260301 - Lapide al Ten. Angelo Pedaci di Acquarica del Capo – Presicce-Acquarica (LE)

Lapide commemorativa del Tenente Angelo Pedaci apposta sulla facciata del palazzo di famiglia il 29/07/1923 e ubicata sulla strada che attualmente porta il suo nome. Il 20 luglio 1915, il S.Ten. Pedaci, che aveva già ricevuto l’encomio militare, fu colpito in pieno petto sul Monte San Michele (Provincia di Gorizia) mentre incoraggiava i suoi uomini, esalando l’ultimo respiro al grido di «Viva l’Italia, avanti Savoia!».

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Località Acquarica
Indirizzo:
Via Tenente Angelo Pedaci, 42
CAP:
73054
Latitudine:
39.90800317925
Longitudine:
18.247263834953

Informazioni

Luogo di collocazione:
Facciata di Palazzo Pedaci
Data di collocazione:
29/07/1923
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lapide in marmo, bassorilievo del Tenente Pedaci in bronzo.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Angelo Pedaci nacque il 30 maggio 1892 ad Acquarica del Capo, da Francesco (Avvocato e Notaio) e Letizia Scupola da Specchia. A 18 anni intraprese la carriera militare nell’esercito, divenendo Sottotenente di complemento del 10° Reggimento Fanteria durante la Prima Guerra Mondiale.
Partito per il fronte il 24 maggio, «partecipò a importanti combattimenti così brillantemente da meritarsi la medaglia al valore» (cit. dal «Piccolo Giornale d’Italia» del 05/09/1915). E invero ottenne l’Encomio solenne, una ricompensa militare per lodevole comportamento, pubblicata nell’ordine del giorno per essere da esempio agli altri soldati.
Il 20 luglio 1915, sul Monte San Michele (Provincia di Gorizia), mentre incoraggiava i suoi uomini durante la seconda battaglia dell’Isonzo tra l’esercito italiano e quello austro-ungarico, fu colpito in pieno petto esalando l’ultimo respiro al grido di «Viva l’Italia, avanti Savoia!».
Nel trigesimo della sua morte fu lutto cittadino e numerosi gli intervenuti dai paesi vicini e le rappresentanze civili e militari, tra cui, per la Croce Rossa, il Cav. Giuseppe Cardone di Salve. Il tenore Alessandro Giannuzzi e il Dott. Vito Caputo di Melissano pronunciarono un discorso innanzi alla sua casa, dove si formò un imponente corteo che, accompagnato dalla banda musicale di Presicce, giunse in Piazza Municipio; qui, prima di entrare in chiesa, intervennero gli Avvocati Giovanni Mauro di Salve e Ferdinando Ponzetta di Morciano di Leuca.
Con il Tenente Raffaele Stasi e il Tenente Luigi Marzo (rispettivamente Medaglia d’Oro e d’Argento al Valore Militare) fu tra i tre ufficiali onorati assieme a sessantuno soldati mediante la costruzione, nel 1922, del Monumento ai Caduti della Patria realizzato dall’artista Luigi Antelmi.
Il 29 luglio 1923, sulla facciata del palazzo di famiglia, fu inaugurata una targa commemorativa e successivamente il Comune di Acquarica del Capo gli dedicò la via su cui si trova la dimora paterna, in precedenza intitolata alla Regina Margherita.
FONTI:
https://prolocoacquarica.wixsite.com/prolocoacquarica/post/angelo-pedaci-1892-1915
https://prolocoacquarica.wixsite.com/prolocoacquarica/post/palazzo-a-pedaci

Contenuti

Iscrizioni:
DONÒ IL BACIO ALLA SOGLIA PATERNA
E FU
SPLENDORE DI GUERRA MARTIRIO DI GLORIA
IL SUO CAMMINO
ANGELO DI FRANCESCO E LETIZIA PEDACI
SOTTOTENENTE
PER UNA PIÙ LIBERA E PIÙ GRANDE ITALIA
CADDE SUL SAN MICHELE
IL 20 LUGLIO 1915
MAGNANIMO ESEMPIO D’EROISMO
FIORE PURPUREO DI GIOVINEZZA
Simboli:
Decorazioni con motivi floreali ai lati del bassorilievo.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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