caratteri che formano l'epigrafe. Ferro per il braccio laterale portabandiera.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Firenze
Notizie e contestualizzazione storica:
Il Casone dei Ferrovieri era un complesso di alloggi per i dipendenti delle Ferrovie in cui trovò forma l’organizzazione antifascista divenendo presto il nucleo delle organizzazioni clandestine partigiane della zona, il quartiere delle Cascine. L’edificio situato tra Va Ottavio Rinuccini e Via Giovanni Paisiello si contrapponeva alla Manifattura Tabacchi occupata dai tedeschi e si distinse per un ottima fornitura di viveri, per un buon settore sanitario e per la formazione di una commissione dedita agli arresti di fascisti. Il settore militare era composto dalle Squadre di Azione Patriottica (S.A.P.) ma dall’11 Agosto 1944 venne rafforzato dal controllo delle Brigate Garibaldi 22a “Lanciotto” e 22a bis “Sinigaglia” (dal sito toscananovecento.it).

Adriano Gozzoli (“Bob”), nato a Firenze il 2 Gennaio 1922, operaio comunale. Fino all'armistizio dell'8 Settembre 1943 militare nel XVI Settore della Guardia alla Frontiera in Carnia. Caposquadra partigiano del Distaccamento “Faliero Pucci” (detto anche “Stella Rossa”, che contribuirà a formare la 22a Bis Brigata Garibaldi “Vittorio Sinigaglia”). Catturato dai carabinieri il 26 o 30 Aprile 1944 a Poggio alla Croce (frazione dell'allora Comune di Incisa in Val d'Arno, ora unificato con quello di Figline Val d'Arno). Il 2 Maggio 1944 è processato a Firenze dal Tribunale Militare Straordinario e condannato a morte insieme ad altri due compagni, Raffaello Andreoni (“Tarzan”) e Rino Laghi. Il giorno successivo, 3 Maggio, Gozzoli è fucilato da un plotone fascista della Guardia Nazionale Repubblicana al Poligono di tiro fiorentino delle Cascine, con Andreoni e Laghi. Medaglia d'Oro al Valor Militare alla “memoria”. Riposa nel Sacrario dei Caduti civili e partigiani del Cimitero della Misericordia di Rifredi (Firenze).

Giovanni Pevere, nato il 9 Febbraio 1922, militante comunista e partigiano nella 22a bis Brigata Garibaldi “V. Sinigaglia”. Deceduto il 6 Dicembre 1944 per malattia contratta in servizio. Riposa nel Sacrario dei Caduti civili e partigiani del Cimitero della Misericordia di Rifredi.

Achille Di Carlo, già sottufficiale nel Regio esercito, poi partigiano nelle Squadre del “Fronte della Gioventù”. Caduto vittima di un cecchino tedesco mentre si trovava all'interno di un edificio di Via G. Paisiello l'11 Agosto 1944.

Enrico Rigacci (“Gogo”), nato il 23 Dicembre 1911, appartenente alle S.A.P. del P.C.I. della II Zona. Caduto a Firenze in uno scontro con i tedeschi presso Via San Donato. Quanto alla data della sua morte vi sono delle discrepanze: sulla lapide posta nel luogo del suo sacrificio è riportata quella del 28 Agosto 1944, mentre quella della sua tomba indica il 21 dello stesso mese. Riposa nel Sacrario dei Caduti civili e partigiani del Cimitero della Misericordia di Rifredi

Virgilio Santi, nato il 20 Febbraio 1905 e morto il 9 Settembre 1944. Il suo nome è incluso sia tra i Caduti partigiani della 22a bis Brigata Garibaldi “V. Sinigaglia” che tra quelli della S.A.P. del P.C.I. della II Zona. Potrebbe essere deceduto per le ferite riportate durante i combattimenti per la liberazione di Firenze nei giorni compresi tra l'11 Agosto ed il 1° Settembre 1944. Riposa nel Sacrario dei Caduti civili e partigiani del Cimitero della Misericordia di Rifredi.

Mauro Petrucci (in alcune pubblicazioni indicato con il nome di Marco), giovanissimo partigiano delle S.A.P. del P.C.I. della II Zona caduto a Firenze il 12 Agosto 1944 nella zona di Via Maragliano.

Contenuti

Iscrizioni:
CORPO VOLONTARIO DELLA LIBERTA'
II^ ZONA 1^ COMPAGNIA DEL P.C.I.
CONTRO TEDESCHI E FASCISTI
EMULI NELLA BARBARIA
A DIFESA DELLA LIBERTA' DI FIRENZE
IN QUESTA CASA DEI FERROVIERI
FATTA TRINCEA
CADDERO COMBATTENDO
I PATRIOTI

GOZZOLI ADRIANO
PEVERE GIOVANNI
DI CARLO ACHILLE

RIGACCI ENRICO
SANTI VIRGILIO
PETRUCCI MAURO

NE ESALTINO LA MEMORIA
QUANTI NON CREDANO VANO NOME
AMOR DI PATRIA
Simboli:
All'interno della cornice bronzea che racchiude la lapide sono scolpiti in bassorilievo alcuni simboli e simbolismi quali la stella a cinque punte, che rappresenta le Brigate Garibaldi, ovvero le formazioni partigiane organizzate dal Partito Comunista; l'Italia turrita, quale personificazione dell'Italia, nell'aspetto di una giovane donna con il capo cinto da una corona muraria completata da torri; una “pietà” rappresentata da una donna che sorregge tra le sue braccia il corpo di un uomo morente; una Madonna con in grembo il bambino Gesù; tre croci cristiane sopra altrettante sepolture; un uomo che innalza il corpo di un compagno di lotta morto, offrendolo alla Patria; la forca come patibolo subito dai partigiani e dai suoi sostenitori.


Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps:
43.7842102, 11.2290085

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